Rieccoci qua. Due mesi e mezzo dopo, ritorna la Serie A. Certo, nel giorno della ripartenza la gioia si è trasformata in tristezza per la scomparsa di un’icona del calcio italiano come Carlo Mazzone, ma è proprio in suo ricordo che il campionato ha preso il via. Senza alcuno spoiler, vediamo cos’è accaduto in questo primo fine settimana della stagione 2023/2024.
Per sempre, Carletto. ❤️♾️ pic.twitter.com/9fLK4fSMXT
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Apre il programma di questa prima giornata di Serie A, il Napoli campione in carica che viene ospitato alle ore 18:30 dal neo-promosso Frosinone. Buona la prima sulla panchina degli Azzurri per Rudi Garcia che, nonostante lo spavento dello svantaggio iniziale siglato Harroui su rigore, si affida a Politano e ovviamente a Victor Osimhen per effettuare la rimonta ed imporsi con il risultato finale di 1-3. Come disse un paio di stagioni fa il presidente De Laurentiis, si tratta di un “Napoli Osimheniano“.
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In contemporanea, si gioca al “Castellani” la sfida tra Empoli ed Hellas Verona: due squadre il cui organico sarà sicuramente completato in questi ultimi giorni di mercato. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella ripresa un errore in uscita di Caprile (il neo-portiere dei padroni di casa) favorisce la conclusione in rete di Federico Bonazzoli che regala agli scaligeri la prima vittoria della stagione per 0-1.
In serata, alle ore 20:45, va in scena in un “San Siro” gremito, la prima stagionale alla “Scala del Calcio” dell’Inter di Simone Inzaghi che ospita il Monza. Alla formazione nerazzurra, rivoluzionata rispetto alla passata stagione, basta un gol per tempo di Lautaro Martinez per conquistare i primi tre punti del campionato. È già sfida a distanza tra l’attaccante argentino e Victor Osimhen per il titolo di capocannoniere. Per quanto riguarda la Beneamata, nonostante i diversi innesti, si riparte da dove avevano lasciato lo scorso giugno: finisce 2-0.
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Stesso orario per l’incontro che mette di fronte il neo-promosso Genoa e la Fiorentina. Una partita senza storia già nei primi dieci minuti, quando la Viola si porta avanti di due reti grazie a Biraghi e Bonaventura. Prima dello scadere del primo tempo, arriva anche l’incornata vincente di Nico Gonzalez. Nella seconda frazione, continua a macinare gioco la squadra di Vincenzo Italiano che si porta anche sullo 0-4 con Mandragora, prima che Biraschi firmi il classico “gol della bandiera” e del definitivo 1-4. Occhio alla Fiorentina!
Rispettando quelli che sono gli orari estivi, la domenica di Serie A parte alle ore 18:30 con l’emozionante sfida tra Roma e Salernitana. Al vantaggio iniziale siglato dal “Gallo” Belotti risponde Antonio Candreva che, con due reti a cavallo fra primo e secondo tempo, ribalta il risultato portando momentaneamente avanti la formazione allenata da Paulo Sousa. A meno di dieci minuti dal termine, però, ecco che i giallorossi pareggiano i conti con ancora Belotti che di testa fissa il risultato sul 2-2 finale.
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In contemporanea, si gioca anche un interessante Sassuolo–Atalanta con la formazione di Gian Piero Gasperini che nel finale trova il primo successo stagionale grazie alle reti di Charles De Ketelaere – approdato a Bergamo in prestito per dimenticare la disastrosa passata stagione – e di Zortea che con un gran gol da fuori area fissa il punteggio finale sullo 0-2. La decidono i subentranti, ma i neroverdi senza Berardi perdono molto della loro pericolosità offensiva.
In serata, tocca alla Juventus che viene ospitata alla “Dacia Arena” dall’Udinese. Avvio perfetto per la squadra di Max Allegri che trova il vantaggio dopo un paio di minuti grazie alla rete di un apparso ritrovato Federico Chiesa. Poco dopo, dal dischetto del rigore, trova la via del gol anche Dusan Vlahovic prima che Adrien Rabiot firmasse di testa lo 0-3 con cui si va all’intervallo e con il quale si chiuderà la partita. Nel secondo tempo, infatti, i bianconeri di Torino soffrono leggermente ma non concedono reti agli avversari grazie anche ad un attento Szczesny. Si presenta nel migliore dei modi una Juventus “vecchia” – in termini di giocatori presenti già la passata stagione – ma “nuova” nel modo di giocare.
