L’automobile è ormai diventata parte integrante della nostra vita, una gran fetta della popolazione italiana ne possiede almeno una per motivi di lavoro, per semplice comodità o anche per passatempo. La macchina, come ogni cosa nella vita, ha i suoi pro e contro e guardando i primi non possiamo che menzionare la benzina, una vera croce per gli automobilisti italiani; non tutti però sanno che c’è un carburante ecologico, sicuro e più economico della più convenzionale benzina: stiamo parlando del metano.
Non è fantascienza, anzi, il metano, come carburante, è una vera e propria realtà; il primo self-service a metano è stato costruito a Bolzano, nel 2008 e i modelli alimentati da un impianto a metano ad oggi sono ben 128, e comprendono gli esemplari che vediamo in strada tutti i giorni. Tra questi 128 modelli nessuno vi aggrada? O non avete denaro a sufficienza per cambiare auto in questo momento di crisi? Nessun problema: potete trasformare la vostra auto attuale grazie ai kit after market, per un prezzo che si aggira intorno ai 2.000 euro. Molti, ovviamente, si staranno chiedendo se vale la pena spendere lo stipendio di un impiegato medio per convertire l’impianto a benzina, GPL o diesel ad un impianto a metano. La risposta è affermativa e i motivi sono tra i più svariati.
Il primo vantaggio che si riscontra da questo “nuovo” carburante è, senza ombra di dubbio, economico: si stima che una macchina a metano consumi il 65% in meno rispetto ad una qualunque macchina, specialmente se si prendono in considerazione i modelli a benzina. Le ricerche svolte sulle auto di ultima generazione con un impianto a gas hanno riscontrato che con 15€ si può viaggiare ininterrottamente per più di 400 km, un rapporto quasi impensabile con i normali carburanti odierni. I ritorni economici però non si limitano ai rifornimenti: i motori di queste macchine, in media, durano di più, questo perché il metano ha una temperatura di detonazione inferiore alla benzina e, quindi, lo stress al quale è sottoposto il meccanismo è notevolmente inferiore; nonostante ciò la doppia alimentazione è, comunque, prevista e necessaria, dato che è proprio la benzina a lubrificare le parti meccaniche del motore e dunque di conseguenza è proprio quel liquido in particolare che diventa essenziale per la manutenzione stessa. Si assiste dunque ad una sorta di collaborazione tra due carburanti profondamente diversi, che, all’interno di un motore, svolgono due compiti essenzialmente differenti. Da attenzionare infine anche gli incentivi che alcune regioni hanno lanciato per i possessori di queste macchine; questi interessano principalmente il bollo, che può essere totalmente o parzialmente istinto (nel secondo caso per i primi 3 anni), prima dell’acquisto però, si consiglia sempre di chiedere alla motorizzazione della propria zona.
Non sono solo gli automobilisti più attenti al portafoglio ad avvicinarsi a questi tipi di macchine; il metano è, infatti, un carburante ecologico, sicuro e funzionale: non presenta piombo, idrocarburi aromatici e le concentrazioni di NOx sono di gran lunga inferiori rispetto alle macchine alimentate dai classici diesel, benzina e GPL, con una percentuale che oscilla tra il 75% e il 95%. Tale liquido, inoltre, ha una temperatura molto più alta di infiammabilità, il che lo rende meno soggetto a incendi, ed è un gas che si trova in natura: appunto per questo si può montare comodamente nel proprio garage un compressore domestico che fa il pieno in circa 8 ore e che riempie in pochissimo tempo le bombole, le quali conterranno il prodotto gassoso per trasformarlo successivamente in liquido.
In un periodo in cui lo scandalo Volkswagen ha destato sconcerto e stupore per le migliaia di motori super inquinanti, in un periodo dove la benzina sta trasformando l’uso della macchina in un lusso, sebbene spesso e volentieri sia una necessità; Il metano profuma di innovazione e ci auguriamo, ora come non mai, di vedere sempre più macchine con questo impianto nelle nostre strade.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»