Passiamo tutti sempre più tempo su internet e, anche se non più bloccati a casa dai lockdown, certamente questa tendenza non sembra destinata a invertirsi presto. Per lavoro o per imparare cose nuove, per rimanere in contatto con famiglia e amici o per fare shopping, ci rivolgiamo a piattaforme e siti web quotidianamente. Dietro a ogni sito e applicazione web c’è il lavoro del programmatore, che realizza, gestisce e mantiene in sicurezza le piattaforme online. Si tratta di una professione stimolante e certamente molto richiesta, che offre alcuni vantaggi da non sottovalutare: scopriamoli insieme.
Lavorando principalmente al computer, il programmatore può svolgere le sue mansioni da qualsiasi luogo, a patto di avere accesso a un dispositivo adeguato. Questo permette quindi di usufruire dei vantaggi di smart working presso un’azienda, oppure di prendere in carico diversi progetti come freelance. Non c’è quindi bisogno di recarsi in ufficio quotidianamente, con tutti i benefici che questo comporta in termini economici, di tempo e di stress.
È poi generalmente possibile decidere con molta libertà il proprio orario di lavoro, senza essere legati ai classici orari di ufficio. L’importante è riuscire a gestire il proprio tempo in modo ottimale per rispettare scadenze e finire i progetti senza ritardi.
La laurea in Informatica è solamente una delle opzioni per chi voglia studiare da web developer, ed esistono altre strade che non richiedono un investimento di tempo altrettanto importante. Chi si chieda come fare a diventare programmatore può trovare la soluzione nei bootcamp di coding intensivi come quello di aulab, che invece di tre anni richiedono solo tre mesi per preparare a questa carriera, insegnando linguaggi, strumenti e metodologie di lavoro. Questa è una scelta ideale per chi voglia trovare un impiego in tempi brevi, senza passare per l’università. Chi invece sia per ora soltanto incuriosito da questa professione può farsi un’idea testando una delle tante risorse gratuite disponibili online, ottime per capire se la programmazione sia la strada giusta per le proprie esigenze.
Come abbiamo accennato, in questo momento la richiesta di programmatori preparati non manca di certo. Dopo essersi formati non è quindi difficile trovare lavoro, sia come impiegati in un’azienda che come freelance.
Si possono inoltre aumentare ancora di più le proprie opportunità scegliendo una specializzazione e diventando un esperto in un’area della programmazione. Questo può voler dire dedicarsi al frontend e creare la parte di sito con cui interagisce l’utente, oppure al backend per gestire il lato server. Un’opzione remunerativa è dedicarsi a entrambi i lati utente e server, come programmatore full stack. Ci si può anche specializzare in base a uno o più linguaggi: tra quelli più richiesti al momento citiamo Javascript, Python e Java.
In generale, il lavoro di programmazione si può svolgere in modo relativamente indipendente, passando ore per conto proprio scrivendo codice, effettuando il debugging o implementando aggiornamenti. Questo non vuol dire, però, che sia per forza un mestiere solitario: è infatti importante comunicare con i propri clienti, coordinarsi con altri reparti dell’azienda durante le fasi di un progetto, oppure collaborare con altri programmatori per realizzare servizi web più complessi. In molti casi, quindi, all’autonomia si affiancano momenti di lavoro di squadra. Non si corre quindi il rischio di sentirsi isolati a causa dello smart working.
Per i web developer è inoltre fondamentale continuare ad aggiornare le proprie competenze, e questo si può fare partecipando a community specializzate online oppure a eventi di settore. La collaborazione e lo scambio con i colleghi arricchisce di nuove esperienze e conoscenze, oltre a evitare ai programmatori di sentirsi soli nel proprio lavoro.
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