Giunge al termine anche la 26esima giornata di una Serie A sempre più indirizzata verso il golfo di Napoli. La squadra partenopea torna alla vittoria e allunga nuovamente sulle inseguitrici. Senza ulteriori spoiler, però, vediamo cos’è successo in questo lungo fine settimana.
Apre il programma di questo 26esimo turno, la sfida del venerdì sera (ore 20:45) tra Spezia e Inter. I nerazzurri dominano in lungo e in largo, sbagliano un calcio di rigore con Lautaro ma passano in svantaggio grazie alla rete di Daniel Maldini. La formazione di Simone Inzaghi la pareggia dal dischetto con Romelu Lukaku ma, un paio di giri di lancette più tardi, i padroni di casa passano nuovamente avanti con il migliore in campo di serata Mbala N’Zola. Al “Picco” termina 2-1 per la squadra di Leonardo Semplici. Continua la crisi in trasferta dell’Inter.
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Come ormai di consueto sono tre le partite in programma nella giornata di sabato.
Partiamo da quella delle ore 15 che oppone, al “Castellani”, Empoli e Udinese. Partita equilibrata che viene decisa da un colpo di testa vincente, nella ripresa, di Rodrigo Becao. La formazione di mister Sottil torna alla vittoria (per 0-1) dopo sei giornate di astinenza.
Alle ore 18 è tempo della sfida più interessante di giornata: quella che mette di fronte la capolista Napoli e l’Atalanta. I ragazzi di mister Gasperini, nella prima frazione, tengono bene il campo e non soffrono più di tanto le avanzate avversarie. Nella ripresa, però, la musica cambia e comincia l’assolo di uno scatenato Kvaratskhelia che sblocca la partita con un gol incredibile. A mettere la partita al sicuro, poco dopo, ci pensa Rrahmani che di testa batte Musso e fissa il punteggio sul 2-0 finale. La squadra di Luciano Spalletti torna alla vittoria dopo l’arresto di settimana scorsa e allunga nuovamente sulle inseguitrici.
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In serata, alle ore 20:45, si sfidano al “Dall’Ara” Bologna e Lazio. Per un’ora e passa di gioco, la partita è più che piacevole. Nonostante le porte rimangano inviolate, le due formazioni danno vita ad una partita dai ritmi piacevoli con occasioni da ambo le parti. Stessa cosa non si può per gli ultimi venti minuti di gara (senza particolari squilli) che conduce le due squadre a conquistare un punto ciascuno: termina 0-0.
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Il menù domenicale della Serie A si apre con il lunch match tra Lecce e Torino. Alla squadra di Ivan Juric basta un primo tempo ad alta intensità per portare a casa tre punti importanti. Nel primo tempo, infatti, il Toro va a segno due volte con Singo e Sanabria. La squadra di mister Baroni prova, nel secondo tempo, a riaprire la partita ma i tentativi prodotto saranno vani. Al triplice fischio finale, il risultato è di 0-2 per un Torino che intravede la zona Europa.
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Nello storico orari delle ore 15 sono due le partite disputatesi.
Partiamo da quella che va in scena allo “Zini” tra Cremonese e Fiorentina. La formazione di Vincenzo Italiano, in un buonissimo stato di forma, con un gol per tempo supera senza affanni la squadra di casa. Un gol estemporaneo di Mandragora, nel primo tempo, e uno di Cabral, nel secondo, decidono la gara a favore della Viola che si impone per 0-2.
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In contemporanea, al “Bentegodi”, si gioca la sfida tra Hellas Verona e Monza. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, ad inizio seconda frazione, sblocca la partita un’azione solitaria di Simone Verdi. Tuttavia, pochi minuti dopo, arriva il pari dei brianzoli con Stefano Sensi che rimette in equilibrio una gara terminata col punteggio di 1-1.
Alle ore 18, in un “Olimpico” per l’ennesima volta gremito, si gioca la partita più divertente della stagione: quella tra Sassuolo e Roma. I ragazzi di José Mourinho vengono presi a freddo da una doppietta fulminea di Laurentié. A questa risponde la rete di Zalewski ma a termine primo tempo un’ingenuità di Kumbulla costa il rosso al difensore albanese e un calcio di rigore che viene trasformato da Berardi. Il primo tempo si chiude sull’1-3 per i neroverdi. Entrato ad inizio secondo tempo, Paulo Dybala riapre nuovamente i giochi con un sinistro da fuori area che scavalca Consigli ma, al 75esimo, la squadra di mister Dionisi ritorna avanti di due lunghezze con Pinamonti. Nel quinto dei sei minuti di recupero, Georgino Wijnaldum firma la sua prima rete stagionale anche se serve solo in termini statistici: termina 3-4 a favore degli ospiti.
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In serata, alle ore 20:45, è tempo di un’altra gara ricca di reti: ovvero, quella tra Juventus e Sampdoria. La squadra di Max Allegri si porta subito avanti di due reti grazie ai colpi di testa di Bremer e Rabiot ma, nel giro di sessanta secondi, viene ripresa dalla Doria grazie ad Augello e Djuricic. Nella ripresa, un gol molto dubbio (dovuto ad un presunto tocco di mano) di Rabiot riporta nuovamente avanti la Vecchia Signora che, nel finale, prima spreca un rigore con Dusan Vlahovic e poi mette la partita al sicuro grazie al giovane Soulé. All’Allianz Stadium finisce 4-2 per i bianconeri.
