Il MotorLand di Aragón si appresta ad essere la 13ª tappa del mondiale MotoGP. Come ogni weekend, non mancano le novità.
Cancellato il GP argentino di Termas de Río Hondo. Definitivo, dunque, il calendario: saranno 18 gli appuntamenti totali. Un mondiale che sa di europeo: le uniche gare fuori dal Vecchio Continente sono state le due tappe in Qatar e Il GP degli Stati Uniti (che avrà luogo il 3 ottobre ad Austin, in Texas).
Debutta nel circuito di casa il buon Maverick Viñales, alla sua prima uscita ufficiale con Aprilia dopo aver rescisso consensualmente con Yamaha. Lo spagnolo pare abbia ancora bisogno di tempo per adattarsi alla moto.
Curiosità tecnica: Maverick ha chiesto sin da subito la “copia” della moto del compagno Aleix Espargaró, modificando solamente l’altezza dei pedalini per questione di comodità. Risultato? Il nuovo arrivato scatta dalla 19ª casella, Aleix dalla 6ª.
In casa Yamaha ultimo giro di boa per Crutchlow e Dixon: al termine del GP di Aragón faranno posto al rientrante Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso. Il rinomato marchio giapponese punta tutto sugli italiani a partire da Misano.
In quel di Aragón Ducati piazza una bella doppietta: Pecco Bagnaia sigla il record della pista sottraendolo a Marc Márquez, detentore dal 2015. È dunque l’italiano il poleman, seguito dal compagno Jack Miller. Alle spalle delle due rosse si piazza il leader del mondiale Fabio Quartararo.
Apre la seconda fila proprio Marc Márquez, nonostante le copiose cadute durante le prove libere. Non è ancora l’alieno che tutti conoscevamo, ma in un circuito a lui congeniale riesce a presenziare tra i migliori tempi. Subito dietro, invece, il connazionale Jorge Martín su Pramac; rookie dalle grandi aspettative che continua a stupire per il suo talento.
In griglia spicca la differenza tra le due Suzuki: Mir 7°, Rins 20°. Problemi nell’interpretazione del circuito o Suzuki ha riservato loro diversi trattamenti?
Molto bene anche Enea Bastianini: per la prima volta, nella sua carriera MotoGP, accede per direttissima al Q2 aggiudicandosi la 9ª casella.
Chiudono lo schieramento di partenza le M1 Petronas di Rossi e Dixon.
Le gare della domenica mattina partono alla grande: Dennis Foggia primeggia in Moto3. Il pilota romano classe ‘01 approfitta della caduta di Pedro Acosta e riduce il margine nella classifica mondiale. In Moto2, come di consuetudine ormai, arriva la 5ª doppietta del team RedBull KTM Ajo. Raúl Fernandez vola in solitaria e guadagna 5 punti sul compagno di squadra Remy Gardner. Cinque, come le gare che mancano alla fine del campionato: il mondiale è aperto.
Saliamo di cilindrata, è il turno della MotoGP: cominciano i 23 giri di Aragón.
Ottima la partenza di Marc Márquez: lo spagnolo guadagna la seconda posizione, mettendosi all’inseguimento dell’impeccabile Pecco Bagnaia. Sorte avversa per il fratello Alex, il quale cade dopo poche curve con la sua Honda. Il fato riserva lo stesso trattamento a Dixon: il britannico perde la moto nella ghiaia dopo poco più di un giro.
Aprilia si conferma la novità del 2021: Aleix Espargaró parte bene, compie un paio di sorpassi e si porta a ridosso della zona podio.
Prima parte di gara da dimenticare per Fabio Quartararo: il transalpino su M1 perde sei posizioni rispetto allo schieramento di partenza. Passo falso del leader del mondiale?
Nel prosieguo della gara, prendono margine Bagnaia e Márquez. Alle loro spalle, a debita distanza, il terzetto formato da: Miller, Aleix Espargaró e Mir. Sorpassi e contro-sorpassi tra di loro, con l’australiano della Ducati che compie qualche sbavatura di troppo.
Al giro 14, ai margini della top 10, danno spettacolo Bastianini, Nakagami e Quartararo: una serie di sorpassi pirotecnici fa esaltare i tifosi. Il francese della Yamaha ha la meglio sui due.
Seconda metà di gara piuttosto stabile, nessun tentativo di sorpasso, Márquez studia la Desmosedici di Bagnaia per tentare un attacco negli ultimi giri.
Attacco che avviene a tre giri dal termine, ma Bagnaia rende subito il sorpasso rimettendo le ruote avanti. Bagarre interminabile tra i due, al cardiopalma. Un continuo sorpassare ed incrociare, un confronto che ricorda quelli tra Márquez e Andrea Dovizioso.
Probabilmente il confronto più bello dell’anno, deciso da un lungo di Márquez dopo un disperato tentativo nel settore finale. Pecco Bagnaia c’è, taglia il traguardo per primo e vince la sua prima gara in classe regina. E che gara. Aragón 2021 entra di diritto negli annali della MotoGP.
Chiude il podio l’iridato Joan Mir, mettendosi alle spalle l’Aprilia di Aleix Espargaró e la Ducati di Jack Miller. Miglior risultato in MotoGP per Enea Bastianini: chiude sesto.
Fabio Quartararo termina in 8ª posizione, in un weekend difficile, permettendo ai suoi inseguitori di ridurre il margine in classifica.
I primi 15 classificati:
Luca Lazzaro
Fonte foto: Ducati
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