Un esito tutt’altro che positivo quello per le nostre squadre italiane in Champions League durante la grande serata di ieri ad Istanbul. Oltre alle premiazioni per il miglior allenatore (vinto da Carlo Ancelotti) e il giocatore dell’anno ( vinto a mani basse da Karim Benzema), certamente il vero protagonista è l’esito del sorteggio.
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Partiamo dalla situazione del Napoli: i partenopei rientrano nel Gruppo A composto da Ajax, Rangers e Liverpool. La squadra di Spalletti, nonostante le perdite molto importanti di pilastri quali Insigne, Koulibaly e Mertens, fa dell’organizzazione il suo punto di forza, merito dell’allenatore. Sono arrivati giocatori molto interessanti (Kvaratskhelia, Ndombele su tutti), ma si devono amalgamare al meglio. Attenzione però: inutile parlare della corazzata dei Reds (attualmente non hanno iniziato nel migliore dei modi, ma questo rientra nella fisionomia naturale di inserimento dei nuovi), perchè il Liverpool rimane tra le favorite di questa Champions. L’Ajax, dal canto suo, dispone di giocatori importanti e di quel gioco unico nel suo genere: sarà un avversario tosto per il Napoli. Senza dimenticarci dei Rangers, che nonostante qualche cessione importante, conta una rosa più forte dell’anno scorso ed è certamente uno di quei avversari da non sottovalutare, specie nel loro stadio. Possibilità del passaggio del turno per il Napoli: 60%
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Capitolo Inter: probabilmente il suo Girone C con Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen è il più complicato e al contempo affascinante tra quelli delle italiane. I ragazzi di Inzaghi vantano una compattezza acquisita nel corso di questi anni di tutto rispetto: una squadra capace di fare entrambe le fasi alla perfezione, con quasi gli stessi interpreti e giocatori in grandissima crescita (vedi Barella, diventato in qualche anno pilastro di club e nazionale). In Champions, però, alle volte è mancato quel carattere che in campionato non si nota maggiormente, la concretezza sotto porta, la convinzione di andare su ogni pallone. Tutti elementi che una squadra come il Bayern ha (nonostante la grandissima perdita di Lewandowski). I bavaresi sono sempre letali e si sono rafforzati; discorso molto simile per il Barcellona, vero punto interrogativo di questa Champions, visto il potenziale 11 da poter schierare in campo. I blaugrana hanno una rosa spaziale e nonostante i clamorosi buchi finanziari, pare siano riusciti a trovare degli escamotage per far funzionare il tutto, apparentemente.. Menzione per il Plzen, squadra interessante a atletica ma di diversa caratura viste le altre tre del girone. Possibilità di passaggio del turno per l’Inter: 45%
https://twitter.com/Inter/status/1562847402612387841?s=20&t=Bn8YmNfcc4ojVwPsHXgIsg
Il Gruppo E è quello del Milan, assieme a Chelsea, Salisburgo e Dinamo Zagabria. Dei quattro allenatori italiani, l’unico a gioire, perlomeno sulla carta, è sicuramente Pioli: i rossoneri, sfruttando la vittoria del campionato, hanno potuto beneficiare di una fascia più morbida e conseguentemente un sorteggio abbordabile. Il Chelsea sarà il grande avversario per caratura internazionale, perchè la nuova proprietà è molto ambiziosa e ha effettuato acquisti importanti (vedi Koulibaly, Sterling). Occhio alle outsider di questo gruppo: il Salisburgo è tra le realtà più belle degli ultimi anni, con un settore giovanile di altissimo livello (occhio a Sesko, nuovo crack mondiale), mentre la Dinamo Zagabria dispone anche lei di diversi talenti interessanti. Possibilità di passaggio del turno per il Milan: 70%
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Ultima, ma non per importanza, la Juventus del tanto chiacchierato Allegri. I bianconeri sono nel Gruppo H con Paris Saint Germain, Benfica e Maccabi Haifa. Il girone in sè, considerando i valori in campo potrebbe anche essere alla portata della Juve, ma di quale squadra stiamo parlando? Da diverso tempo è difficile individuare un’identità di gioco, nonostante le richieste del tecnico (come Pogba, Di Maria, un sostituto di Vlahovic, arrivato proprio ieri, vedi Milik..); la manovra è sempre troppo macchinosa e con pochi sbocchi di gioco se non il lancio lungo. Potrebbe esserci un alibi: i troppi infortuni e una preparazione al solito particolarmente pesante, ma questa Juve dove può arrivare? Si ritrova un Psg che ogni anno parte tra i favoriti alla vittoria finale, nonostante le questioni interne, la squadra è sempre eccezionale; il Benfica è una garanzia di questa competizione: stadio e pubblico favoloso, talenti sempre sul pezzo.. insomma non gli ultimi arrivati. Discorso diverso per il Maccabi, squadra isrealiana nettamente inferiore alle altre, ma non per questo già sconfitta (occhio alle trasferte). Possibilità passaggio del turno per la Juve: 50%
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Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.