Allo stadio Mohammed Bin Zayem di Abu Dhabi, va in scena la finale del Mondiale per club, con gli inglesi del Chelsea, campioni d’Europa in virtù del successo per 1-0 nella finale di Champions League del 29 maggio scorso contro il Manchester City all’Estádio do Dragão, affrontano i brasiliani del Palmeiras, detentori della Copa Libertadores, vinta per 2-1 ai danni dei connazionali del Flamengo allo Stadio del Centenario di Montevideo lo scorso 27 novembre.
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— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) February 12, 2022
Thomas Tuchel, arrivato proprio oggi ad Abu Dhabi (il Covid lo aveva costretto a restare a Londra), ritrova tra i pali Edouard Mendy, reduce dalla vittoria della Coppa d’Africa col Senegal, e N’Golo Kanté, schierato dal 1’ in luogo di Jorginho in coppia con Kovacic.
Rispetto alla semifinale vinta 1-0 con l’Al-Hilal, le altre due novità sono Callum Hudson-Odoi e Mason Mount, che prendono il posto rispettivamente di Marcos Alonso e Hakim Ziyech. Il Chelsea tiene particolarmente a questo trofeo, non avendolo mai messo in bacheca nel corso della sua storia.
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Nell’unico precedente del 2012, infatti, l’occasione sfumò in finale col Corinthians, persa 1-0, con Rafa Benítez sulla panchina dei londinesi. Prima volta assoluta, invece, per il Palmeiras, che non aveva mai disputato la finale del Mondiale per club.
Nella scorsa edizione, il Verdão del tecnico portoghese Abel Ferreira si arrese in semifinale al cospetto dei messicani del Tigres, mentre nel 1999, nell’allora Coppa Intercontinentale, perse col Manchester United di sir Alex Ferguson, reduce da uno storico treble (Premier League, FA Cup e Champions League).
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Dopo poco più di un quarto d’ora di gioco, Mount calcia da fuori, non andando lontano dal bersaglio. La risposta del Palmeiras arriva al 24’ con Dudu, ma anche in questo caso il tentativo non sortisce gli effetti sperati. Nel finale della prima frazione di gioco, Mason Mount è costretto a lasciare il campo per un problema fisico: a rilevarlo è Christian Pulisic.
Nel recupero, chance per Thiago Silva, che colpisce di testa sugli sviluppi di un corner battuto da Hudson-Odoi ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Il primo tempo, abbastanza avaro di emozioni, si conclude così a reti bianche dopo poco più di tre minuti di recupero.
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Nella ripresa, il Chelsea sblocca la contesa al 55’, con un colpo di testa di Romelu Lukaku nel cuore dell’area su cross dalla sinistra di Hudson-Odoi. Il vantaggio dei Blues dura poco, perché poco dopo l’ora di gioco Thiago Silva, nel tentativo di spazzare via il pallone dalla propria area, tocca la sfera con la mano.
L’arbitro australiano Chris Beath va a rivedere l’episodio incriminato al VAR e decreta il calcio di rigore in favore dei brasiliani, con Raphael Veiga impeccabile dal dischetto. Il classe ‘95, già decisivo con un gol nel 2-0 all’Al-Ahly in semifinale, spiazza Mendy e firma il pari che fa esplodere il pubblico (i supporter dei brasiliani sono in numero decisamente maggiore rispetto a quelli degli inglesi).
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Il Chelsea rivede i fantasmi del ko nel suo unico precedente in finale al Mondiale per club, anche in quel caso con una squadra brasiliana (1-0 col Corinthians nel 2012), mentre il Palmeiras, galvanizzato dal pareggio e dall’entusiasmo dei propri tifosi, si spinge con più convinzione e personalità in avanti, mettendo a più riprese in difficoltà i campioni d’Europa.
A poco più di un quarto d’ora dal termine, però, sono i Blues ad avere un’occasione per riportarsi in vantaggio, con Pulisic che calcia di poco a lato da fuori area. La gara si conclude dopo circa cinque minuti di recupero, col punteggio che resta sull’1-1: si va dunque ai tempi supplementari.
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Proprio quando si avvicinano i calci di rigore, arriva l’episodio che cambia il match: è un altro fallo di mano, stavolta di Luan (poi espulso nel finale), a decretare un penalty in favore del Chelsea. Dal dischetto va Kai Havertz, che spiazza Weverton e sigla la rete del nuovo sorpasso. Il tedesco, già eroe della finale di Champions, consegna al Chelsea il primo titolo di campione del mondo della sua storia.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Chelsea
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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