Giunge al termine anche la 37esima giornata di una Serie A che sta per arrivare al capolinea. Solo una fermata, la prossima, la distacca dal completare il suo percorso. Il futuro, però, non esisterebbe senza il passato e il presente. Vediamo, perciò, cos’è successo in questi tre giorni.
Il penultimo turno di campionato si apre alle ore 15 di sabato con la sfida tra Empoli e Salernitana. Al vantaggio toscano siglato Cutrone risponde Bonazzoli. Nel finale, la squadra di Nicola ha, addirittura, la chance su rigore per passare in vantaggio ma Perotti si fa ipnotizzare da Vicario. Per gli ospiti, la questione salvezza si risolverà all’ultima giornata. Al “Castellani” finisce 1-1.
Poco più tardi, alle ore 18, scendono in campo Udinese e Spezia. Nonostante il vantaggio iniziale dei padroni di casa con Molina, la squadra di Thiago Motta non si abbatte e ribalta il risultato già nel primo tempo. Nella ripresa, Maggiore porta avanti la sua squadra di due ma nei minuti di recupero Pablo Marì segna il gol (“inutile”) del 2-3 conclusivo. Se i padroni di casa lo sono già da un po’ anche gli spezzini sono aritmeticamente salvi.
In contemporanea, si gioca al “Bentegodi” la sfida tra Hellas Verona e Torino. Basta il gol, nel primo tempo, di Brekalo per decidere la partita. Mister Juric esce (con le lacrime) e da vincitore lì dove la passata stagione ha fatto un ottimo lavoro. Il “Toro” passa con il punteggio di 0-1.
In serata, tocca alla Roma scendere in campo contro il Venezia già retrocesso dopo il pareggio della Salernitana. La squadra di Soncin, però, non si fa abbattere da questa notizia e dopo neanche un minuto di gioco passa in vantaggio con Okereke. Complice anche l’espulsione di Kiyine inizia un totale dominio giallorosso che porta, però, solo al pareggio di Shomurodov. Dopo pali, traverse e salvataggi sulla linea il risultato finale è di 1-1. Emozionante il giro di campo, a partita conclusa, della squadra di José Mourinho che ha così ringraziato un pubblico che in questa stagione non ha mai fatto mancare il suo supporto.
Apre il menù domenicale di Serie A, la partita delle 12:30 tra Bologna e Sassuolo. Il derby romagnolo tra due squadre ampiamente salve vede una sola protagonista in campo: la squadra di Dionisi. I neroverdi, infatti, si impongono per 1-3 con uno Scamacca particolarmente ispirato e autore di una doppietta. In gol anche Berardi e Orsolini.
Una sola partita in programma nel classico e storico orario delle 15: quella tra Napoli e Genoa che corrisponde all’ultima apparizione di Lorenzo Insigne con la maglia partenopea davanti al pubblico del “Maradona“. Il risultato finale è un secco 3-0 che porta, anche, la firma del numero 24. Per il “Grifone” un risultato amarissimo che lo condanna alla retrocessione in Serie B.
Tocca poi, alle ore 18, a Milan e Atalanta scendere in campo in un “San Siro” davvero infernale. La squadra di Gasperini resiste giusto un tempo. Nella ripresa, il “Diavolo” si scatena con lo show condotto, prima, da Leao e, poi, in maniera assolutamente incredibile da Theo Hernandez. Il 2-0 conclusivo avvicina la squadra di Pioli al titolo. Lo scudetto, adesso, è a un solo passo.
Alle ore 20:45 tocca ai cugini dell’Inter rispondere in casa del Cagliari. In caso di sconfitta o pareggio dei neroazzurri il Milan sarebbe già aritmeticamente campione d’Italia. Ma così non è. La squadra di Simone Inzaghi sembra non sentire le fatiche della finale di Coppa Italia e si impone senza problemi con il risultato di 1-3. La pratica scudetto sarà decisa all’ultima giornata ma per i campioni d’Italia in carica riconfermarsi sarà estremamente complicato.
I due posticipi del lunedì chiudono il programma di questa 37esima giornata di Serie A.
Partiamo da quello delle 18:30 tra Sampdoria e Fiorentina. I “blucerchiati“, aritmeticamente salvi dopo i risultati delle altre squadre, scendono in campo con una leggerezza mai avuta quest’anno. A farne le spese è la squadra di Vincenzo Italiano che, anche se in piena lotta per l’Europa League, esce con le “ossa rotte” perdendo nettamente per 4-1.
In serata, alle ore 20:45, la Juventus sfida la Lazio in quella che è l’ultima presenza di capitan Giorgio Chiellini ma anche di Paulo Dybala di fronte al pubblico dello “Stadium“. Nel primo tempo, la squadra di Max Allegri si porta avanti di due reti grazie a Vlahovic e Morata. Nella ripresa, l’autogol di Alex Sandro e il gol all’ultimo secondo di Milinkovic Savic fanno terminare il match con il risultato di 2-2.
TOP
VICARIO: il portiere dell’Empoli, contro la Salernitana, è quasi insuperabile. Respinge qualsiasi pallone arrivi dalle sue parti sfoderando, a tratti, parate di un certo livello. Se è vero che il gol campano è frutto di un suo intervento “maldestro”, poco dopo, mostra l’ASSO parando il rigore a Perotti. PIGLIATUTTO.
