Nella ventottesima giornata di Premier League, resta invariato il distacco tra il Manchester City e il Liverpool, che insegue a -6 con una gara da recuperare. Il 10 aprile è in programma lo scontro diretto tra le due squadre, un duello che può far calare il sipario sul campionato o riaprire la lotta al titolo.
@LFC's Sadio Mane has scored more #PL goals in 24 appearances this season (12) than he managed in 35 games in the competition last term (11) ✨#LIVWHU pic.twitter.com/gPg8k7UJGw
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Reduce da quindici risultati utili consecutivi tra Premier League e coppe, il Liverpool soffre più del dovuto al cospetto del West Ham ad Anfield, ma risolve la pratica grazie a un gol di Sadio Mané. L’asso senegalese timbra il definitivo 1-0 che consente ai Reds di restare in scia del City. Quest’ultimo, a sua volta, asfalta il Manchester United nel derby.
Prova di forza degli uomini di Pep Guardiola, che stravince il primo confronto in carriera con Ralf Rangnick. I Red Devils, privi di Ronaldo e Cavani, rispondono al vantaggio di Kevin De Bruyne con la rete di Jadon Sancho, prodotto del vivaio degli Sky Blues.
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I padroni di casa, però, impiegano ben poco tempo a ristabilire le distanze. A trascinarli ci pensano un sontuoso De Bruyne (due gol e un assist) e Mahrez (doppietta). Il 4-1 finale consolida temporaneamente il primato del City in classifica e mette ancora una volta in evidenza gli enormi difetti strutturali dello United.
Il City è una macchina perfetta, magistralmente messa in moto dal contributo di ogni suo fondamentale componente. De Bruyne, Bernardo Silva, Foden, Cancelo, Gundogan e Mahrez sono tra le api operaie più illustri dell’incantevole e proficuo alveare di Guardiola.
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Lo United è l’esatto opposto: un collettivo potenzialmente devastante che fa ricorso soltanto al talento dei singoli. Questi ultimi non remano tutti nella stessa direzione (e si vede). La cura Rangnick è stata solo un palliativo e Solskjær ha evidentemente pagato colpe non (solo) sue.
Anche quest’anno, il conto di rimpianti, errori e delusioni sulla sponda rossa di Manchester supera quello dei trofei. La bacheca sembra destinata a rimanere vuota per la quinta stagione consecutiva (l’ultima coppa vinta risulta l’Europa League del 2017).
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L’Arsenal, dal canto suo, batte 3-2 il Watford in trasferta e sale al quarto posto. A regalare il successo ai Gunners sono le reti di Ødegaard, Saka e Martinelli. Vane, per gli Hornets, le marcature di Hernández per il momentaneo pareggio e di Sissoko per riaprire il match a pochi istanti dal fischio finale.
Vittoria di misura anche per il Leicester, cui basta un gol di Harvey Barnes – il quarto in quattro partite contro il Leeds – per superare i Whites tra le mura amiche (1-0). Ko all’esordio in Premier, dunque, per Jesse Marsch, che è subentrato al Loco Bielsa alla guida del club della famiglia Radrizzani.
4️⃣ goals in 4️⃣ appearances against Leeds for Harvey Barnes#LEILEE pic.twitter.com/MNtO9Ho4tp
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In zona retrocessione, il Newcastle conferma i notevoli progressi delle ultime settimane e supera il Brighton (2-1). I Magpies archiviano la pratica nel giro di due minuti, tra il 12′ e il 14′, con le reti di Fraser e Schär. In avvio di ripresa, il gol di Dunk rimette in corsa le Eagles, ma non basta. Tre punti pesantissimi per il Newcastle, che vola a +7 sul Burnley terzultimo.
I Clarets cadono in malo modo in casa al cospetto del Chelsea. Dopo il pari a reti bianche maturato nel primo tempo, i Blues si scatenano nella ripresa e segnano tre reti nel giro di meno di dieci minuti.
Chelsea’s 4-0 win over Burnley was the biggest by an away team in the #PL that was goalless at half-time since Spurs at Aston Villa in 2012 (also 4-0)#BURCHE pic.twitter.com/U2OeICnbgb
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Ad aprire le marcature è un destro di Reece James, che torna titolare dopo l’infortunio. L’esterno inglese serve anche l’assist del tris a Havertz, autore di una doppietta. Il tedesco, eroe della Champions League e del Mondiale per club, infatti, aveva già segnato poco prima, di testa.
