A distanza di quasi quattro mesi dall’atto finale dell’ultima edizione di Champions League, si riprende con la competizione europea più prestigiosa. C’eravamo lasciati lo scorso 29 maggio, quando allo stadio “do Dragão” di Porto il Chelsea si impose sul Manchester City per 1-0. Bastò una rete di Havertz agli uomini di Tuchel per superare i rivali guidati da Guardiola e aggiudicarsi la seconda Champions League della loro storia.
Dopo i sorteggi dei gironi dello scorso 26 agosto a Istanbul, tra ieri e oggi si è disputata la prima giornata di Champions League. Non erano state delle urne assolutamente positive per le quattro partecipanti italiane, inserite in gironi abbastanza insidiosi.
L’Inter di Inzaghi è stata inserita in un “gruppo-fotocopia” dello scorso anno con Real Madrid e Shakhtar Doneskt, con l’unica novità costituita dai moldavi dello Sheriff. Alla Juve di Allegri è toccato prendere proprio i campioni in carica del Chelsea, insieme agli abbordabili Zenit e Malmoe. Girone tosto, invece, per l’Atalanta, che ha pescato proprio le due finaliste dell’ultima edizione di Europa League (Man United e Villareal) oltre che lo Young Boys. Visto l’inserimento nella quarta fascia, era pronosticabile che il girone più difficile fosse proprio quello del Milan di Pioli. I rossoneri, rientranti in Champions dop o sette anni di assenza, se la vedranno con Atletico Madrid, Liverpool e Porto, in un girone a dir poco complicato.
Esordio apparentemente agevole per la Juve di Allegri, chiamata a riscattare il disastroso inizio di stagione contro gli svedesi del Malmoe. Ai bianconeri bastano i primi 45′ per fare propria la gara sfruttando il netto divario tecnico tra le due compagini. Dopo un inizio di match abbastanza equilibrato è Alex Sandro a portare avanti i bianconeri con una torsione di testa su cross di Cuadrado che non lascia scampo a Diawara. Dopo il vantaggio gli uomini di Allegri riescono a sciogliersi e al 45′ arriva il raddoppio di Dybala dal dischetto grazie a un rigore procurato da Morata.
Non passa neanche un minuto che la Juventus si porta addirittura sul 3-0. Ripartenza fulminea dei bianconeri che sfruttano un pasticcio della retroguardia svedese che serve involontariamente Morata, che a tu per tu con il portiere lo supera con uno scavetto. La seconda frazione di gioco diventa una vera e propria accademia per la Juventus, forte del grande vantaggio costruito nel primo tempo. Da segnalare l’ottimo impatto sul match di Kean, che riesce addirittura a siglare la rete del 4-0, giustamente annullata per fuorigioco dell’ex PSG.
Buona la prima, dunque, per gli uomini di Allegri che superano per 3-0 a domicilio gli svedesi del Malmoe e centrano la prima vittoria stagionale. Nessuna sorpresa, invece, nell’altra partita del girone H tra i campioni in carica del Chelsea e Zenit. Basta una rete dell’ex Inter Romelu Lukaku agli uomini di Tuchel per piegare i russi in un match rivelatosi più difficile del previsto.
Match molto divertente quello andato in scena all’Estadio de la Ceramica tra i padroni di casa del Villareal e l’Atalanta di Gasperini. I nerazzurri partono benissimo e trovano il vantaggio dopo 6′ con una rasoiata dal limite dell’area di Freuler, che sfrutta un’ottima sponda di Zapata. La prima mezz’ora è tutta a favore degli orobici che, nonostante le diverse occasioni create, non riescono a raddoppiare. Nel finale di primo tempo, però, riescono a emergere i padroni di casa che in diverse occasioni impensieriscono un attento Musso. Il portiere argentino è costretto ad arrendersi al 39′, quando viene trafitto da un tiro di ravvicinato di Trigueros causato da un errore in impostazione di De Roon.
La seconda frazione inizia sulla scia del primo tempo, con i ritmi delle due squadre sempre molto alti. I nerazzurri sembrano essere più pericolosi e sfiorano tre volte il vantaggio con Malinovskyj, Gosens e Zapata. Ma a passare in vantaggio è sorprendentemente il Villareal al 73′ sfruttando un altro errore in impostazione dei bergamaschi che permette a Groeneveld di presentarsi davanti a Musso e trafiggerlo di destro. Dopo la rete subita l’Atalanta sembra accusare il colpo e rischia addirittura di subire il terzo gol con un colpo di testa di Moreno a lato di poco. Ma proprio all’83’ arriva il meritato pareggio per gli uomini di Gasperini. Ilicic mette una palla tesa in mezzo per Miranchuk che tenta l’aggancio ma serve fortunosamente Gosens, che in spaccata sigla il pareggio. Negli ultimi minuti di gara i padroni di casa restano in dieci uomini a causa dell’espulsione di Coquelin, ma rischiano lo stesso di ottenere la vittoria con un’occasione di testa di Moreno neutralizzata splendidamente da Musso.
Amaro in bocca, dunque, per i nerazzurri di Bergamo che, nonostante l’ottimo match disputato, si devono “accontentare” di un solo punto che resta stretto. La vera sorpresa di questa prima giornata, però, arriva dall’altra sfida di questo girone F tra Young Boys e Manchester United. Contro ogni pronostico, infatti, i Red Devils, passati in vantaggio con la rete del solito Cristiano Ronaldo, vengono raggiunti e superati dalle reti di Ngamaleu e Siebatcheu. Risultato clamoroso per gli uomini di Solkjaer, in un match certamente condizionato dall’espulsione nel primo tempo di Wan-Bissaka.
