Nell’ultima giornata del gruppo F dei Mondiali, tre delle quattro squadre che scenderanno in campo quest’oggi hanno ancora un obiettivo da raggiungere. Il Belgio (3 punti) affronta la Croazia, prima a quota 4 punti a pari merito col Marocco, impegnato col già eliminato Canada. I Diavoli Rossi sono chiamati a vincere: un pareggio, infatti, non basterebbe loro nemmeno in caso di sconfitta del Marocco col Canada. I croati, dal canto loro, hanno a disposizione due risultati su tre per passare il turno, ma potrebbero passare anche in caso di ko, se il Canada dovesse battere il Marocco. Gli africani, tra le rivelazioni del Mondiale sin qui, hanno numerose combinazioni a disposizione per qualificarsi agli ottavi: con una vittoria, però, si garantirebbero un posto nella fase a eliminazione diretta a prescindere da quanto accadrà tra Croazia e Belgio.
Il già eliminato Canada, seconda squadra ad abbandonare il torneo dopo il Qatar padrone di casa, chiude il suo secondo Mondiale contro il Marocco all’Al Thumama Stadium di Doha. Dopo appena quattro minuti di gioco, Borjan commette un grave errore e Ziyech ne approfitta, realizzando il gol del vantaggio da fuori area. La reazione canadese non sortisce gli effetti sperati e al 23’ il Marocco colpisce nuovamente, stavolta con En-Nesyri. L’attaccante del Siviglia sfrutta al meglio il suggerimento di Hakimi e segna il suo secondo gol in carriera ai Mondiali, dopo quello messo a segno nel 2-2 con la Spagna quattro anni fa in Russia. En-Nesyri risulta così il primo giocatore della storia del Marocco a riuscire nell’impresa di segnare in più di un’edizione della Coppa del mondo. Al 33’ ci prova anche Sabiri da ottima posizione, ma Vitória si oppone al tentativo del centrocampista della Sampdoria. Nel finale del primo tempo, il Canada riapre il match: su un cross di Adekugbe dalla sinistra, Aguerd infila maldestramente nella propria porta il pallone dell’1-2. È il secondo gol nella storia del Canada ai Mondiali (entrambi arrivati nel corso di quest’edizione).
Nel secondo tempo, Alphonso Davies, già a segno contro la Croazia, prova a ripetersi poco prima dell’ora di gioco: il suo tentativo al volo, però, non inquadra lo specchio della porta di Bounou. Il Canada prova a prendere in mano le redini del gioco, con l’obiettivo di salutare il Mondiale con uno storico punto (nelle precedenti cinque gare disputate nella Coppa del mondo, infatti, i Canucks hanno sempre perso). Il Marocco, dal canto suo, difende l’esiguo margine di vantaggio e non si espone a possibili ripartenze degli avversari. A circa 20’ dal fischio finale, capitan Hutchinson va vicinissimo al gol del pareggio. Il colpo di testa del leader all-time per presenze con la maglia del Canada (101 apparizioni dal 2003 ad oggi per il centrocampista 39enne in forza al Beşiktaş), però, va a sbattere sulla traversa e poi sulla linea di porta. Nonostante lo spavento, il Marocco centra la seconda vittoria di fila e chiude il gruppo F in testa, qualificandosi agli ottavi. Il Canada, invece, saluta il Qatar facendo soltanto leggermente meglio della sua prima partecipazione ai Mondiali (0 punti e 0 gol fatti a Messico ‘86, 0 punti e 2 reti segnate a Qatar 2022).
All’Ahmad bin Ali Stadium di Doha, Belgio e Croazia si ritrovano faccia a faccia in un match che vale la qualificazione agli ottavi. All’appuntamento si presentano senz’altro meglio i croati, reduci dal largo e convincente successo ai danni del Canada, mentre i belgi hanno un piede fuori dal Mondiale dopo il sorprendente ko ad opera del Marocco. Dopo appena un minuto, Perišić sfiora la rete del vantaggio con un gran destro che termina di poco sul fondo. Al 15’, la Croazia si vede negare un possibile calcio di rigore per fuorigioco e il Belgio può tirare un sospiro di sollievo. Nel finale della prima frazione di gioco, i Diavoli Rossi provano a colpire in contropiede, ma Perišić si rende utile anche in fase difensiva e ferma Trossard, evitando un possibile pericolo per la retroguardia croata.
Nella ripresa, Lukaku prende il posto di Mertens e prova subito a rendersi pericoloso, ma il suo colpo di testa è debole e non può impensierire Livaković. Risponde subito la Croazia, con un gran destro di Kovacić che chiama in causa Courtois: il portiere belga – che taglia il traguardo delle 100 presenze in Nazionale (settimo di sempre, dietro Vertonghen, Witsel, Alderweireld, Hazard, Mertens e Lukaku) – devia in corner. L’estremo difensore del Real Madrid, fresco di Premio Yashin, salva i suoi anche sui tentativi di Brozović e Modrić, tenendo aperto il discorso qualificazione. All’ora di gioco, Lukaku ha due occasioni d’oro per portare in vantaggio i suoi, ma le spreca entrambe: prima colpisce il palo col destro a porta vuota, poi, sempre a porta sguarnita, deposita sul fondo di testa (in quest’ultimo caso, però, probabilmente De Bruyne non era riuscito a tenere in campo il pallone prima di crossarlo). Al 68’, ci riprova Modrić, che da pochi passi non riesce a battere Courtois con un tentativo elegante ma non sufficientemente potente. Martínez prova a scuotere i suoi, gettando nella mischia anche Doku e Tielemans (doppio cambio al 72’, escono rispettivamente Carrasco e Dendoncker). Nel finale entra in campo anche Hazard e il Belgio si sbilancia ulteriormente a caccia del gol qualificazione, ma il risultato non si schioda dallo 0-0. Il Belgio esce ai gironi dei Mondiali per la prima volta dal 1998, la Croazia stacca il pass per gli ottavi.
Dennis Izzo
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