Saints Row è una delle serie sparatutto in terza persona più amate dai videogiocatori. Nato come clone di Grand Theft Auto, soprattutto nel primo capitolo, sebbene avesse una peculiarità tutta sua non è riuscito mai a scrollarsi quel nomignolo. Fino ad arrivare ad un gameplay esagerato per differenziarsi come accaduto in parte nel terzo capitolo e totalmente affidato alla fantasia nel quarto capitolo e nell’espansione Gat out of Hell.
Sebbene è una serie che ha saputo rivoluzionarsi nel bene e nel male, il secondo capitolo rimane il migliore da parte dei fan. Per la trama ed il gameplay reso più serio e reale.
SIMBOLISMO
Una delle caratteristiche più belle di Saints Row è aver dato spazio ad un colore come il viola. Il colore viola è vittima di pregiudizi come il giallo o il rosa considerato più femminile che maschile, soprattutto il rosa per motivi iconici.
Il colore viola tra l’altro è usato spesso per l’abbigliamento o le acconciature femminili, essendo considerato anche un colore gotico che suscita mistero. Saints Row, però, con i suoi smoking in viola ha reso questo colore anche adatto all’uomo.
Il colore sarà probabilmente preso dal lilium viola o giglio viola, simbolo del videogioco, con analogie alla città di Firenze ed alla squadra italiana della Fiorentina, il quale simbolo è il Giglio di Firenze ma di colore rosso.
GAMEPLAY
Il gioco inizia con il solito incipit esagerato incentrato molto su cosa saranno le fasi di gameplay: sparatorie, nemici su nemici, uccisioni da appigli improbabili, umorismo e tanto altro.
A fine prologo, il videogiocatore avrà la possibilità di editare il personaggio nel modo che più preferisce come scegliere il sesso; renderlo anoressico, normale o obeso; farlo a propria immagine e somiglianza o addirittura con sembianze di un componente di una setta ecc. ecc.
La storia del gioco si svolge su un ampio open world ambientato in una zona fittizia degli Stati Uniti, ovvero Santo Ileso, ispirata allo Stato del Nevada. Ampie zone desertiche con montagne e canyon che fanno da sfondo a bellissimi scenari naturali come albe e tramonti, dove non mancano palazzi e grattacieli di milionari.
In questa città daremo vita al nostro impero della malavita insieme a tre amici, nonché conquilini, in una chiesa in disuso utilizzata come rifugio.
Questi tre amici fanno parte di tre fazioni diverse: i Los Panteros, i Marshall e gli Idols. Inutile dire che dopo poche ore di gioco formeranno insieme al nostro protagonista i Saints.
Il videogioco più che sulla storia si basa sulle fasi di gameplay votato al divertimento e alla distruzione, un classico di Saints Row.
Infatti da questo punto di vista, essendo un reboot uscito nel 2022, c’era da aspettarsi qualcosa in più nonostante l’impostazione del gameplay semplice e diretto. È evidente, però, che gli sviluppatori hanno considerato questo capitolo come una fase sperimentale della serie.
Dal punto di vista del combat system, avremmo la possibilità di usare mosse sia da wrestler che da combattente da artista marziale. Quindi non solo pistole, fucili, mitra o bazooka, si dà ampio spazio anche al combattimento senza armi, simile a Sleeping Dogs o Mad Max.
La grafica non è proprio da next gen, anzi è ancorata alla vecchia generazione essendo un prodotto cross gen, ma resta godibile alla vista. Dal punto di vista delle missioni, abbiamo un venticinque missioni della storia principale e un ampio numero di missione secondarie nei vari ranghi della criminalità, come i precedenti titoli.
RITORNO ALLE ORIGINI
Il Saints Row uscito oggi è il quinto capitolo, ma gli sviluppatori tedeschi Volition hanno deciso di non rappresentarlo con un numero essendo un reboot. Un nuovo inizio, quindi, per la serie basata sul crimine organizzato e la conquista di territori.
Quindi non più armi fantasiose, alieni o incontri con creature infernali, Saints Row torna nella sua fase realistica votato comunque sempre all’enfasi ed alla frenesia.
Nonostante i capitoli come il quarto e la sua espanzione siano stati sia innovativi, i primi GTA like ambientati nello spazio e all’Inferno, ed apprezzati dal pubblico, altri hanno storto il naso. Quindi tra la buona e la cattiva accoglienza viaggiamo sulla stessa percentuale d’onda.
Una nuova vita della serie che parte da qui, e che in futuro magari non baserà tutto sulla buona dose di divertimento, che non fa mai male, ma anche su altro.
Pubblicato da Deep Silver, il gioco è disponibile per: ps4, xbox one, ps5, xbox series x/s, pc e google stadia.
Buon divertimento!
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.