In quella che è già stata una settimana ricca di partite, con il ritorno di Champions, Europa League e l’esordio della Conference League, torna lo spettacolo della Serie A.
Prima di andare a vedere cosa ci aspetta in questa giornata, è doveroso ricordare che martedì sono “saltate” le prime due panchine. A distanza di poche ore, infatti, sia Hellas Verona che Cagliari hanno deciso di esonerare rispettivamente Eusebio Di Francesco e Leonardo Semplici. Al loro posto, sono arrivati Igor Tudor (nella panchina scaligera) e Walter Mazzarri (in quella sarda).
Quello che ci stiamo preparando a vivere è un week-end di Serie A lungo. Si inizia, infatti, già questa sera con l’anticipo tra Sassuolo e Torino che apre la quarta giornata.
I padroni di casa sono reduci da una sconfitta beffarda in casa della Roma. Prima, al novantesimo, hanno incassato la rete del 2-1 finale; poi, al quinto minuto di recupero, si sono visti annullare per fuorigioco il gol dell’eventuale pareggio. Tuttavia, quello dei Neroverdi è stato un normale inizio di stagione: una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Vincere la prima partita casalinga è l’obiettivo di mister Dionisi.
Dall’altra parte, però, c’è un agguerrito Ivan Juric, che, dopo aver vinto domenica scorsa la prima partita stagionale contro la Salernitana, non vuole più fermarsi. I Granata, difatti (dopo aver perso le prime due partite) sono riusciti a conquistare i primi tre punti stagionali con un perentorio 4-0 ai danni di Ribery e compagni. Ancora fuori per un problema al perone capitan Belotti.
Apre il programma della Serie A di domani, alle ore 15, la sfida del “Ferraris” tra Genoa e Fiorentina. Così come il Toro, anche gli uomini di Ballardini sono reduci dalla prima vittoria stagionale. I liguri, dopo le sconfitte con Inter e Napoli, sono stati autori di una clamorosa rimonta contro il Cagliari. Nel giro di appena venti minuti, hanno ribaltato lo svantaggio di 2-0 portandosi fino al 2-3 conclusivo. Decisive le reti di Mattia Destro e del neo arrivato Fares (doppietta). L’attaccante italiano, dopo essersi chiarito con il presidente Preziosi, è tornato al centro dell’attacco e dovrebbe partire nuovamente dall’inizio. A supportarlo l’eterno Goran Pandev.
Ma se il morale del Grifone è in crescita, quello della Viola è alle stelle. Gli uomini di Vincenzo Italiano, che hanno una striscia aperta di due vittorie di fila, nell’ultimo turno sono riusciti a battere per 1-2 l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Protagonista del match, neanche a dirlo, Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, oltre ad aver messo a segno la doppietta (con due calci rigore) che ha deciso il match, è stato un vero e proprio incubo per i difensori atalantini. A fargli compagnia nel reparto d’attacco Callejon e Nico Gonzalez. In mezzo al campo, invece, reclama un posto da titolare Gaetano Castrovilli.
Si continua poi, alle 18, con la partita tra Inter e Bologna. I Neroazzurri, che domenica a ora di pranzo non sono riusciti ad andare oltre a uno spettacolare 2-2 contro la Sampdoria, avranno due sensazioni totalmente opposte. Da un lato, vi è la certezza di potersela giocare contro chiunque (anche contro il Real Madrid); dall’altro, c’è l’amarezza di aver perso all’ultimo minuto, proprio contro i blancos in Champions League, non capitalizzando diverse occasioni.
Simone Inzaghi, per tornare a vincere e quindi invertire la rotta degli ultimi due impegni, sta pensando a qualche cambio nella formazione titolare. In mediana, Calhanoglu potrebbe lasciare il posto a Vidal per completare il reparto con Barella e Brozovic. Sull’esterno: Dumfries e Dimarco scalpitano per prendere il posto di Darmian e Perisic. Davanti, Correa dovrebbe fare reparto con il connazionale Lautaro Martinez. Riposo per Edin Dzeko.
Di fronte, una delle sorprese di quest’inizio di campionato: il Bologna di Sinisa Mihajlovic. A tal proposito, i romagnoli arrivano a “San Siro” con gli stessi punti in classifica (sette) dei padroni di casa. Dopo aver già fermato fuori casa l’Atalanta (0-0), Arnautovic e compagni vogliono fare uno scherzetto anche ai campioni d’Italia in carica. Riuscirci, però, non sarà per nulla facile: l’Inter ha vinto, in campionato, tutte le ultime 17 partite giocate in casa.
