NEW YORK – Continua il fenomeno dell’Home Restaurant. Tutti gli chef mancati possono dar sfogo, direttamente da casa, alle loro abilità culinarie ricevendo ospiti nella propria dimora e, perché no, arrotondare i propri guadagni con qualche spicciolo in più a fine mese. Il fenomeno, ormai, si è largamente diffuso: sono state create delle vere e proprie piattaforme social dove farsi pubblicità, invogliando molti turisti alla prenotazione per una cena casalinga ed esclusiva. Il New York Post ha decretato che in questo nuovo boom culinario «il ristorante più trendy di New York» è la stanza di uno studente americano all’ultimo anno di economia della Columbia University, Jonah Reider, da sempre uno sfrenato appassionato di cucina si diverte a cimentarsi in piatti culinari per i suoi amici: semplici, ma gustosi. Lo scorso mese ha aperto un ristorante nella cameretta del suo campus universitario. Il bistrot è stato chiamato Pith (ricorda un po’ il Peach Pit della serie televisiva degli anni 90’ Beverly Hills) e serve piatti di “cucina americana moderna”. Il menù consiste in: un antipasto a base di formaggi artigianali, cavoli rossi in salamoia con olive; come seconda portata, invece, costolette d’agnello scottate con paprika affumicata, orzo con fichi e per contorno vengono serviti dei piselli con pancetta e funghi maitake. Questo sembra essere il primo menù di lancio che ha conquistato coloro che hanno avuto la possibilità di assaporarlo. Le recensioni dicono: «nulla di sofisticato, ma sostanzioso, buono e delicato».
La stanzetta di Jonah è aperta al pubblico per ben quattro giorni a settimana e solo di sera. Le pietanze vengono preparate nella cucina in comune del suo dormitorio, l’ambiente familiare e accogliente è molto caratteristico e appartato, ci sono solo quattro posti per volta. I turisti ne sono entusiasti poiché il prezzo varia tra i dieci/venti dollari a persona, è molto conveniente, si paga esclusivamente il costo degli ingredienti, come se si andasse a far la spesa. In poco tempo, sta già riscuotendo molto successo, considerando che è tutto pieno fino a Natale, per cui se avevate pensato di pregustarvi le sue pietanze dovrete aspettare almeno fino all’anno nuovo. Sembra sia iniziata un po’ per mettersi in gioco e un po’ per caso, ma tutti i media americani stanno già parlando del giovane cuoco talentuoso diventato nel frattempo «un fenomeno culinario». Nemmeno Jonah riesce a rendersi conto dell’accaduto e dice: «Ho un migliaio di richieste di prenotazione, da medici ad avvocati, direttori di riviste e, per finire, studenti universitari». Egli afferma che i suoi piatti sono ispirati dai più grandi e rinomati ristoranti newyorkesi. Per il momento dice di non volerci guadagnare dei soldi, infatti:« lo faccio per puro divertimento, cucinare per persone nuove e ascoltare musica con i miei ospiti». Le recensioni sul portale Yelp, l’equivalente del nostro TripAdvisor, sono tutte positive e gli utenti lo hanno certificato con cinque stelle, il massimo della valutazione possibile. Per le troppe segnalazioni sui media sembra che il Dipartimento della Salute abbia contattato l’università, costretta, a quel punto, a limitare l’accesso al Pith solo agli studenti universitari, almeno per ora! Si può sempre sperare che, una volta finita l’università, il giovane Jonah decida di aprire un piccolo ristorante dove poter deliziare e accontentare i palati di tutti.
Elisa Mercanti
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