VERDE: con la vittoria nel campo dell’Udinese, lo Spezia è aritmeticamente salvo. Una stagione non semplice per la squadra di Thiago Motta che nei momenti di difficoltà, però, ha sempre saputo riprendersi. Come? Affidandosi, per esempio, ad uno dei giocatori di maggior qualità della rosa che (a mio avviso) è stato il migliore della stagione spezzina. Anche sabato pomeriggio, il fantasista italiano è protagonista del match con un gol e un assist. Salvezza? SEMAFORO VERDE!
SCAMACCA: l’attaccante italiano è una delle rivelazioni di questo campionato di Serie A. Bravo tecnicamente e dotato di un’ottima stazza fisica, uno dei suoi difetti sembra essere la mancanza di continuità. Contro il Bologna, però, è particolarmente in giornata. Fa quel che vuole portandosi a spasso la difesa rossoblù e segnando una doppietta. In uno dei suoi capolavori più assoluti, “Anche Fragile“, Elisa canta: “E PERDONAMI SE SONO FORTE, SI’…E SE POI SONO ANCHE FRAGILE“.
INSIGNE: “guaglione“, giocatore e capitano del Napoli. Il suo rapporto con la tifoseria non è sempre stato dei migliori ma, come due innamorati che litigano perché in realtà si amano, non potevano fare l’uno a meno dell’altro. Ieri, contro il Genoa, si è chiuso il capitolo più importante della sua carriera. Ieri, contro il Genoa, davanti ai propri tifosi, è stata la sua ultima “SCENEGGIATA NAPOLETANA“.
THEO HERNANDEZ: la nostra vena musicale oggi è particolarmente attiva e per descrivere il clamoroso “coast to coast” del terzino francese parafrasiamo (e chiedo scusa) “Generale” del maestro De Gregori. “LO VEDI IL TRENO CHE PORTAVA ALLO SCUDETTO? NON FA PIU’ FERMATE. SI VA DRITTI IN PORTA SENZA PIU’ PENSARE“.
CHIELLINI: il condottiero, la guida, il punto di riferimento, il capitano. Un esempio da seguire. Uno dei difensori più forti al mondo degli ultimi venti anni. Il giocatore originario di Pisa è stato questo e tanto altro sia per la Juventus che per la nostra Nazionale. Sono tanti i momenti che fotografano la sua carriera ma la trattenuta su Saka, in finale ad Euro2020, oltre che essere la sua ultima grande immagine, rimarrà nella storia. Questa sera ha giocato l’ultima partita di fronte ai suoi tifosi. Quelli della “Vecchia Signora” che ha sempre difeso nel miglior modo possibile. Resterà per sempre nei loro cuori. E, forse, anche in quelli dei tifosi non juventini. Perché il buon Giorgio è uno degli ultimi giocatori-bandiera di questo calcio. Per la sua carriera, una sola parola: CHAPEAU.
FLOP
PEROTTI: arrivato a Salerno da svincolato, contro l’Empoli, ha dal dischetto (il suo pezzo forte) l’opportunità di regalare al popolo della Salernitana il gol che avrebbe significato salvezza matematica. Si fa, però, ipnotizzare da Vicario e il discorso con il Cagliari per restare in Serie A non è ancora chiuso. “El monito” (la scimmietta), il suo soprannome, questa volta non è riuscito a togliersi il peso di quel calcio di rigore. O se preferite, NON E’ RIUSCITO A TOGLIERSI LA SCIMMIA DALLA SPALLA.
KIYINE: alla mezz’ora del primo tempo, con la palla lontana, il centrocampista italiano dà un calcio gratuito a Pellegrini dove fa più male. Gesto inutile quanto pericoloso e vigliacco. L’arbitro non se ne accorge ma viene richiamato dal VAR. Espulsione diretta e vittoria compromessa per il Venezia. ATTIMO DI FOLLIA.
MEDEL: il difensore cileno è stato protagonista di una più che discreta stagione. Nonostante la sua piccola stazza, da centrale di una difesa a tre, è riuscito a fermare la maggior parte degli attaccanti del nostro campionato. Tutti, o quasi, tranne Scamacca che lo sovrasta da ogni punto di vista. Doppietta per l’attaccante italiano e 5 in pagella per il giocatore rossoblù. IL “PITBULL” (QUESTA VOLTA) NON MORDE.
KOOPMEINERS: il centrocampista olandese è uno dei pochi che si salva dalla deludente stagione dell’Atalanta. Contro il Milan, però, soffre la rapidità degli avversari. In particolare, quella di Leao e Theo che non gli fanno capire nulla nell’occasione dei due gol rossoneri. Se fossi in Teun non vorrei mai rivedere gli highlights della partita. BULLIZZATO.
JOAO PEDRO: scegliamo lui in quanto capitano di una squadra che sta lottando per non retrocedere ma che, in realtà, scende in campo con lo stesso spirito floscio di chi è già salvo da un mese. L’attaccante italo-brasiliano, così come il resto dei compagni, negli ultimi mesi ha offerto prestazioni al di sotto della sufficienza tranne rare eccezioni. Contro l’Inter, si tratta semplicemente dell’ennesima. MA LO VUOI/VOLETE CAPIRE IN CHE POSIZIONE VI TROVATE?
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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