La Serie A chiude il programma di questo sabato con la citata Atalanta, che alle 20:45 sarà ospite della neo-promossa Salernitana. Quest’ultima è stata protagonista di una pessima partenza con tre sconfitte in altrettante partite. Cercare di trovare i primi punti stagionali contro i bergamaschi è tutt’altro che facile. Mister Castori si affida alla coppia Simy-Bonazzoli. Dovrebbe partire nuovamente dalla panchina Franck Ribery.
I ragazzi di Gasperini, che non sono partiti nel migliore dei modi, con quattro punti in tre giornate, sono chiamati alla vittoria. Questa manca dal 21 agosto quando i Neroazzurri di Bergamo sconfissero alla prima giornata il Torino (1-2). Neanche in Champions sono arrivati i tre punti: nella partita d’esordio del girone F, contro il Villarreal, i lombardi non sono andati oltre il 2-2, pur sempre buono perché in trasferta. Per la partita di domani, Malinovskyi e Ilicic riscaldano il piede. Rischio turnover per Zapata, insidiato da Piccoli. I padroni di casa hanno già subito undici reti; l’Atalanta (al di sotto dei suoi standard) ha trovato il fondo della rete soltanto tre volte. Potrebbe essere questa la partita dello sblocco. I difensori amaranto sono avvisati.
La domenica di Serie A inizia, come di consueto, alle 12:30, con il match del “Castellani” tra Empoli e Sampdoria. I padroni di casa, dopo il clamoroso successo in casa della Juventus, la settimana scorsa hanno perso (1-2) contro il Venezia, nel confronto diretto tra neo promosse. Gli uomini di Andreazzoli si sono trovati sotto di due reti e quando sono rientrati in partita (al minuto 89 con un rigore di Bajrami) era troppo tardi. Obiettivo degli Azzurri: evitare la terza sconfitta casalinga.
I Blucerchiati, invece, sono ancora a caccia della prima vittoria stagionale. Una sconfitta (contro il Milan) e due pareggi (con Sassuolo e Inter) i risultati fin qui ottenuti. Per quanto riguarda le scelte di formazione, mister D’Aversa dovrebbe riconfermare il 4-4-2 che ha ben figurato proprio contro i Nerazzurri domenica scorsa. Quagliarella–Caputo la coppia d’attacco. Occhio all’attaccante pugliese: potrebbe trovare la prima rete in maglia Samp, proprio contro la squadra che lo ha portato nella massima divisione del nostro campionato.
Al termine di questo match, alle ore 15, scenderanno in campo Venezia e Spezia. I Lagunari, reduci dalla prima vittoria in Serie A, arrivano a questa partita vogliosi di bissare il successo ottenuto in casa dell’Empoli. Gli ospiti, invece, non hanno iniziato il campionato nel migliore dei modi. Un solo punto conquistato e tanta tanta voglia di riscatto. I ragazzi di Thiago Motta, proveranno a conquistare i primi tre punti stagionali in quella che è un’importante sfida per i piani bassi della classifica.
Alle ore 18, derby a distanza tra Lazio e Roma. I primi scenderanno in campo all’Olimpico contro il Cagliari; i secondi, saranno ospiti dell’Hellas Verona. Piccola curiosità: entrambe le romane, allo stesso orario, affrontano le due squadre che hanno appena cambiato allenatore.
Per quanto riguarda i Biancocelesti, sarebbe importante ritornare a vincere dopo le brutte sconfitte contro Milan e Galatasaray (in Europa League). In difesa ritorna Manuel Lazzari, mentre a centrocampo confermati Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Nel tridente d’attacco, Pedro e Felipe Anderson a supporto di Ciro Immobile.
Esordio in Serie A non semplice per Walter Mazzarri nella panchina sarda. Il tecnico toscano dovrebbe schierare il 3-5-2. Nel reparto difensivo ancora fuori Godin, mentre a centrocampo ritorna Nandez. In avanti, la coppia Joao Pedro–Keità. Lavoro personalizzato per un acciaccato Pavoletti.
Nella partita del “Bentegodi”, i padroni di casa, guidati dal nuovo allenatore Ivan Tudor, cercano i primi punti della stagione dopo le tre sconfitte in altrettante partite. Per l’allenatore croato si tratta di una partita, la prima sulla panchina scaligera, molto complicata. Barak, l’uomo di punta.
