Nell’undicesima giornata di Premier League, termina la lunga striscia di imbattibilità del Liverpool, che spreca la chance di portarsi a -1 dal primo posto. I Reds, infatti, cadono sul campo del West Ham, perdendo per la prima volta dopo sedici risultati utili consecutivi tra Premier e coppe, venticinque considerando anche la scorsa stagione, con gli uomini di Klopp che non perdevano in campionato dallo scorso 4 marzo (ko per 1-0 col Chelsea ad Anfield).
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Al rocambolesco autogol di Alisson in avvio di gara risponde un gran calcio di punizione di Trent Alexander-Arnold a fine primo tempo, con gli Hammers che nella ripresa si riportano avanti e archiviano la pratica nel giro di pochi minuti, grazie alle reti di Fornals e Zouma. Il gol di Origi a pochi istanti dal termine rende più elettrizzante il finale di gara, ma non basta a evitare la sconfitta ai Reds, scavalcati in classifica proprio dal West Ham, che aggancia il Manchester City al secondo posto a quota 23 punti.
Accorcia il distacco dalla vetta della classifica anche l’Arsenal, che supera di misura il Watford di Claudio Ranieri all’Emirates (decisivo un gol di Smith-Rowe) e fa registrare il decimo risultato utile consecutivo tra Premier League e Coppa di Lega. Dal pesante ko sul campo del Manchester City, risalente allo scorso 28 agosto, i Gunners hanno vinto sei delle successive otto gare di campionato (due i pareggi) e sono attualmente quinti con 20 punti, soltanto sei in meno rispetto al Chelsea capolista.
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I Blues si fanno fermare sull’1-1 dal Burnley a Stamford Bridge, non sfruttando un’importante occasione per aumentare il margine di vantaggio sulle rivali. Havertz apre le marcature poco dopo la mezz’ora di gioco, battendo Pope di testa su gran cross dalla destra di James, ma nella ripresa i padroni di casa non riescono a infliggere al Burnley il colpo del ko e si fanno raggiungere da Vydra a 10’ dal termine. Punti pesantissimo per i Clarets, che hanno perso soltanto una delle ultime sei partite in Premier.
Successo importante in ottica salvezza anche per il fanalino di coda Norwich, che interrompe una striscia di venti partite senza vincere in campionato e ritrova una vittoria che in Premier mancava addirittura dal 28 febbraio 2020. I Canaries si impongono per 2-1 in casa di un Brentford che dopo l’ottimo avvio di stagione (12 punti nelle prime sette giornate) ha raccolto ben quattro sconfitte consecutive.
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A propiziare il 2-1 finale in favore degli ospiti sono le reti di Normann al 6’ e Pukki, su rigore, al 29’, col gol di Henry al 60’ che rende meno amaro il ko per le Bees. I tre punti non bastano a Daniel Farke per salvare la propria panchina, col tecnico tedesco esonerato dal Norwich dopo quattro anni proprio poco dopo il match.
L’unica squadra a non aver ancora vinto una partita in quest’avvio di stagione, dunque, è il Newcastle, a secco di vittorie in Premier League dallo scorso 23 maggio. I Magpies, infatti, non vanno oltre l’1-1 sul campo del Brighton, con Hayden che al 66’ risponde al vantaggio di Trossard, a segno su rigore al 24’, evitando quantomeno la sconfitta ai suoi. Dopo la sosta, sarà Eddie Howe a prendere il posto del traghettatore Graeme Jones, a sua volta subentrato a Steve Bruce.
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All’ex allenatore del Bournemouth spetterà il compito di condurre l’ambizioso Newcastle alla permanenza in Premier League. Cambia guida tecnica anche l’Aston Villa, che licenzia il tecnico Dean Smith dopo la sconfitta riportata in casa del Southampton (1-0, a segno Armstrong al 3’), la quinta consecutiva, con i Villans sprofondati in zona retrocessione.
Si avvicina ai piani alti della classifica, invece, il sorprendente Crystal Palace di Patrick Vieira, che supera per 2-0 il Wolverhampton tra le mura amiche grazie alle reti di Zaha al 61’ e Gallagher al 78’. Sesto risultato utile consecutivo per le Eagles, che agganciano il Leicester, fermato sull’1-1 a Elland Road dal Leeds di Bielsa: succede tutto nel giro di due minuti, con Raphinha che apre le marcature al 26’ per i padroni di casa e Harvey Barnes che riporta il risultato in equilibrio al 28’.
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Da segnalare anche il ritorno in Premier League di Antonio Conte, che debutta in campionato sulla panchina del Tottenham, non andando oltre lo 0-0 in casa dell’Everton di Rafa Benítez. Torna a perdere il Manchester United, che proprio contro il Tottenham una settimana fa sembrava essersi ritrovato. I Red Devils offrono un’altra prova incolore, peraltro in un match fondamentale, non solo per la classifica, ossia il derby col City, incassando un pesante 2-0 interno che fa sprofondare gli uomini di Solskjær a -9 dalla vetta e a -6 dai Citizens.
A questi ultimi bastano un’autorete di Bailly e una zampata di Bernardo Silva, che coglie impreparati Shaw e De Gea, per archiviare la pratica tra l’inizio e la fine del primo tempo e riavvicinarsi al primo posto. La Premier League tornerà in campo dopo la sosta per le Nazionali, nel weekend del 20 e 21 novembre.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Premier League
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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