Vladimir Putin, il presidente russo, ha proclamato la settimana dal 28 marzo al 5 aprile non-lavorativa invitando la gente a non uscire di casa per combattere il corona-virus.
Vladimir Putin e il suo ‘From Russia with love’. Questa l’insegna sui velivoli russi atterrati appena una settimana fa colmi di aiuti per l’Italia, dilaniata da morte e sofferenza. Anche di fronte a una pandemia, l’imperturbabilità di Putin non sembra essere stata compromessa. Ma forse, anche lì, dove tutto rimane un gran segreto, qualcosa sta cambiando. Come rende noto Gramellini nel suo articolo del buongiorno,«Gli svedesi sono gli unici al mondo o quasi che si ostinano a tenere tutto aperto». Evidentemente non sono i soli, come emerso da Rai News. O meglio, non lo erano fino a qualche minuto fa, quando Putin ha proclamato la settimana di chiusura dal 28 Marzo al 5 Aprile non lavorativa, invitando la gente a non uscire di casa per combattere il corona-virus.
«Ma il virus», garantisce Gramellini, «è un tipo banale». «Non fa differenza tra biondi e bruni e si comporta ovunque in modo noioso e prevedibile. Esattamente come gli uomini». Dal principe Carlo a Boris Johnson, (potremmo aggiungere) per aggiornare i dati “in un sol boccone”. «Cominciano sempre schernendo le paure degli altri e dicendo che a loro non accadrà nulla».
Infatti, c’è stato un boom di prenotazioni a Sochi e, in generale, in tutta la regione di Krasnodar, sulla costa del Mar Nero. A nulla sono valsi gli appelli del governatore regionale per ridurre i rischi della diffusione dell’epidemia. (E, aggiungerei, neppure la preghiera per il mondo di Papa Francesco). Il governatore, dopo l’ondata di prenotazioni, ha ridotto voli, collegamenti ferroviari e bus. Tuttavia, non è riuscito nel suo intento. E i locali, tra ristoranti e fast food, sono riusciti a ottenere il permesso di preparare piatti da asporto. Saranno chiuse solo le strutture d’intrattenimento, dello sport, i parchi e i bar. A far osservare i divieti ci penseranno unità di pattugliamento congiunto, composte di agenti della polizia e dei cosacchi… dello zar!
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità