Non è passata neanche una settimana dal #FridaysForFuture, in cui milioni di studenti, ispirati dalla svedese Greta Thunberg, hanno manifestato in oltre 100 piazze del mondo a causa del cambiamento climatico. La giovane dal suo sit-in di fronte al parlamento svedese ha compiuto passi da gigante, fino allo sciopero del 15/03 che ha coinvolto oltre 16.000 città e a tante altre manifestazioni in giro per il globo. In concomitanza proprio con questo è poi arrivata la candidatura di Greta al Nobel per la Pace.
La richiesta è stata avanzata da uno dei membri del parlamento norvegese, Freddy André Øvstegård, portavoce di un’iniziativa portata avanti anche da altri membro del suo partito di appartenenza. A parere di Øvstegård l’impresa portata avanti dalla giovanissima Greta assume ogni giorno che passa i contorni di una vera e propria missione di pace. Per lo stesso, infatti, il cambiamento climatico è un elemento importantissimo di instabilità sociale, tanto da estendere sempre più le differenze sociali nel mondo.
Honoured and very grateful for this nomination ❤️ https://t.co/axO4CAFXcz
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) March 14, 2019
Il cambiamento climatico, come affermato più volte anche dalla stessa Greta Thunberg, porterebbe a uno spostamento delle risorse naturali verso i poli. Ciò impoverirebbe popolazioni già in situazioni di carestie, ergendo il global warming a vero e proprio fattore di disequilibrio tra le varie classi sociali.
Qualora dovesse vincere la giovane svedese si tratterebbe di un evento raro ma non del tutto unico. Ad essere candidato (e premiato) per l’attivismo climatico è stato anche Al Gore. L’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America venne attribuito della prestigiosa onorificenza per lo sforzo profuso al fine di diffondere in modo capillare un tema attualissimo ma fino a pochi anni fa vero tabù. E in questo caso, dunque, le similitudini con l’attivista più giovane al mondo sono davvero tanti.
Inoltre, qualora dovesse vincere Greta Thunberg – l’annunciazione dei Nobel avverrà nel prossimo ottobre ndr. – potremmo parlare della più giovane di sempre dopo Malala Yousafzai. L’allora 17enne venne onorata del Nobel per la pace in virtù dell’impegno volto all’affermazione dei diritti civili e del diritto all’istruzione delle giovani donne pachistane.
Francesco Mascali
Fonte foto immagine in evidenza: Wikipedia
Autore: Leonhard Lenz
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»