Giunge al termine anche la 30esima giornata di una Serie A sempre più avvincente e che, il prossimo week-end, si fermerà per i playoff mondiali. Vediamo cos’è successo in questi tre giorni.
Apre questo turno di campionato la sfida del venerdì pomeriggio (18:45) tra Sassuolo e Spezia. Dopo un primo tempo concluso sul punteggio di parità (1-1), nella ripresa, si scatenano i ragazzi di Dionisi che si impongono nettamente con il risultato di 4-1. Protagonista del match: Domenico Berardi. Autore dei primi due gol neroverdi.
Sempre venerdì ma in serata (21:00) scendono in campo Genoa e Torino. La squadra di Blessin spera ancora in una rimonta per la salvezza e difende con i denti e con le unghie il vantaggio di Portanova nonostante l’espulsione alla mezz’ora di Ostigard. A “Marassi” finisce 1-0 per il “Grifone“.
Nella giornata di sabato, protagoniste le prime tre della classe.
Partiamo dalla gara delle ore 15 tra Napoli e Udinese. Nel primo tempo la squadra di Spalletti soffre e va sotto per mano di Deulofeu. Nei secondi quarantacinque minuti, però, i partenopei cambiano marcia e con un super Osimhen ribaltano il risultato. Una doppietta dell’attaccante nigeriano regala il successo per 2-1 e fa restare accese le speranze scudetto.
Poco dopo, alle 18, prova a rispondere l’Inter che ospita la Fiorentina. I campioni d’Italia in carica, però, continuano nel loro momento piuttosto difficile e non vanno oltre l’1-1. Alla rete di Torreira risponde Dumfries. Per la squadra di Simone Inzaghi una sola vittoria nelle ultime sette partite di Serie A. Le chances di ripetere il successo dell’anno scorso sono definitivamente sfumate?
Nel “saturday night” vanno in scena alla “Sardegna Arena” Cagliari e Milan. Decide la partita un gran gol al volo di Bennacer che all’ora di gioco sblocca il risultato con un sinistro che lascia immobile Cragno. La rete dell’algerino regala tre punti pesantissimi ai rossoneri (0-1) che rimangono in testa alla classifica e allungano sui cugini dell’Inter.
Apre il menù di questa domenica lo scontro dell’ora di pranzo tra Venezia e Sampdoria che mette in palio punti preziosi per non retrocedere. Succede tutto nel primo tempo quando Ciccio Caputo, con una doppietta da opportunista puro, indirizza il match. Nella seconda frazione i blucerchiati amministrano lo 0-2 con cui chiudono il match.
Nel classico orario delle ore 15 due le partite disputatesi.
Partiamo da quella dell’Allianz Stadium con la Juventus che ospita la Salernitana. La squadra di Max Allegri archivia la pratica in appena ventinove minuti con le reti di Dybala e Vlahovic. Nella restante ora di gioco non accade nulla di pericoloso e al fischio finale il punteggio è di 2-0 per i bianconeri che accorciano sull’Inter.
In contemporanea, si sfidano al “Castellani” Empoli ed Hellas Verona. Alla rete, nella prima frazione di gioco, di Di Francesco risponde, nel secondo tempo, il giovane Cancellieri. Nel mezzo, Simeone sbaglia due calci di rigore consecutivi. Il risultato finale è, dunque, di 1-1.
Arriviamo, alle ore 18, all’appuntamento più atteso del fine settimana: il derby della capitale tra Roma e Lazio. Primo tempo totalmente dominato dai giallorossi che trovano subito il vantaggio (al primo minuto) con Abraham. Passano venti minuti e l’attaccante inglese trova il raddoppio con un tap-in volante di destro. La squadra di Sarri viene completamente travolta e fatica a reagire. Infatti, a cinque minuti dall’intervallo, una splendida punizione di Pellegrini mette la ciliegina sulla torta portando il risultato sul 3-0. Nessuna grande emozione nella ripresa con la squadra di José Mourinho che amministra senza troppe fatiche e vendica la sconfitta dell’andata.
Chiude il programma di questa 30esima giornata di Serie A l’incontro tra Bologna e Atalanta. Partita piuttosto bloccata ed equilibrata che viene decisa dal giocatore che non ti aspetti: Moustafà Cissé. Attaccante classe 2003 subentrato a Muriel che fino a qualche mese fa giocava in seconda categoria pugliese. Il guineano con un mancino rasoterra batte Skorupski e regala il successo per 0-1 alla Dea. Ancora vive le speranze di quarto posto!?
TOP
BERARDI: l’esterno d’attacco neroverde, già da qualche mese, si sta esprimendo al massimo delle sue qualità e con una continuità senza precedenti. Anche contro lo Spezia è il “man of the match” con una doppietta che regala tre punti al Sassuolo e che gli fa raggiungere quota 100 reti in Serie A. Un traguardo non da poco che, appena tornato negli spogliatoi, rimarca cantando a squarciagola “ANDAVO A CENTO ALL’ORA“.
OSIMHEN: altra giornata, altra partita, altra doppietta. Così come contro l’Hellas Verona, l’attaccante nigeriano è l’assoluto protagonista di un match che si stava facendo complicato. Con le sue due reti ribalta il punteggio e regala tre punti importanti ai partenopei. Turno dopo turno si sta cucendo addosso l’etichetta di uomo decisivo della squadra. I tifosi, però, sperano che a questa aggiunga anche il tricolore. Come disse il presidente De Laurentiis, il giorno della sua presentazione, questo (“sarà“) è un NAPOLI OSIMHENIANO.
TORREIRA: sulla carta dovrebbe fare il mediano basso ma, in realtà, è il tuttofare della Fiorentina. Prezioso in fase difensiva. Non male in fase di costruzione. Decisivo con i suoi continui inserimenti in area. Dopo la rete della vittoria contro il Bologna va a segno anche a “San Siro” contro l’Inter. E chi se ne frega se dopo uno scontro di gioco un dente è traballante. Basta scipparselo autonomamente e continuare a giocare con la solita “Garra” uruguagia. Anche per questo motivo, quello della Viola, è un PUNTO CONQUISTATO CON I DENTI.
ABRAHAM: più tempo passa più l’attaccante inglese si trova a suo agio nella squadra di José Mourinho. Diverse le partite in cui è decisivo. Compreso questo derby contro la Lazio. Così come il resto dei compagni, gioca un primo tempo eccezionale impreziosito da una doppietta che porta avanti di due reti, dopo appena venti minuti, la Roma. Non contento di ciò, pressa qualsiasi giocatore laziale gli passi davanti caricando i tifosi ad ogni intervento. Semplicemente INDEMONIATO.
FLOP
IZZO: titolare, causa l’assenza di Djidji, la prova del difensore italiano non si è fatta apprezzare. Innanzitutto, un suo intervento maldestro lascia, sulla linea di porta, la palla che Manolo Portanova spinge in rete. Qualche minuto più tardi, nel tentativo di rimediare all’errore, si rende protagonista di una sceneggiata che però non può piacere a chi ama questo sport. Il genoano Ostigard mentre entrava in scivolata si ricorda di essere già ammonito e devia la traiettoria del suo intervento. Il difensore granata, però, simula di venire colpito facendo cadere nel suo tranello il direttore di gara che espelle il norvegese. Nella ripresa, dopo aver forse visto quanto accaduto sul cellulare, i tifosi del Grifone lo fischiano costantemente. NON UN BEL RITORNO in quella che, un tempo, è stata la sua casa.
BARELLA: appare troppo stanco così come il resto dell’Inter. All’ormai “scontata” quantità, il centrocampista sardo, non riesce ad unire la solita qualità. Ma già da qualche settimana. A parte la partita contro la Salernitana, nell’ultimo periodo, non sta riuscendo a lasciare il segno. Ciò emerge, ancor di più, con l’assenza del compagno di reparto Brozovic. La corsa scudetto della squadra di Simone Inzaghi passa anche dalle sue prestazioni. E in vista dei playoff per Qatar 2022 è assolutamente un GIOCATORE DA RITROVARE.
MAENPAA: il portiere finlandese, chiamato a sostituire il titolarissimo Romero, è l’artefice delle due reti doriane. Nella prima, tiene più del dovuto il pallone tra i piedi e lo perde su pressing di Sabiri che favorisce il gol di Caputo. Nella seconda, respinge male e centralmente il tiro di Sensi favorendo il facile tap-in dell’ex attaccante del Sassuolo. Sconsolato, appena tornato nello spogliatoio, rovescia involontariamente tutte le bottigliette d’acqua. DISASTRO TOTALE.
SIMEONE: il miglior marcatore dell’Hellas, con quindici reti già realizzate, questa volta non mostra il suo “killer instinct“. Anzi, tutt’altro. Sul punteggio di 1-0 per l’Empoli si incarica di battere il calcio di rigore dell’eventuale pareggio ma Vicario non si fa battere. L’arbitro, però, per intervento del VAR fa ripetere. Dal dischetto si presenta di nuovo l’attaccante argentino che sbaglia nuovamente colpendo il palo. Per fortuna sua, qualche minuto più tardi, il compagno Cancellieri trova il gol del definitivo 1-1. SBAGLIARE é UMANO, PERSEVERARE é DIABOLICO.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare benissimo tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).