La Roma di José Mourinho è una delle squadre più in forma di quest’inizio di campionato. A dimostrarlo, non solo il primo posto in classifica (insieme a Napoli e Milan), ma anche le prestazioni di ottima qualità della squadra giallorossa. L’arrivo dello Special One nella capitale ha portato un entusiasmo che mancava da tanti anni. Gli ottimi risultati fin qui ottenuti non hanno fatto altro che accendere (ancor di più) la passione e le aspettative dei tifosi. Capitan Pellegrini, l’uomo di qualità e fiducia di Mou: con lui (sicuri di un posto da titolare) Zaniolo e Mkhitaryan, alle spalle della punta Abraham.
Chiude il programma della domenica il big match della quarta giornata tra Juventus e Milan. Entrambe le squadre, in settimana, sono state impegnate in Champions League ottenendo risultati opposti. I Bianconeri sono usciti vittoriosi (con un secco 0-3) dalla trasferta svedese di Malmö; i Rossoneri, invece, si sono dovuti arrendere (3-2) a un Liverpool più forte.
In campionato, però, le cose vanno in maniera differente. I ragazzi di Max Allegri hanno iniziato questa stagione come peggio non potevano: un solo punto ottenuto in tre partite giocate. La società e i tifosi sperano che la vittoria di martedì sera abbia, definitivamente, sbloccato una squadra che non può che migliorare guardando al futuro. L’allenatore toscano da giovedì ha ritrovato in gruppo Federico Chiesa, ripresosi da un fastidio muscolare al flessore, e potrebbe già inserirlo nel 4-4-2 titolare come esterno di fascia a sinistra. A destra, sicuro di un posto Cuadrado, che lascia il ruolo da terzino a Danilo. Retroguardia completata poi da Bonucci, De Ligt e Alex Sandro. In porta, confermato Szczesny. Centrocampo sorretto da Locatelli e Bentancur. In avanti, di nuovo la coppia Dybala–Morata.
Il Milan, invece, ha cominciato la sua Serie A come meglio non poteva. A differenza degli avversari, il Diavolo è stato in grado di far vedere una propria identità: bel gioco di squadra e quantità le due caratteristiche principali. A confermarlo non solo le tre vittorie in tre giornate, ma anche il numero di gol realizzati (sette) e quello delle reti subite (una). Mister Pioli, per questa sfida così importante, dovrà fare molto probabilmente a meno di Zlatan Ibrahimovic per un problema al tendine d’Achille. Ballottaggio tra Giroud–Rebic per prendere il suo posto. Nella trequarti, unico sicuro di un posto Brahim Diaz. In mezzo al campo, Sandro Tonali affiancato da Kessié, che dovrebbe essere preferito a Bennacer. Nel reparto difensivo torna titolare Kjaer. Ballottaggio Tomori–Romagnoli. Calabria e Theo Hernandez i due terzini. Pali difesi dall’ottimo Maignan.
Chiude la quarta giornata di Serie A il posticipo del lunedì sera tra Udinese e Napoli. I friulani, nonostante abbiano venduto una pedina fondamentale come Rodrigo De Paul, hanno ben iniziato la loro stagione. Due vittorie, un pareggio (contro la Juve) e sette punti in classifica al pari di Inter e Bologna. Mister Gotti ha creato una squadra molto ostica da affrontare. Poco spettacolo, ma tanto cinismo, come dimostra l’ultima vittoria (0–1) in casa dello Spezia. Pereyra il nuovo faro a metà campo; Deulofeu–Pussetto, il tandem d’attacco.
Anche gli ospiti, hanno iniziato il campionato nel migliore dei modi. Nove punti e prima posizione in classifica (insieme a Roma e Milan). I partenopei, inoltre, sono reduci da due ottime prestazioni sia in termini di risultato che di gioco espresso. Sabato scorso, hanno battuto in casa per 2–1 i nemici di sempre della Juventus; giovedì sera, invece, sono riusciti a rimontare e pareggiare 2-2 contro il Leicester, in Europa League. Decisiva la doppietta di Victor Osimhen. Su di lui ricade, anche in questa giornata, il peso dell’attacco. A supportarlo: Politano, Zielinski e Insigne.
Dieci partite, quattro giorni di Serie A, un big match importantissimo e tante partite da non perdere. Siamo ancora all’inizio, ma nessuna delle venti squadre vuole perdere il passo e allontanarsi dal proprio obiettivo. Mettetevi comodi signore e signori, si inizia a fare sul serio!
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).