Dopo oltre due decenni il Circus torna in Portogallo e il GP di Algarve ci regala un round a tratti emozionante. Avvincente, sicuramente, ma alla fine l’esito è sempre lo stesso: vince il solito Lewis Hamilton, pardon, il solito Lewis Hamilton domina e annichilisce gli altri. 92 le vittorie del campione inglese in F1, nessuno come lui. Ferrari che sembra aver fatto dei passi avanti finisce sempre troppo lontana sia dalle Mercedes sia dall’unica RebBull competitiva, ma in compenso sta davanti a quelle che, quest’anno, sono le dirette concorrenti.
Lewis Hamilton, 10 e lode: Non abbiamo più aggettivi. Piaccia o meno, è nella storia del motorsport. Disintegrato in pista e nel morale quello che sarebbe dovuto essere il suo unico avversario mondiale. Sarebbe piaciuto a tutti vedere un pilota all’altezza della situazione con una Mercedes al volante, ma anche Schumacher era nella stessa situazione. A proposito: ormai manca solo il settimo mondiale, ma sembra più una formalità.
Valtteri Bottas, 5: Troppo timido e troppo poco talento per competere con Lewis. A fine carriera per lui ci saranno solo i numeri, ma è stato davvero annichilito dall’inglese negli ultimi 4 anni.
Max Verstappen, 6.5: Copione già visto. Troppo lontano da Hamilton e Bottas davanti, troppo distante da Leclerc e gli altri dietro. Ogni GP così.
Charles Leclerc, 7: Forse ancora la Ferrari non ha il potenziale per rimanere stabilmente nelle prime posizioni. Qui viene fuori il talento del monegasco. Il 16 porta al limite la monoposto di Maranello ottenendo più di quanto valga la vettura stessa.
Pierre Gasly, 7.5: Il francese ha talento e velocità in AlphaTauri. Altra gara sontuosa condita da sorpassi e passo gara buono. Ci si interroga sul suo futuro: ancora a Faenza? Di nuovo in Red Bull? O sarà meglio cambiare aria?
Carlos Sainz, 6.5: Si ritrova a guidare il GP in maniera sorprendente. Forse nemmeno lui credeva ai suoi occhi quando non vedeva altro che asfalto davanti a sé. Poi subisce il ritorno ma è semplicemente vittima dei limiti della monoposto.
Sergio Perez, 7: Vittima incolpevole del contatto al via con Verstappen rimonta e fa una gran gara. Ottiene tanti punti e va bene così. Merita di rimanere ancora nel circus.
Esteban Ocon, 6: Buon GP il suo senza tante sbavature e con un buon ritmo. Stavolta davanti al compagno di squadra: come una vittoria per lui.
Daniel Ricciardo, 5.5. Poteva fare di più soprattutto al sabato quando compromette la sua Q3 con il botto sul finire della seconda sessione di qualifica. La gara è nella media, sufficiente, il mezzo punto è decurtato solo per il giorno prima.
Sebastian Vettel, 7: Arrivata pubblicamente la resa ufficiale nei confronti di Charles durante il weekend. Lelcerc farà un altro mestiere ma lui non è certamente un brocco. Vivrà gli ultimi appuntamenti con il sollievo di sapere che mancherà un weekend in meno alla fine di quello che si è trasformato in un incubo. Si spera che tiri fuori l’orgoglio da campione del mondo.
Kimi Raikkonen, 8: Primo giro wow per l’ultimo campione del mondo della Ferrari, in cui guadagna 10 posizioni in una sola tornata e lotta con i primi. Arriva a ridosso della zona punti ma l’Alfa fisiologicamente cala e lo reclude a una posizione dalla zona punti. Più di così non poteva fare.
Alexander Albon, 5: Ha mollato psicologicamente, non vogliamo infierire più di quanto stia facendo da solo.
Lando Norris, 5.: Poca consistenza per l’inglese durante tutto il GP. Arriva lontano sia dalla zona punti che dal suo compagno di scuderia. Peccato perchè la partenza faceva ben sperare. Rimandato.
George Russell, 6: Ottima la zampata del pilotino di casa Mercedes che riesce a piazzare la sua Williams in Q2. In gara lotta a lungo con i piloti in zona punti ma si arrende ai limiti della monoposto. Ha talento e rischia di rimanere senza un sedile per far posto a chi porta sponsor. Una roba indecente, ma purtroppo la Formula 1 così funziona e così funzionerà sempre.
Antonio Giovinazzi, 5: Gara anonima, il circuito è bello tosto e lui sparisce. Peccato.
Kevin Magnussenn, 5: Mai visto in gara se non in fase di doppiaggio subito. Lascerà la F1 a fine stagione e, forse, non vede l’ora.
Romain Grosjean, 4.5. Come sopra solo che prende penalità. Svogliato.
Nicolas Latifi, 5: Boh. Che fosse in gara lo abbiamo scoperto alla fine quando è uscita la classifica. Ricordiamoci che il pilota confermato in Williams sarà lui e non l’inglesino accanto.
Daniil Kvyat 4: Imbarazzante il confronto con il compagno di squadra, che abbia fatto ormai il suo tempo in F1? Tante gare brutte e qualche buona prestazione, Tsunoda bussa alla porta di Faenza.
I ritirati
Lance Stroll, 4: Accumula più secondi di penalità che punti in classifica a momenti. Gara brutta fino al momento del ritiro.
Antonio Maimone
Fonte foto: Profilo Facebook Mercedes
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