Non accenna a placarsi l’ondata totalitaristica di Vladimir Putin in Russia. Alla vigilia del funerale di Alexei Navalny, la polizia ha arrestato a Mosca il direttore del giornale “Novaya Gazeta”. Quest’ultima, la testata indipendente russa messa al bando dallo stesso presidente del Cremlino.
A lanciare per prima la notizia ci ha pensato proprio “Novaya Gazeta”, secondo cui, il proprio direttore, Serghei Sokolov, è stato portato a un commissariato di polizia dopo essere stato accusato di “discredito delle forze armate russe”. Lo stesso capo d’imputazione, tra l’altro, che ha portato qualche giorno fa all’arresto anche del Premio Nobel per la pace (2022) Oleg Orlov.
Al momento, non è chiaro dove lo stesso Sokolov sia detenuto. Giornalista di grande esperienza, per diverso tempo, ha ricoperto il ruolo di vice-direttore nella testata indipendente russa. Nel settembre del 2023, invece, ha preso il posto (da direttore) di Dmitry Muratov definito dal Cremlino un “agente straniero”.
Da segnalare, come gran parte della redazione di “Novaya Gazeta” adesso lavora all’estero (in sicurezza) tanto da aver fondato “Novaya Gazeta Europe”. Ricordiamo, a tal proposito, che il sito web del giornale è stato bloccato nel 2022. Mentre, nel febbraio del 2023, il Cremlino ha revocato la licenza per i media.
Tuttavia, in faccia all’autoritarismo e al proibizionismo di Vladimir Putin, con molto coraggio, Serghei Sokolov ha preferito restare in Russia per far sentire la sua voce. Che poi altro non è, la voce di milioni di russi che si vogliono ribellare al regime attuale. Nella giornata di oggi, però, la voce del giornalista russo è stata momentaneamente zittita con il suo arresto. Un atto, sicuramente intimidatorio, che non si sa ancora a quali conseguenze porterà.
Fonte Foto in Evidenza: TGCOM24
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).