In un San Siro tutto esaurito va in scena un grande match tra l’Inter di Inzaghi e il Real Madrid di Ancelotti. La prima frazione risulta avara di gol ma non certamente di emozioni, con entrambe le squadre che si sfidano a volto scoperto. Le migliori occasioni arrivano principalmente per i padroni di casa, artefici di un’ottima prestazione nel primo tempo. I nerazzurri sfiorano più volte il vantaggio con Dzeko e Lautaro Martinez che trovano pronto l’ottimo Courtois. Qualche lampo anche per i blancos che si rendono pericolosi dapprima con Casemiro e dopo con Militao, con entrambe le conclusioni di poco a lato. Nei minuti finali della prima frazione è ancora l’Inter a rendersi pericolosa con un tiro da zona favorevole di Dzeko neutralizzato ancora da Courtois.
Nella ripresa inizia meglio il Real, ma la prima occasione arriva sulla testa di Dzeko che da corner impegna seriamente un attento Courtois. Con il passare dei minuti i blancos diventano sempre più pericolosi e riescono ad alzare progressivamente il baricentro. Le migliori occasioni arrivano sui piedi di Vinicius che con le sue accelerazioni crea più di un grattacapo alla retroguardia nerazzurra. Negli ultimi minuti di gioco le squandre accusano un po’ di stanchezza con tanti errori da una parte e dall’altra. Quando il match volgeva al termine arriva però il vantaggio del Real. Il subentrato Camavinga riesce a mettere in mezzo una palla morbida per Rodrygo che da pochi metri batte Handanovic.
Nonostante l’ottima prestazione, soprattutto nella prima frazione, i nerazzurri sono costretti ad arrendersi ed iniziano con una sconfitta questa edizione di Champions League. Arriva una sorpresa, invece, dall’altro match di questo girone D disputatosi tra Sheriff e lo Shakhtar Doneskt di De Zerbi. I padroni di casa sono riusciti sorprendentemente a imporsi per 2-0 grazie alle reti di Traorè e Yansane con gli ucraini autori di una prestazione disastrosa. Cambiano le gerarchie, dunque, in questo girone, con i moldavi che si candidano ad essere più che una comparsa in questa edizione di Champions League.
Nella splendida cornice di Anfield arriva il debutto in questa edizione di Champions League per il Milan di Pioli contro il Liverpool di Klopp. Inizio tutto a tinte rosse nella prima frazione, con i reds che in più occasioni si rendono pericolosi. Al 9′ arriva il meritato vantaggio per i padroni di casa con una sfortunata autorete di Tomori che devia nella sua porta una conclusione di Alexander-Arnold. Dopo il vantaggio il Liverpool continua a spingere e qualche minuto dopo conquista un calcio di rigore per un tocco di braccio in area di Bennacer. Dal dischetto si presenta Salah che però si fa ipnotizzare da uno strepitoso Maignan, che tiene a galla i suoi.
Dopo il grande spavento i rossoneri cercano di entrare finalmente nel match, ma gli uomini di Klopp riescono a mantenere i ritmi molto elevati. La svolta del match, però, arriva nei minuti finali della prima frazione. Al 42′, infatti, Leao imbecca splendidamente Rebic in area che di piatto supera Alisson. Non passano neanche due minuti che il Milan addirittura raddoppia con una bella azione manovrata che porta Brahim Diaz a segnare a porta vuota dopo un salvataggio disperato di Robertson sulla linea. Contro ogni aspettativa i rossoneri riescono a concludere il primo tempo in vantaggio.
La ripresa inizia con gli stessi ritmi della prima frazione. Pronti via e Kjaer riesce a trovare di testa la rete, che viene giustamente annullata per fuorigioco. Nel capovolgimento di fronte, però, Salah triangola con Origi e a tu per tu con Maignan lo supera e sigla la rete del pareggio. Il Milan tenta di reagire alla rete subita, ma sono sempre gli uomini di Klopp a tenere il pallino del gioco in mano. Al 68′ i reds tornano con merito in vantaggio con una bellissima conclusione dal limite dell’area di Henderson che non lascia scampo al portiere rossonero. Nel finale di gara gli uomini di Pioli cercano timidamente di trovare il pareggio ma senza riuscirci, e sono costretti ad uscire sconfitti ma comunque a testa alta.
Finisce in parità, invece, l’altro match in programma nel girone B tra Atletico Madrid e Porto. Poche emozioni al Wanda Metropolitano con le due compagini che preferiscono non farsi male e si accontentano di un punto a testa.
Girone A:
Brugge – Psg 1-1 / Manchester City – Lipsia 6-3
Girone C
Sporting Lisbona – Ajax 1-5 / Besiktas – Borussia Dortmund 1-2
Girone E:
Barcellona – Bayern Monaco 0-3 / Dynamo Kiev – Benfica 0-0
Girone G:
Siviglia – Salisburgo 1-1 / Lille – Wolfsburg 0-0
Carlo Marino
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Nato a Catania nel 1997 si avvicina al mondo del giornalismo nel 2015 anno in cui, dopo aver conseguito il diploma scientifico, inizia a collaborare con la testata giornalistica online NewSicilia. Parallelamente a questa passione, che gli ha permesso di iscriversi nel 2019 all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti, ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania, laureandosi nel 2021. Da sempre amante dello sport e, nello specifico, del calcio, dopo aver tentato vanamente di praticarlo capisce che forse sarebbe stato meglio limitarsi a scriverci su. Dal 2018 sposa il progetto di Voci di Città curando dapprima la rubrica sul Fantacalcio e, attualmente, quella sulla Serie A. Il suo motto? «La giornata più sprecata della nostra vita è quella in cui non abbiamo riso»