Eclissi, quarto album di Gemitaiz, è l’ennesimo figlio della pandemia. Uscito il 13 maggio in Eclissi, Gemitaiz, a detta sua, scopre il piacere ma anche l’angoscia della solitudine, mettendo nero su bianco tutto ciò che gli passava per la testa in quel periodo.
Per un artista la solitudine è una cosa necessaria in alcuni momenti. Quel momento intimo e personale che serve non solo per guardarsi dentro, ma soprattutto parole giuste e necessarie a descrivere la realtà che ti circonda. E Gemitaiz, a modo suo, riesce a raccontarlo bene. Strofe e metafore sul fumare, il desiderio di essere con gli amici o in dolce compagnia, la depressione. L’Eclissi di Gemitaiz è appunto la pandemia, quel buio improvviso arrivato nelle nostre vite, ad oscurare il nostro vivere. Un album triste ed intimo, ma che si fa ascoltare.
La cover di Eclissi
Sicuramente da un artista hip hop ci saremmo aspettati una scrittura più matura ed efficace, a tratti enigmatica. Soprattutto anche data l’età del rapper essendo Gemitaiz un classe ’88. Il sound giovanile, però, è diretto, ovviamente, ad un pubblico giovane ma soprattutto fresco del cambio di rotta dell’hip hop negli ultimi anni. L’album infatti presenta influenze trap, indie, pop, influenze che ormai si trovano quasi ovunque nel mondo del rap/hip hop.
Definire quest’album hip hop è riduttivo per la miscela di genere che contiene. Un album che, tutto sommato, per chi non ha troppo pretese, può risultare rilassante ma anche riflessivo nella sua semplicità.
I FEATURING
Per quanto riguarda i featuring, non ne troviamo tantissimi rispetto agli album dei rapper usciti quest’anno. Sicuramente per i nostalgici con una certa età spunta il nome di Neffa nella canzone che prende il nome dell’album, Eclissi. Abbiamo anche nomi come ASAP Ferg in uno dei pezzi più cattivi dalle tinte arabeggianti in Jorge Lorenzo. Troviamo MadMan in Top, uno dei pezzi più trap dell’album, mentre troviamo Sfera Ebbasta in Pornstar, che fa del reggaeton e dell’autotune l’anima portante. Pochette e K.O. sono i pezzi più riusciti, il primo vede la presenza di Noyz Narcos, mentre il secondo presenta Coez e Marracash come collaborazione. Un featuring che si differenzia dagli altri è sicuramente Venerus. Il cantautore milanese porta le sue influenze R&B e funk nel pezzo Ogni volta, con un groove di batteria ripreso sicuramente da In the air tonight, e un motivetto caraibico trascinante.
Un disco, secondo Gemitaiz, degno successore di Davide, uscito nel 2018 che sicuramente avrà il suo spazio negli scaffali dei fan e dagli amanti del genere.
Simmaco Munno
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Nato a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la letteratura, la linguistica, la musica, sa mettere le mani almeno su tre strumenti e i videogiochi. Cerca di non porsi limiti e di migliorare sempre.