Giunge al termine anche la 27esima giornata di Serie A con un programma che si articola dal pomeriggio di venerdì alla sera di domenica. Senza alcuno spoiler, però, vediamo cos’è successo in questi tre giorni di calcio italiano.
Il programma di questo 27esimo turno di campionato si apre alle ore 18:30 del venerdì con la sfida tra Sassuolo e Spezia. Per i neroverdi arriva la quarta vittoria consecutiva con un successo di misura che porta la firma (dal dischetto del rigore) di Domenico Berardi. Gli ospiti vanno, più volte, vicino al pareggio ma al termine dei minuti di recupero il risultato è di 1-0 per la squadra di mister Dionisi.
In serata, alle ore 20:45, è tempo del match che oppone due squadre non in un ottimo periodo di forma: Atalanta ed Empoli. Quasi allo scadere della prima frazione di gioco, la formazione ospite passa in vantaggio con un’insolita rete di Ebuehi. Nella ripresa, però, arriva la reazione dei ragazzi di mister Gasperini che, prima, pareggiano con De Roon e, poi, completano la rimonta con il subentrante Rasmus Hojlund. Con il punteggio di 2-1, la Dea conquista tre punti che la rilancia in zona Europa.
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Il sabato di Serie A viene aperto dalla sfida delle ore 15 tra Monza e Cremonese. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, all’ora di gioco, Daniel Ciofani sblocca il punteggio portando in vantaggio la Cremo. Tuttavia, non si fa attendere la reazione dei brianzoli che pareggiano subito i conti con Carlos Augusto. Al termine dei novanta minuti, con il match conclusosi sull’1-1, le due squadre lombarde si dividono un punto ciascuno (che poco serve ai ragazzi di Ballardini).
Nel tardo pomeriggio, ore 18, si gioca una più che piacevole sfida tra Salernitana e Bologna. Dopo pochi minuti, passa in vantaggio la squadra di Paulo Sousa con un colpo di testa di Pirola. I ragazzi di Thiago Motta, però, non stanno a guardare e pareggiano subito con Ferguson. Andamento analogo anche nel secondo tempo con i granata che ritornano avanti con Dia a cui segue (neanche una decina di minuti dopo) il pareggio definitivo di Lykogiannis che fissa il punteggio sul 2-2 conclusivo.
In serata, alle 20:45, è ora dell’incontro della Dacia Arena tra Udinese e Milan. I padroni di casa non vincono nelle mura amiche dal 18 settembre contro l’Inter. Contro l’altra squadra di Milano, grazie ad una super prestazione, ritorno il successo. La formazione di Sottil, dopo nove minuti, passa avanti con Pereyra. Nel finale di primo tempo, però, arriva il pari rossonero con un calcio di rigore trasformato da Ibrahimovic. Per i ragazzi di mister Pioli, neanche il tempo di festeggiare che arriva il nuovo vantaggio friulano con Beto. Nella ripresa, i campioni d’Italia in carica non danno segnali di rimonta e, allora, arriva il gol del definitivo 3-1 con Ehizibue che chiude la gara.
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Il menù domenicale della Serie A si apre alle 12:30 con il lunch match tra Sampdoria ed Hellas Verona che mette di fronte due squadre che stanno lottando per non retrocedere. Sin dall’inizio, la squadra di Dejan Stankovic si fa preferire. Dopo aver creato diverse occasioni da gol, i blucerchiati, nel giro di pochi minuti, rifilano due reti agli avversari grazie alla doppietta di Manolo Gabbiadini. Nel secondo tempo, gli scaligeri provano a rimontare e (dopo aversi visto annullare due reti dal VAR per fuorigioco) riapre il match con Faraoni. Tuttavia, nell’ultimo minuto di recupero, Zanoli chiude il match fissando il punteggio finale sul 3-1 per il Doria.
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Nello storico orario delle ore 15 sono due le partite in programma.
Partiamo da quella del “Franchi” tra Fiorentina e Lecce. La squadra di Vincenzo Italiano, dopo essersi qualificata per i quarti di finale di Conference League, continua nel buon momento anche in campionato vincendo per 1-0 contro la formazione pugliese. A decidere la partita un autogol, nel primo tempo, di Gallo.
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In contemporanea, molte più reti ed emozioni (almeno da una parte) nella sfida tra Torino e Napoli. La capolista indiscussa del campionato mette le cose in chiaro già nei primi quarantacinque minuti con le reti dei soliti Osimhen e Kvaratskhelia (su rigore). Nella seconda parte di gioco non cambia l’andamento della partita con i partenopei che rifilano altre due reti al Toro. Ancora Osimhen e Ndombele confezionano il pesante 0-4 con cui superano la squadra di Ivan Juric.