⏱️ FT | 3️⃣ punti per i padroni di casa ⚪⚫#JuveSamp pic.twitter.com/LYYk8SJOqn
— Lega Serie A (@SerieA) March 12, 2023
Chiude il programma di questa 26esima giornata, la sfida del lunedì sera (ore 20:45) tra Milan e Salernitana. Sembra tutto apparecchiato per l’aggancio in classifica dei rossoneri ai cugini dell’Inter e la rete a fine primo tempo di Giroud avvalora questa tesi. Tuttavia, la squadra di Paulo Sousa, che gioca una buonissima partita, pareggia all’ora di gioco con Boulaye Dia. Nei minuti finali la squadra di Stefano Pioli va a centimetri dal nuovo vantaggio ma, in qualche modo, Guillermo Ochoa riesce a salvare ogni tentativo avversario. A “San Siro” termina 1-1.
TOP
N’ZOLA: se vi state chiedendo dove sia finito il Lukaku di due anni fa dell’Inter sappiate che si è incarnato nel corpo di uno N’Zola completamente dominante. Contro l’Inter tira fuori l’ennesima grande prestazione di una stagione che lo vede al quarto posto della classifica marcatori a quota 12 reti. La partita di venerdì sera viene decisa dalle sue gesta: nel primo gol, sportella con Acerbi e soffre un assist al bacio per Maldini. Nel secondo, invece, mette la propria firma battendo dal dischetto del rigore Onana e regalando tre punti fondamentali allo Spezia. DEVASTANTE.
KVARATSKHELIA: il gol che il georgiano ha messo a segno contro l’Atalanta resterà negli annali del nostro campionato. Una rete da fenomeno vero con cui praticamente mette a sedere tutta la difesa avversaria. Davanti ad un’azione del genere ci si può semplicemente alzare in piedi ed applaudire. O meglio, restare a bocca aperta come Van Basten in diretta tv olandese. Come nei post dei teen-ager che vediamo nei Social: NO DESCRIPTION NEEDED.
LAURENTIE’: non passa una stagione senza che il Sassuolo produca un altro potenziale ottimo giocatore. Quest’anno è il turno dell’esterno d’attacco arrivato in estate dal Lorient. Contro la Roma mette a referto l’ennesima prova convincente con una doppietta da opportunista vero e un assist per Pinamonti che, difatti, chiude la partita. Non ci sorprendiamo se nelle prossime partite i tifosi neroverdi cominciano a cantare: “CHE CI FREGA DI MBAPPE’ NOI C’ABBIAMO LAURENTIE”
RABIOT: a proposito di calciatori francesi, adesso, è il turno di Adrien Rabiot: la rivelazione più che positiva di questa stagione. Contro la Sampdoria gioca l’ennesima gara convincente condita da una doppietta che porta il centrocampista francese a quota sette reti in campionato ad una sola distanza da Dusan Vlahovic. Anche se la sua seconda rete è, probabilmente, viziata da un fallo di mano (non rilevato da arbitro e VAR) decide ancora una volta in positivo le sorti della Juventus. Se, prima, i tifosi juventini non vedevano l’ora che il contratto del francese scadesse, adesso aspettano ansiosamente il rinnovo: LA RIVINCITA FURIOSA DEL CAVALLO PAZZO.
FLOP
LAUTARO MARTINEZ: l’Inter, nell’ultimo periodo, sente la mancanza di un leader forte nello spogliatoio che faccia da condottiero contro tutto e tutti. Il “Toro”, allora, si mette la fascia da capitano, rilascia dichiarazioni forti e al momento decisivo di battere i rigori (come contro lo Spezia) si prende subito il pallone in mano non sentendo le richieste del compagno di reparto Lukaku. Come spesso accade, però, la spavalderia può giocare brutti scherzi e Dragowski para il rigore che poteva sbloccare una partita che l’Inter stava dominando. ERRORE PESANTE.
BASCHIROTTO: una delle poche volte in stagione che il difensore rivelazione del Lecce va in difficoltà. Non per mano di una prima punta ma per un fantasista che quando si accende (se si accende, sempre se vuole accendersi) può mettere a dura prova qualsiasi avversario: Radonjic. Il serbo, in occasione del raddoppio granata, lascia completamente sul posto il difensore italiano che vede solo il fumo della sgasata che porta al tap-in di Sanabria. BASCHI – ROTTO.
KUMBULLA: il difensore albanese, ex Hellas Verona, compromette la partita della Roma con una clamorosa ingenuità. Calcio di reazione e frustrazione dritto nel sedere di un Berardi a terra che gli costa un cartellino rosso e un calcio di rigore per il Sassuolo. Nel secondo tempo, la partita rimane viva e bellissima ma la sua espulsione manda all’aria qualsiasi piano di rimonta di una Roma che, comunque, vende cara la pelle. Intervento che ricorda Pepe, il difensore portoghese del Porto che ha giocato Real Madrid: IL PEPE DEI TEMPI MIGLIORI.
Fonte foto in evidenza: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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