Matteo Berrettini batte, 3 set a 1, il polacco Hubert Hurkacz e vola in finale a Wimbledon, dove aspetterà il vincente della seconda semifinale tra Novak Djokovic e Denis Shapovalov.
Il tennista romano, protagonista di una partita dominata dall’inizio alla fine (6-3; 6-0; 6-7; 6-4), scrive così un’importante pagina di storia del tennis italiano, diventando il primo “azzurro” di sempre a raggiungere questo traguardo. Il sesto di tutti i tempi, a giocarsi una finale del Grand Slam.
Dopo aver dominato i primi due e gran parte del terzo set, Berrettini, ha avuto un solo passaggio a vuoto: nel tie-break del terzo parziale, che lo ha costretto a giocare un set in più. Bravo a rimanere lucido, nel quarto set, ha continuato a dominare il gioco, con il servizio e il dritto che l’hanno fatta da padrone.
Anche oggi, così come nel resto del torneo, i numeri con questi due fondamentali sono stati straordinari: ventidue ace e oltre colpi venti vincenti col suo colpo preferito.
L’italiano, sfruttando anche di un tabellone che gli ha offerto avversari alla portata, è sempre stato bravo a gestire la pressione e a mostrare un tennis di alta qualità. La sua striscia d’imbattibilità sull’erba (dopo la vittoria al Queen’s) continua e arriva a ben undici vittorie di fila su questa superficie. L’obiettivo adesso è arrivare a dodici.
Queste le parole del numero 9 della classifica ATP, al termine del match: “Non ho parole. Mi serviranno un paio d’ore per capire quello che è successo. Ho giocato una grande partita, forse non meritavo neanche di perdere il terzo set. Sono davvero felice di stare qui, in questo campo, con questo pubblico. Penso di non averlo mai sognato, perché è troppo anche per un sogno. Guarderò l’altra semifinale ma, chiunque sia l’avversario domenica, non smetterò di credere a un qualcosa di grande”.
E noi, caro Matteo, insieme a te non smetteremo di crederci. Goditi, per adesso, questo momento perché hai fatto la storia del nostro tennis ma ricorda: il finale deve ancora essere scritto.
Fonte foto: Wimbledon
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