Si conclude un GP del Bahrain senza fine con il solito esito: Lewis Hamilton sul gradino più alto del podio. Dallo spegnimento dei semafori alla bandiera a scacchi vince senza occasione di replica. Sul podio salgono Verstappen e Albon, che sfrutta il motore in fumo di Perez a 4 giri dalla fine. Ferrari inguardabili: l’anno scorso dominavano la prima fila, oggi Leclerc è 10, Vettel 13°. Ma la vera notizia di giornata è il miracolo di Grosjean: ha impattato a 240 Km/h salvandosi grazie alla cellula di sicurezza progettata da Dallara. Alla faccia di chi malediceva l’halo: non solo ha assorbito il colpo principale (risparmiando la testa di Romain), ma alzando il guard rail ha permesso al francese di uscire dall’incendio in poco tempo.
Hamilton parte bene, Bottas, come al solito, si fa risucchiare dai piloti dietro. Poi il fattaccio: Kvyat viene preso da Grosjean che va a muro con la vettura immersa tra le fiamme. Non si vedeva un incidente così da decenni, grazie anche alle nuove tecnologie ignifughe. Lo stesso Romain rimane lucido e grazie allo spazio creato in mezzo al guard rail dall’halo, con lucidità olimpica balza fuori in pochi secondi. L’immagine del pilota dentro la medical car è stata la più importante dell’intero week-end del Bahrain.
Si riparte un’ora e mezza dopo, con il solito Hamilton dominatore. Kvyat, stavolta colpevole, tocca stroll che in un batter d’occhio vede l’asfalto sopra la sua testa. A causa di questo cappotto il russo verrà penalizzato di 10 secondi. Safety car con Bottas che prova ad approfittarne per cambiare gomme, ma si rivelerà un’altra mossa poco fruttifera. Alla ripartenza le Ferrari sono 7° (Leclerc) e 15° (Vettel). Proprio il monegasco, dopo soli 3 giri dalla ripartenza, si fa infilare prima da Sainz, poi da Ricciardo e infine da Gasly. I tempi in cui volava e affrontava Hamilton corpo a corpo sono lontani (non per demeriti suoi). Vettel ancora peggio: testacoda e ultima piazza. Vinse qui in Bahrain nel 2018.
Verstappen, Perez e Albon seguono il 44, che non molla un centimetro. Dopo il valzer dei box (tra il giro 20 e il 30) gli occhi sono tutti puntati sul 33 di Red Bull: Verstappen prova ad arrivare in fondo, Hamilton invece è costretto a cambiare gomme. Poi al giro 35 l’olandese viene stranamente richiamato, ma i meccanici fanno un pasticcio e il pit-stop è troppo lento. Da stoccarda arrivano lettere di ringraziamento: il successivo pit di Hamilton è veloce e rientra con ben 4 secondi di vantaggio.
Allo stint finale questa la situazione: Hamilton, Verstappen, Perez, Albon, Gasly, Norris, Sainz, Leclerc, Ricciardo e Ocon. Vettel tristemente ultimo. Leclerc viene richiamato ai box al giro 41, regalando la zona punti a Bottas. Altro pit-stop per Verstappen a 10 giri dalla fine che prova un impensabile under cut che si trasforma in un nulla di fatto, dato che Hamilton non rientrerà più. Quando la situazione sembrava congelata arriva poi il colpo di scena finale: Perez, dopo aver condotto magistralmente la gara in terza posizione, vede fumo uscire dalla monoposto. La sentenza è straziante per il messicano: motore rotto. Albon ne approfitta, così come Leclerc che ritorna in zona punti.
Alla bandiera a scacchi esultano Hamilton, Verstappen e Albon, quest’ultimo al secondo podio in carriera. Le attenzioni rimangono comunque per il botto del primo giro con interviste e team radio finali dedicati tutti a Grosjean e alla sicurezza sulla Formula 1. In Bahrain il Dio dei motori ci ha messo una pezza.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»