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Poco più tardi, alle ore 18, è tempo del primo dei due big match di giornata: ovvero, il derby Capitale tra Lazio e Roma. La partita viene decisa da due episodi chiave: uno nel primo tempo e uno nel secondo. Nella prima frazione di gioco, Roger Ibanez complica, anzi, rende impossibile la vita ai giallorossi con una doppia ammonizione che gli costa un cartellino rosso dopo mezz’ora. Nella ripresa, la rete di Mattia Zaccagni regala ai biancocelesti una vittoria per 1-0 che fa esplodere di gioia il popolo laziale.
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In serata, alle ore 20:45, va in scena a San Siro il Derby d’Italia tra Inter e Juventus. Una rivalità storica che, spesso e volentieri, ha deciso le sorti di un campionato ma che, stavolta, vale tanto per un posto nella prossima Champions League. La partita viene decisa da una rete, nel primo tempo, di Kostic. Non poche polemiche sulla dinamica dell’azione che ha portato alla rete l’esterno serbo per un ipotetico (e molto sospetto) tocco di mano ad inizio azione di Rabiot su cui le immagini del VAR non hanno dato una certezza assoluta. Nella restante ora di gioco la formazione di Simone Inzaghi prova in tutti i modi a pareggiare ma i tentativi nerazzurri si infrangono sul muro bianconero. Al termine dei minuti di recupero, il risultato è di 0-1 per la Juve.
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TOP
HOJLUND: il talento danese, nelle ultime uscite, aveva deluso così come l’Atalanta. Mister Gasperini, dunque, decide di farlo partire dalla panchina. Sul punteggio bloccato di 1-1 (con appena dieci minuti più recupero da giocare), il tecnico italiano lo manda in campo e, sette minuti dopo, decide il match con un gol da rapace d’area di rigore.
SUCCESS: non segna in Serie A da 1600 minuti e per un attaccante non è un aspetto da sottovalutare. Tuttavia, in partite come quella di ieri contro il Milan, il suo apporto va misurato per la prestazione e non per i gol. Lotta e fa impazzire i tre difensori rossoneri. Serve l’assist a Beto in occasione del 2-1 dell’Udinese. Il gol del definitivo 3-1 inizia da sua giocata ai danni di Thiaw.
GABBIADINI: le speranze di una disperata salvezza della Sampdoria sono aggrappate al piede sinistro dell’attaccante italiano. L’ex giocatore del Napoli è l’artefice di una vittoria preziosissima del Doria sull’Hellas Verona. La strada per la salvezza è ancora lunga ma, adesso, lo Spezia dista “solamente” nove punti.
OSIMHEN: che l’attaccante nigeriano vada a segno non è più una novità ma, ogni partita, risulta sempre più devastante per le difese avversarie. Anche contro il Torino le cose non vanno diversamente con una doppietta che apre le marcature sia nel primo che nel secondo tempo.
FLOP
AMIAN: il difensore dello Spezia è lo sfortunato protagonista del rigore assegnato al Sassuolo che, di fatto, ha deciso l’incontro. Nel tentativo di respingere un tiro di Laurentié diretto verso la porta di Dragowski, il giocatore francese allarga il braccio effettuando una vera e propria parata. Peccato che di ruolo faccia il terzino.
LEAO: se il cambio modulo di Pioli ha garantito (eccezion fatta per le partite di Firenze e Udine) una maggior sicurezza difensiva al Milan, la stessa cosa non si può dire per un reparto d’attacco che fatica a riprendere i ritmi della passata stagione. A farne maggiormente le spese è l’attaccante portoghese che nel 3-4-2-1 non si trova a proprio agio nei due dietro la punta. Anche contro l’Udinese appare spento e disorientato.
LINETTY: il centrocampista polacco viene letteralmente mangiato dall’aggressività del Napoli e, praticamente, va in difficoltà ogni qual volta tocchi il pallone. Le cose, però, non vanno meglio neanche in fase difensiva perché giocatori avversari sbucare da ogni lato. Conseguenza ne è uno scriteriato fallo da rigore su Kvaratskhelia che, nel momento migliore del Torino, porta avanti di due reti i partenopei.
IBANEZ: per il difensore della Roma, evidentemente, rappresentano una maledizione. Se all’andata aveva regalato il gol decisivo dei biancocelesti con un tentativo pessimo di costruzione dal basso, questa volta, nell’arco di mezz’ora, il giocatore brasiliano si fa ammonire per ben due volte ricevendo un cartellino rosso che, come ovvio che sia, rende quasi impossibile la partita ai giallorossi. In questa stagione l’uomo in più della Lazio!
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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