⏱️ FT | La @juventusfc comincia con una vittoria! ✌️#UdineseJuve 0-3 pic.twitter.com/8w5hhr0zLR
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Stesso orario, le 20:45, per l’incontro tra Lecce e Lazio che termina con un finale a sorpresa, già visto però nell’ultimo campionato. Come la passata stagione, infatti, la formazione di Maurizio Sarri passa in vantaggio nel primo tempo con il solito Ciro Immobile. Tuttavia, quando la partita sembra indirizzata nei binari che portano a Roma ecco che, nei minuti finali, nel giro di 120 secondi, i padroni di casa la ribaltano con le reti di Almqvist e Di Francesco. Al “Via del Mare” termina 2-1 per la squadra di Roberto D’Aversa.
Il programma del lunedì viene aperto dalla sfida pomeridiana delle 18:30 tra Torino e Cagliari. A vincere in una sfida piuttosto equilibrata è il caldo umido che affligge le due formazioni, le quali non vanno oltre lo 0-0 finale. Troppo corta ancora, in termini numerici, la rosa di Ivan Juric che avrebbe bisogno di innesti soprattutto sulle fasce.
Buona la prima per il Milan di Stefano Pioli che supera un Bologna ancora in fase di costruzione dopo gli addii di Marko Arnautovic e Jerdy Schouten. Avvio roboante dei rossoneri che nei primi venti minuti trovano le due reti che decidono il match. Il solito Olivier Giroud e un Christian Pulisic già in stato di forma ottimale confezionano lo 0-2 conclusivo.
TOP
OSIMHEN: il Napoli campione d’Italia inizia con una vittoria grazie alla doppietta del capocannoniere della passata stagione. In casa partenopea cambia l’allenatore ma non la fame dell’attaccante nigeriano che riparte da dove aveva lasciato. Citando il presidente De Laurentiis di qualche stagione fa: “NAPOLI OSIMHENIANO“.
LAUTARO MARTINEZ: è già sfida a distanza per il titolo di miglior marcatore e quello (virtuale) di miglior attaccante tra il Toro nerazzurro e Victor Osimhen. Sta di fatto che l’attaccante argentino dell’Inter risponde al nigeriano con la stessa misura: una doppietta. IL PESO DELL’ATTACCO SULLE SPALLE DEL CAPITANO.
BELOTTI: a proposito di doppiette, dopo la passata stagione conclusa con 0 reti, ecco che il “Gallo” risponde subito presente alla prima di campionato. Con Abraham fuori fino al prossimo anno e con la Roma che ancora aspetta un rinforzo in avanti dal mercato, l’ex attaccante del Torino dimostra di meritarsi una maglia da titolare. Con la sua doppietta evita la sconfitta all’esordio alla squadra di José Mourinho. IL GALLO RIALZA LA CRESTA!
RABIOT: Chiesa merita sicuramente una menzione speciale con una bella partita impreziosita dalla rete che ha aperto le danze bianconere, ma il centrocampista francese comincia la nuova stagione allo stesso modo di come aveva concluso la precedente. Quantità, qualità, recupero palla, inserimento in area offensiva, gol di testa che chiude il match. Se la sua capigliatura richiama la chioma di un cavallo, non chiamiamolo più “pazzo”: per la Juventus di Max Allegri (che se ne intende di ippica) è IL CAVALLO VINCENTE.
FLOP
CAPRILE: chiamato a sostituire Vicario approdato al Tottenham, l’ex portiere del Bari esordisce in Serie A con una prestazione gravemente marchiata dall’errore in uscita su calcio d’angolo che costa la rete di Bonazzoli e la sconfitta all’Empoli. Sicuramente, NON L’ESORDIO SPERATO.
BANI: non è un esordio, ma il ritorno nel massimo campionato del Genoa è un vero disastro. 4 reti subite in meno di un’ora con la difesa che faceva acqua da tutte le parti. Tra i vari responsabili, sicuramente il centrale della difesa a 3 disegnata da Alberto Gilardino. L’ex difensore del Chievo Verona, tra le altre, si fa saltare e gira le spalle a Biraghi in occasione del primo gol Viola e lascia saltare indisturbato Nico Gonzalez nella rete del momentaneo 0-3. Il ritorno in Serie A si è trasformato in UN INCUBO.
SILVESTRI: di esperienza, invece, ne ha accumulata abbastanza in queste stagioni l’affidabile estremo difensore dell’Udinese. Ma anche lui, come i compagni, disputa un primo tempo nettamente insufficiente segnato dalla staticità nella prima rete bianconera siglata Federico Chiesa e dall’errore in uscita (a vuoto) in occasione del terzo gol juventino che porta la firma di Rabiot. Per l’Udinese e per il suo portiere, MALE LA PRIMA USCITA (stagionale).
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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