Pandemia e PC: nessuno lo aveva mai utilizzato per così tante ore al giorno scoprendo anche le sue funzioni più remote! Forse perché dirselo davanti ad un caffè (anche se di lunedì alle 8:00) era un’altra cosa. Ma cosa fare adesso che tutti, nonni compresi, si sono abituati a tenere costantemente la telecamera accesa? Che sia del telefono o del laptop, non importa! Ognuno sa qual è la distanza giusta da tenere rispetto allo schermo per non mostrare quella ruga di troppo.
La Purdue University, però, pubblicando uno studio su Resources, Conservation & Recycling fa sapere che se non è strettamente necessario, sarebbe meglio spegnere la fotocamera durante i meeting online. L’ambiente ringrazierà. Secondo lo studio, infatti, nonostante un calo drastico delle emissioni globali di CO2 nel 2020 dovute alle riduzioni di attività umane causa pandemia vi è ancora un impatto ambientale significativo. Come mai? La causa sarebbe da ricercare nel modo in cui i dati di Internet vengono archiviati e trasferiti in tutto il mondo.
Secondo gli scienziati, solo un’ora di videoconferenza o streaming emette 150-1.000 g di anidride carbonica (tre litri circa di benzina bruciato da un’auto ne rilasciano più o meno 8.887 grammi), richiede 2-12 l di acqua e richiede una superficie terrestre uguale a circa le dimensioni di un iPad Mini.
Ma una soluzione c’è. E sarebbe quella di lasciare la fotocamera spenta durante le videochiamate, strumento indispensabile per sopportare le distanze da pandemia. Solo così si potrà ridurre l’emissione di CO2 del 96%. E non è tutto. Probabilmente si dovrà rinunciare anche a sfruttare il confinamento per guardare film di ogni tipo, almeno in alta definizione. Infatti, preferire la definizione standard potrebbe portare a una riduzione dell’86% di anidride, secondo le stime dei ricercatori. Il team di studiosi ha raccolto dati relativi a diversi paesi nel mondo a Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Iran, Giappone, Messico, Pakistan, Russia, Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti, evidenziando che alcuni Paesi hanno segnalato un aumento di almeno il 20% del traffico Internet da marzo.
Se questa tendenza continuerà fino alla fine del 2021 gli studiosi prevedono che un aumento considerevole dell’uso di Internet richiederebbe una foresta di circa 71.600 miglia quadrate – il doppio della superficie terrestre dell’Indiana – per far fronte al carbonio emesso. L’acqua aggiuntiva necessaria per l’elaborazione e la trasmissione dei dati sarebbe sufficiente per riempire più di 300.000 piscine olimpioniche e, infine, la superficie necessaria di terreno sarebbe quasi uguale alle dimensioni di Los Angeles. Quindi, spegnere la telecamera permetterà ai più pigri di rimanere in pigiama anche durante le riunioni di lavoro e, soprattutto, di dare una mano al pianeta.
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità