Siamo arrivati al capitolo finale di una Serie A che ha regalato grandi emozioni fino all’ultima giornata. Come l’ultimo giorno di scuola: c’è chi è già in vacanza…chi non ha più nulla da chiedere…e chi, invece, può cambiare il proprio destino. La lotta al titolo, così come quella per la salvezza e per l’Europa, si è decisa in quelli che sono stati gli ultimi novanta minuti della stagione. Senza “spoilerare” nulla, vediamo cos’è accaduto in questi tre giorni.
Apre il programma di questa 38esima giornata l’anticipo del venerdì sera tra Torino e Roma. La squadra di José Mourinho, impegnata mercoledì in finale di Conference League, si impone senza troppe fatiche con il risultato di 0-3 che consente loro di staccare il pass per la prossima Europa League. Sia per il “Toro” che per la “Lupa“, con i dovuti paragoni, si è trattato di un buon campionato.
La giornata di sabato viene aperta dalla sfida delle 17:15 tra Genoa e Bologna. Il destino del “Grifone” è già stato scritto settimana scorsa con la retrocessione in Serie B ma i tifosi sugli spalti regalano grandi emozioni. Anche più di quelle che il campo ci offre. Una partita piuttosto piatta viene decisa, nella ripresa, dal gol di Musa Barrow che regala l’ultima vittoria (0-1) della stagione a Sinisa Mihajlovic.
In serata, alle ore 20:45, sono tre le partite disputatesi.
Partiamo da quella del “Franchi” tra Fiorentina e Juventus che vede trionfare, con un gol per tempo, la squadra di Vincenzo Italiano. Le reti di Duncan e Nico Gonzalez confezionano il 2-0 finale e la qualificazione alla prossima Conference League. I “gigliati” chiudono, dunque, al settimo posto in classifica; i bianconeri al quarto.
In contemporanea, scendono in campo alla “Gewiss Arena” Atalanta ed Empoli. La squadra di Gasperini è in lotta proprio con la “Viola” per un posto in Europa ma la vittoria gigliata e la sconfitta per 0-1 contro la squadra di Andreazzoli condannano la Dea ad un ottavo posto deludente. Per la società del patron Percassi è la fine di un ciclo?
Già sicura di un posto in Europa League è la Lazio di Maurizio Sarri che ospita l’Hellas Verona a caccia del record di punti. La partita, rispetto alle altre due, è quantomeno piacevole e ricca di reti. Al triplice fischio finale, infatti, il risultato è di 3-3 che conferma il quinto posto in classifica dei biancocelesti ed il nono della squadra di Tudor. Difficilmente, entrambe, avrebbero potuto fare meglio.
L’ultimo menù domenicale di questa stagione di Serie A viene aperto dalla sfida delle 12:30 tra Spezia e Napoli. Accade tutto nella prima frazione, compresa un’interruzione di dieci e passa minuti per tafferugli sugli spalti, con la squadra di Luciano Spalletti che conclude in bellezza il suo campionato affermandosi con un netto 0-3.
Alle ore 18 doppia importantissima sfida per lo scudetto.
Partiamo da quella di Reggio Emilia che oppone Sassuolo e Milan. Ai rossoneri basta un pareggio per conquistare questa Serie A ma, in barba alla paura, ne fa tre in poco più di mezz’ora. La doppietta di Giroud e la rete di Kessié, assistiti tutte e tre le volte da un fantastico Leao, spazzano via qualsiasi dubbio sullo scudetto vincendo per 0-3. Per il “Diavolo” si tratta del 19esimo titolo della sua storia. Eguagliati i cugini neroazzurri. La conclusione ideale per una stagione fantastica.
In contemporanea, con il morale demoralizzato dal risultato del “Mapei Stadium”, l’Inter sfida la Sampdoria. Dopo un primo tempo chiuso a porte inviolate, nella ripresa, la squadra di Simone Inzaghi si scatena terminando il proprio campionato con la vittoria (3-0) più “dolorosa” della stagione. Vero che i neroazzurri, a un certo punto, sembravano involati nella strada per il successo ma possono “consolarsi” con la vittoria di Supercoppa e Coppa Italia.
In serata, alle ore 21, c’è da chiudere l’ultima pratica rimasta ancora aperta in questo campionato: quella per la salvezza.
Partiamo dalla gara che mette di fronte Salernitana ed Udinese. Alla squadra di Davide Nicola, autrice di una rimonta incredibile, “basta” una vittoria per raggiungere, aritmeticamente e indipendentemente dal risultato del Cagliari, la salvezza. I campani, però, non hanno fatto i conti con i bianconeri friulani che dominano e si impongono con il risultato di 0-4. La sconfitta più bella degli Amaranto.
In contemporanea, al “Penzo“, si sfidano i padroni di casa del Venezia e il Cagliari. Vista la sconfitta della Salernitana, in caso di vittoria, la squadra di Agostini sarebbe salva. Tuttavia, il “Casteddu” non aggredisce più di tanto la partita e non crea azioni pericolose per sbloccare il risultato e trovare la vittoria che sarebbe valsa la salvezza. Al triplice fischio finale il punteggio è di 0-0. Cagliari in Serie B.
TOP
ABRAHAM: l’attaccante inglese è stato, per gran parte della stagione, il trascinatore dei giallorossi. Venerdì sera completa il suo operato (in campionato) con una doppietta che blinda, per la Roma, un posto nella prossima Europa League. Mercoledì sera, contro il Feyenoord, sarà una dura battaglia ma José Mourinho ha il suo CONDOTTIERO ROMANO.
VICARIO: la sua prova è stata semplicemente perfetta. Para, in qualsiasi modo, qualunque pallone passi dalle sue parti. In particolare, sembra avere un conto aperto con Duvan Zapata a cui respinge un numero infinito di tiri con alcuni interventi anche prodigiosi. L’estremo difensore dell’Empoli conclude al meglio una stagione che lo vede essere il portiere di Serie A con il numero più alto di parate. SARRACINESCA.
LEAO: una stagione (di maturazione) passata da protagonista. Il talento portoghese, durante l’arco del campionato, è stata l’arma principale della squadra di Stefano Pioli. Non solo in termini di gol ma anche e soprattutto per assist e prestazioni. Contro il Sassuolo, nell’ultima importantissima partita della stagione, non può mancare il suo apporto nei gol rossoneri con tre servizi al bacio. IL BAMBINO E’ DIVENTATO GRANDE.
GIROUD: non ha sempre fornito prestazioni straordinarie ma, l’attaccante francese, quando c’era da decidere le partite non si è mai tirato indietro. D’altronde non è così che fanno i campioni? In ogni tappa importante, del cammino che ha portato il Milan al titolo, c’è la sua firma. Qualche esempio? La doppietta nel derby di ritorno contro l’Inter e quella di oggi pomeriggio a Reggio Emilia. NELLA TORTA PER LO SCUDETTO METTE DUE CILIEGINE.
UDOGIE: l’esterno di fascia italiano è una delle giovani rivelazioni di questo campionato di Serie A. Trovato un posto da titolare, soprattutto nel girone di ritorno, Destiny si è messo in mostra grazie alla sua fisicità e alle continue “sgaloppate”. Questa sera, contro la Salernitana, mette a segno un gol (del momentaneo 0-3) semplicemente meraviglioso. Un ottimo prospetto per il futuro. Come disse in una famosa intervista Luciano Spalletti “UOMINI FORTI, DESTINY FORTI“.
FLOP
RICARDO RODRIGUEZ: la mente del difensore svizzero del Torino sta già pensando alle vacanze estive e la sua prestazione in campo ne risente non poco. La sua partita dura giusto un tempo ma in quei primi quarantacinque minuti, oltre a sembrare un pesce fuor d’acqua, causa anche il rigore dello 0-2 per la Roma. TONNO SPIAGGIATO.
JUVENTUS: Massimiliano Allegri e i suoi ragazzi, probabilmente, non vedevano l’ora che questo campionato finisse. Le ultime prestazioni sono quelle di chi non ha nulla da chiedere ma, al tempo stesso, simboleggiano l’andamento in questa stagione. La “Vecchia Signora” contro la Fiorentina chiudono, addirittura, senza alcun tiro in porta e con un solo tiro verso la porta avversaria. Il ritratto della stagione: POCO GIOCO, TANTA NOIA.
TIFOSERIE SPEZIA E NAPOLI: i tafferugli sugli spalti tra tifoserie sono le tra le ultime cose che vogliamo vedere in un campo da calcio. Figuriamoci quando accadono all’ultima giornata con due squadre che non hanno più nulla da chiedere al loro campionato. Dieci e passa minuti di interruzione stonanti con l’atmosfera che del “Picco”. NULLA A CHE VEDERE CON IL CALCIO.
SASSUOLO: difficile sceglierne uno perché tra i neroverdi non c’è un giocatore che arriva alla sufficienza. Tra questi, sicuramente, Ayhan…Ferrari…e Maxime Lopez. Citiamo loro, perché le tre reti rossonere nascono proprio da tre loro disimpegni errati. Come dice il detto? SBAGLIARE E’ UMANO, PERSEVERARE DIABOLICO.
CAGLIARI: sia la Salernitana che il “Casteddu” hanno dimostrato, anche all’ultima giornata, di non meritare (una più dell’altra) la salvezza. La squadra di Nicola perde in maniera netta in casa contro l’Udinese; quella di Agostini, pur sapendo di avere a partita in corso il destino nelle proprie mani, non va oltre lo 0-0 a Venezia retrocedendo in Serie B. Alla fine la classifica premia i campani, autori di una rimonta incredibile. Per i sardi è un FINALE AMARO. ANZI, AMARISSIMO.
Fonte foto: AC Milan
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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