L’Italia torna al Smart Araneta Coliseum di Quezon City, la città più grande dell’area metropolitana di Manila, per affrontare i padroni di casa delle Filippine – sconfitti in entrambe le prime due gare (87-81 con la Repubblica Dominicana e 80-70 con l’Angola) – nella terza ed ultima giornata della prima fase a gironi dei Mondiali FIBA 2023. Dopo il sofferto successo con l’Angola all’esordio (81-67 maturato al termine di una partita molto combattuta nei primi tre quarti) e il ko per 87-82 con la Repubblica Dominicana, l’Italbasket ha l’obbligo di vincere per qualificarsi alla seconda fase a gruppi.
I caraibici hanno conquistato il primo posto nel gruppo A della prima fase a gruppi dei Mondiali, infilando la terza vittoria in altrettante giornate, e rendendo la sfida tra Italia e Filippine uno spareggio per il secondo posto. In avvio di gara, gli azzurri toccano il +5 (10-5), massimo vantaggio di un primo quarto in cui i padroni di casa piazzano un parziale di 13-6 (da 12-8 per l’Italia a 21-18 per le Filippine) che permette loro di chiudere il primo periodo avanti di tre lunghezze (23-20). Nel secondo quarto, l’Italia si riscatta e ritrova tante certezze apparentemente smarrite in difesa. Due triple di capitan Datome e Ricci riportano avanti i ragazzi di Pozzecco (28-26), quindi Fontecchio va a bersaglio da dietro l’arco per il +6 (35-29).
Il giocatore degli Utah Jazz segna ben 14 punti nel primo tempo, coadiuvato da Tonut (9 punti con un ottimo 4/5 dal campo) e Spissu (7 punti con 2/3 dalla lunga distanza). I canestri dei tre e la ritrovata solidità difensiva consentono all’Italia di toccare anche la doppia cifra di vantaggio e di andare alla pausa lunga sul +9 (48-39). Nel terzo quarto, le Filippine provano ad tornare a contatto (-5), ma in men che non si dica l’Italia ritrova la doppia cifra di vantaggio (+11), con Tonut che con uno splendido reverse firma il 54-43. Poco più tardi, Spissu sale in cattedra e risponde alla tripla del -7 di Ramos, andando prima a segno da dietro l’arco per il 59-49 e servendo poi a Melli l’assist per la schiacciata del +12 (61-49). A 5’ dal termine del terzo periodo, Pajola infila la sua prima tripla, permettendo agli azzurri di toccare il massimo vantaggio della gara (+15). Il giocatore della Virtus Bologna si ripete poco più tardi, segnando nuovamente da dietro l’arco e permettendo ai suoi di chiudere il terzo periodo sul +13 (73-60).
Nel corso del quarto quarto, una tripla di Spissu fa volare l’Italia sul +18 (78-60), ma alcune disattenzioni di troppo e sanguinose palle perse permettono ai padroni di casa delle Filippine di piazzare un parziale di 10-0 che accorcia lo svantaggio da 17 punti a poco più di 3’ dal termine (88-71 dopo la tripla di Ricci) a 7 punti a poco meno di due minuti dal suono della sirena. Nonostante ciò, l’Italbasket riesce a portare a casa una vittoria fondamentale, imponendosi per 90-83 e volando alla seconda fase a gruppi dei Mondiali, dove affronterà Serbia e una tra Portorico e Sud Sudan.
Ai padroni di casa delle Filippine non bastano i 23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di Jordan Clarkson e i 14 punti di Dwight Ramos per evitare la terza sconfitta in altrettante giornate in questi Mondiali, mentre tra le file dell’Italia spiccano le prestazioni di Pippo Ricci e Alessandro Pajola in uscita dalla panchina (14 punti con 4/6 da tre per il primo, 11 punti, 4 rimbalzi e 4 assist con 3/4 al tiro per il secondo). Molto bene anche Spissu, autore di 14 punti, 4 rimbalzi, 9 assist e 2 recuperi col 57% da dietro l’arco (4/7), e un ispiratissimo Tonut (13 punti con 6/7 dal campo). Fontecchio, dal canto suo, è nuovamente il miglior marcatore degli azzurri con 18 punti, ma tira con appena il 29% dal campo (5/17) e il 27% da tre (3/11).
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Italbasket
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”