A chiudere i conti è Pulisic, che batte Pope da pochi passi e ipoteca il netto successo dei londinesi. Poker anche per l’Aston Villa di Steven Gerrard, che travolge il malcapitato Southampton al Villa Park (4-0). Due gol per tempo per i Villans, a segno con Ollie Watkins e Douglas Luiz nella prima frazione e con Coutinho e Danny Ings nella ripresa.
Hat-trick hero @ivantoney24 #NORBRE | @BrentfordFC pic.twitter.com/78CvTyXXen
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A Carrow Road, tutti i riflettori sono puntati su Christian Eriksen. Il danese disputa il suo primo match da titolare in Premier League con la maglia del Brentford sul campo del Norwich. Nove mesi fa, il drammatico arresto cardiaco che tenne tutti col fiato sospeso nel match tra Danimarca e Finlandia.
Le Bees strapazzano il Norwich (1-3) grazie all’hat-trick di Toney. Il bomber degli ospiti apre i conti poco dopo la mezzora e, nella ripresa, è impeccabile dal dischetto in due occasioni. A nulla vale il gol di Pukki in pieno recupero.
⚽️ @SpursOfficial at the double ⚽️#TOTEVE pic.twitter.com/jYMPdTgBdy
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Passo indietro, invece, per il Wolverhampton, che incappa nel terzo ko consecutivo in Premier. I Wolves, infatti, cadono al Molineux col Crystal Palace (0-2, reti di Mateta e Zaha su rigore). Nel Monday Night, il Tottenham di Antonio Conte travolge l’Everton di Frank Lampard (5-0).
Gli Spurs chiudono i giochi già nel primo tempo, portandosi all’intervallo sul 3-0. Un’autorete di Keane e una rete di Son tagliano le gambe ai Toffees dopo poco più di un quarto d’ora, quindi Kane cala il tris nel finale di primo tempo e mette il punto esclamativo nella ripresa.
Tra le due reti del bomber, trova la via del gol anche Reguilón. Di seguito la classifica, i migliori marcatori e il programma del ventinovesimo turno di Premier League nel dettaglio.
1º Manchester City – 69
2º Liverpool* – 60
3º Chelsea** – 53
4º Arsenal*** – 48
5º Manchester United – 48
6º West Ham – 45
7º Tottenham** – 45
8º Wolverhampton* – 40
9º Southampton* – 35
10º Crystal Palace – 33
11º Aston Villa** – 33
12º Leicester*** – 33
13º Brighton* – 33
14º Newcastle** – 28
15º Brentford – 27
16º Leeds* – 23
17º Everton*** – 22
18º Burnley** – 21
19º Watford* – 19
20º Norwich* – 17
*una partita in meno
1º – Mohamed Salah (Liverpool): 19 gol;
2º (due giocatori) – Diogo Jota, Sadio Mané (Liverpool): 12 gol;
3º – Heung-min Son (Tottenham): 11 gol;
4º (quattro giocatori) – Jamie Vardy (Leicester), Raheem Sterling, Riyad Mahrez (Manchester City), Harry Kane (Tottenham): 10 gol;
5º (otto giocatori) – Emile Smith-Rowe (Arsenal), Ivan Toney (Brentford), Wilfried Zaha (Crystal Palace), Raphinha (Leeds), Kevin De Bruyne (Manchester City), Bruno Fernandes, Cristiano Ronaldo (Manchester United), Emmanuel Dennis (Watford): 9 gol;
6º (cinque giocatori) – Bukayo Saka (Arsenal), Neal Maupay (Brighton), Conor Gallagher (Crystal Palace), Jarrod Bowen, Michail Antonio (West Ham): 8 gol;
7º (sette giocatori) – Ollie Watkins (Aston Villa), Mason Mount (Chelsea), James Maddison (Leicester), Bernardo Silva, Phil Foden (Manchester City), Teemu Pukki (Norwich), Che Adams (Southampton): 7 gol;
13:30 Brighton – Liverpool
16:00 Brentford – Burnley
18:30 Manchester United – Tottenham
15:00 Leeds – Norwich
15:00 Everton – Wolverhampton
15:00 Chelsea – Newcastle
15:00 Southampton – Watford
15:00 West Ham – Aston Villa
17:30 Arsenal – Leicester
21:00 Crystal Palace – Manchester City
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Manchester City
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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