In un articolo del marzo scorso, il Financial Times lo descriveva come “l’immunologo che sta correndo per trovare un vaccino”. “Il 55enne – scrive il FT – ha avuto chiaro, sin da subito, che quel virus emerso a Wuhan si sarebbe probabilmente diffuso rapidamente in tutto il mondo fino a scatenare una pandemia storica. Il rischio gli fu chiaro soltanto leggendo un articolo su The Lancet a metà gennaio, quando nessuno si immaginava cosa sarebbe successo”.
Pochi giorni dopo, Sahin convocò il Consiglio Di Amministrazione della sua azienda, BioNTech, lanciando l’allarme: «Gli esperti di epidemie hanno detto che questo virus andrà e verrà. Ma io sono convinto che questa volta sia diverso».Da allora BioNTech – che Sahin ha fondato nel 2008 insieme alla moglie e a Christopher Huber, professore emerito della Johannes-Gutenberg University – è sulla bocca dei cittadini del mondo intero.
“I colleghi – riporta Reuters – lo descrivono come una persona umile, inseparabile dalla sua bicicletta, la cui vita scientifica si è concentrata, finora, nel trovare modi per predisporre il sistema immunitario contro i tumori. Una missione condivisa con la moglie Türeci: in un’intervista, il professore ha raccontato che persino nel giorno del loro matrimonio c’è stato il tempo per lavorare in laboratorio”.
Maria Giulia Vancheri