Poteva essere un en-plein di vittorie (e non lo è stato), ma la quarta giornata della fase a gironi di Champions League non può che essere altamente positiva per le squadre italiane. Dopo i preziosi successi del martedì di Milan e Lazio che mantengono ancora vive le proprie speranze di passaggio turno, nella serata di mercoledì (8 novembre), l’Inter supera il Salisburgo staccando il pass per gli ottavi di finale, mentre il Napoli pareggia in casa contro l’Union Berlino non compromettendo, però, una qualificazione che è ancora ampiamente alla portata.
Partiamo proprio dal Napoli che al “Maradona” ospita l’Union Berlino di Leonardo Bonucci. La formazione di Rudi Garcia, sapendo che una vittoria avrebbe potuto chiudere il discorso qualificazione agli ottavi, parte subito forte creando diverse occasioni pericolose. Tra queste, la rete del vantaggio di Zambo Anguissa annullato dopo l’intervento del VAR per un fallo di capitan Di Lorenzo (autore dell’assist). Come se nulla fosse, però, qualche minuto più tardi, i campioni d’Italia in carica passano in vantaggio con una rete fortuita di Politano che vede la palla carambolare sul suo petto prima di insaccarsi in porta.
Ad inizio ripresa, da calcio d’angolo a favore, il Napoli subisce in contropiede il gol dell’Union Berlino con Fofana che deposita in rete una comoda ribattuta vincente dopo la parata di Meret sul tiro di Sheraldo Becker. Stordita dall’inaspettato pareggio avversario, la formazione partenopea torna a farsi vedere pericolosamente in attacco solo negli ultimi minuti con Kvaratskhelia che non sfrutta due buone opportunità.
La sensazione è che, con un po’ di cinismo in più e una miglior gestione del vantaggio, i ragazzi di Rudi Garcia avrebbero potuto portare a casa un successo che avrebbe significato passaggio del turno. D’altro canto, invece, l’Union Berlino mette fine alla striscia di 12 sconfitte consecutive conquistando il primo punto della propria storia in Champions League pareggiando per 1-1.
La situazione nel gruppo C, comunque sia, vede il Napoli al secondo posto in classifica con 7 punti, distante 5 lunghezze dal Real Madrid (primo a punteggio pieno), e un vantaggio di 4 punti sul Braga (terzo con 3 punti). Fanalino di coda proprio l’Union Berlino con un solo punto.
L’obiettivo dell’Inter era vincere per qualificarsi aritmeticamente agli ottavi di finale e la formazione di Simone Inzaghi, nonostante un po’ di turnover e qualche assenza, riesce nell’obiettivo. La prestazione, soprattutto nella prima mezz’ora, non è delle migliori con il Salisburgo che preme forte nella metà campo nerazzurra. Con il passare del tempo, però, la Beneamata comincia a salire di livello facendo intravedere qualche segnale di risveglio già a fine primo tempo.
Nella ripresa, specialmente con gli ingressi in campo di Barella e Lautaro Martinez, la pericolosità della formazione di mister Inzaghi cresce vertiginosamente. Nell’ultima parte di gara, infatti, il Salisburgo appare stanco mentre l’Inter ne ha ancora per cercare e trovare il vantaggio che arriva a cinque minuti dal termine. A sbloccare e decidere la partita ci pensa proprio Lautaro che, dopo aver colpito una traversa qualche minuto prima, batte il portiere avversario dal dischetto del rigore (conquistato dopo un netto fallo di mano di Bidstrup su conclusione di Barella).
Il terzo successo (0-1) in quattro partite fa sì che l’Inter strappi, con due giornate d’anticipo, il pass per gli ottavi di finale. Le ultime due gare del gruppo D saranno comunque sia importanti per capire chi, tra la formazione nerazzurra e la Real Sociedad, passerà come prima. Il Salisburgo (3 punti) e il Benfica (0 punti), invece, si giocheranno il terzo posto che permette l’approdo in Europa League.
Fonte Foto in Evidenza: Inter & Napoli Twitter
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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