A poche ore dalla comunicazione ufficiale dei quintetti che si affronteranno all’All-Star Game e a poche settimane dall’evento che si terrà in quel di Charlotte, la regular season NBA non si ferma e offre un’altra settimana di spettacolo ed emozioni. Altri sette giorni all’insegna di sfide cruciali in ottica playoff, anche perché la seconda parte della regular season, quella decisiva, è ormai entrata nel vivo e i margini di errore si riducono sempre di più per le squadre che puntano a guadagnare un posto tra le prime otto a Ovest e a Est per puntare all’anello. Ecco le cinque sfide da non perdere questa settimana.
Preparing for another week on the road#GoSpursGo pic.twitter.com/Ys3wldcj1b
— San Antonio Spurs (@spurs) January 21, 2019
SIXERS – SPURS – La settimana targata NBA si apre con un duello a dir poco intrigante, con i Philadelphia Sixers da un lato e i San Antonio Spurs dall’altro. I primi stanno disputando un’ottima stagione, mostrando evidenti progressi rispetto all’anno scorso, anche e soprattutto grazie all’innesto di Jimmy Butler dai Minnesota Timberwolves. Nonostante le partenze di due dei migliori 3-and-D della squadra, Robert Covington e Dario Šarić, ceduti ai Lupi in cambio del sopracitato Butler, infatti, la squadra di Brett Brown è attualmente quarta a Est (31-17) e può ancora puntare al primato in classifica.
Dall’altro lato, però, gli Speroni di certo non andranno a Philadelphia a fare la passerella. Considerati a lungo sul viale del tramonto e inadatti per competere dopo più di vent’anni di dominio, gli uomini di Gregg Popovich hanno smentito i loro detrattori anche quest’anno, riuscendo a issarsi in zona playoff dopo un avvio stagionale tutt’altro che incoraggiante. Sesti a Ovest con 27 vittorie e 21 sconfitte, gli Spurs puntano dunque a centrare la qualificazione ai playoff e sembrano avere tutte le carte in regola per riuscire nel loro intento.
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JAZZ – NUGGETS – Altra squadra che vuole tornare a tutti i costi ai playoff è Utah, ma Denver non è affatto da meno. Le due franchigie hanno iniziato all’opposto la stagione attualmente in corso, con i Nuggets che sin da subito hanno stupito, occupando a lungo anche il primo posto nella Western Conference, e i Jazz che hanno deluso e non poco le aspettative. Come già avvenuto lo scorso anno, però, questi ultimi si sono ripresi in quest’inizio di parte conclusiva della regular season, tornando in zona playoff (settimo posto con 26-22).
Per entrambe, dunque, si tratta di una partita a dir poco fondamentale: se gli uomini di Michael Malone, secondi con ben 31 vittorie e 14 sconfitte, rimarrebbero secondi anche in caso di ko, quelli di Quin Snyder non possono sbagliare, sia perché avranno dalla loro parte i tifosi, sia perché nella loro situazione basta una sconfitta per cambiare radicalmente la posizione in classifica. Chi si aggiudicherà la sfida tra una delle più grandi sorprese e una delle più grandi delusioni?
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THUNDER – PELICANS – Nella notte tra giovedì e venerdì, un’altra squadra che in questa stagione sta facendo piuttosto bene dopo un inizio pessimo, Oklahoma, se la vedrà con una delle delusioni più grandi e clamorose, i New Orleans Pelicans. Questi ultimi, guidati da Anthony Davis (attualmente out per infortunio), hanno ancora un record negativo (22-25) e sarebbero virtualmente fuori dai playoff, nonostante l’apporto di giocatori del calibro di Holiday, Randle e Mirotić a supportare The Brow.
I Thunder, invece, sono terzi a Ovest (29-18) e sembrano lontani parenti della squadra che lo scorso anno visse enormi difficoltà dall’inizio alla fine della stagione. Merito anche e soprattutto dello straordinario rendimento di Paul George, che sta vivendo con ogni probabilità la stagione migliore della sua carriera, e di un Russell Westbrook meno individualista e più capace di mettersi al servizio della squadra per raggiungere un obiettivo comune. OKC può spaventare i Warriors e i Rockets? Ancora troppo presto per dirlo, anche se la strada è innegabilmente quella giusta.
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ROCKETS – RAPTORS – Houston, dal canto suo, paga la pessima prima parte di stagione, con l’11-14 maturato tra ottobre e inizio dicembre che ancora pesa sulla classifica dei Razzi. Questi ultimi si sono rialzati poco più di un mese fa, raccogliendo 15 vittorie e appena 6 sconfitte nelle successive 21 gare, grazie anche e soprattutto alle prestazioni disumane di James Harden, che sta viaggiando a 35.7 punti di media e che ha recentemente stabilito il record di gare consecutive con almeno 30 punti a referto (20, nessuno come lui dal 1976 ad oggi).
I Rockets fronteggeranno i Raptors, una delle migliori squadre della lega, e dovrebbero riavere a disposizione Chris Paul per il big match (ancora out per un bel po’, invece, Clint Capela). Toronto sta dominando la Eastern Conference e si gioca il primo posto con i Milwaukee Bucks. Non soltanto Kawhi Leonard a fare la differenza per i canadesi, ma anche e soprattutto un gruppo solido e coeso che dà garanzie anche quando l’ex Spurs non gioca, cosa che avviene piuttosto frequentemente. Chi la spunterà?
10 threes and 44 points
on only 8 dribbles.@KlayThompson had himself a night❗️ pic.twitter.com/X7myLXUHhv
— Golden State Warriors (@warriors) January 22, 2019
CELTICS – WARRIORS – Per finire in bellezza la settimana di NBA, il weekend riserva quella che potrebbe essere una delle possibili Finals 2019, con i Boston Celtics che ospitano i Golden State Warriors campioni in carica al TD Garden. Occasione importante per i biancoverdi guidati da Brad Stevens, che devono dimostrare di essere in grado di dire la loro contro le altre contender e, soprattutto, dare uno scossone alla stagione e alla classifica. Con Kyrie Irving che sta tornando a esprimersi a livelli celestiali, i Celtics sentono di poter impensierire qualsiasi squadra.
I Warriors, dal canto loro, hanno da poco ritrovato DeMarcus Cousins, l’ultimo All-Star di un quintetto composto da cinque fuoriclasse: Curry, Thompson, Durant, Green e, appunto, l’ex New Orleans Pelicans, che va a risolvere forse l’unico problema di Golden State, colmando il vuoto sotto canestro (prima di lui, infatti, c’erano Pachulia e McGee a dividersi il parquet nello spot di centro). Con lui in squadra, gli uomini di Steve Kerr sembrano imbattibili, ma i titoli vanno prima di tutto vinti, e chi meglio dei Warriors può saperlo?
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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