Anche quest’anno il Christmas day NBA, ha regalato grande spettacolo ai fans che hanno potuto godere di 5 partite davvero emozionanti. Giorno di Natale nefasto per LeBron James che ha trascinato si i suoi compagni per 20 minuti nella partita di cartello contro i Golden State Warriors, ma si è dovuto fermare a causa di un infortunio all’inguine che probabilmente lo terrà fuori per un paio di gare. Comunque i Los Angeles Lakers si sono imposti con un roboante 127-101 alla Oracle Arena, su dei Warriors apparsi spenti non per la prima volta in stagione (campanello d’allarme).
And may all your Christmases be Purple and Gold.@ivicazubac: 18 pts, 11 reb@RajonRondo: 15 pts, 10 ast#LakeShow by 2️⃣6️⃣ pic.twitter.com/g0M9KAruYy
— Los Angeles Lakers (@Lakers) December 26, 2018
Giorno di Natale e, in generale, periodo felice per James Harden e gli Houston Rockets. Nelle ultime 10 partite i ragazzi di coach Mike D’Antoni hanno un record di 9-1, agevolati anche dal calendario che li ha visti giocare 7 volte in casa. Il faro della squadra Texana è, come al solito, il già citato Harden. Il numero 13 sta giocando forse il miglior basket della carriera, imponendo il suo ritmo agli avversari che non riescono a prendergli le misure. Non puoi lasciare mezzo metro che ti punisce da dietro l’arco, non puoi stare troppo vicino perché attacca il ferro e sai già che andrà sulla sua mano sinistra: pur sapendolo non riesci a marcarlo e prendi due punti commettendo anche fallo, il più delle volte. Il Barba ha una media di 33 punti a partita, addirittura superiore a quella della passata stagione dove ha vinto il premio di MVP della regular season NBA.
39.4 sono i punti di media nelle ultime 10 partite. Il prodotto di Arizona State è il migliore nella lega a procurarsi i tiri liberi; sono 10,6 quelli che in media tira a partita, con una percentuale di realizzazione del 85,4%. Houston è lì, al quinto posto della Western Conference, a pochi passi dalle prime posizioni, lo deve ad Harden, ad un sistema di gioco ritrovato e anche a delle avversarie che non riescono a essere costanti.
Le cose non si mettono bene, invece, in casa Washington Wizards. Se la stagione non è cominciata nel migliore dei modi per la franchigia, è molto probabile che finisca peggio. John Wall salterà tutto il resto della stagione: la stella dei Wizards si opererà al tallone sinistro e starà fuori circa 8 mesi. La squadra non è mai riuscita ad ingranare ed annaspa nelle zone basse della Eastern Conference, quando invece era tra le principali candidate a un posto playoff.
Ending 2018 with a W.
Ariza 24p-9a-7r
Bryant 21p-10r
Satoransky 20p-6a
Beal 19p #WizHornets | #DCFamily pic.twitter.com/LT9qRwYM4B— Washington Wizards (@WashWizards) December 30, 2018
In aggiunta i problemi di Dwight Howard, fuori dal campo, anche perché dentro, da diverse stagioni, sembra ormai lontano dal giocatore apprezzato ad Orlando. Si può dare già per spacciata la squadra della capitale? No, mai dire mai, ma si può affermare che fin qui è la delusione più grande dell’NBA 2018-2019.
Dario Consoli
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