All’inizio pensavamo fosse uno dei tanti rumors di mercato. Stentavamo a crederci. Ma poi è arrivato l’ok del calciatore, lo scambio di documenti fra le società e, adesso, l’ufficialità: Sergej Milinkovic-Savic è un nuovo calciatore dell’Al-Hilal.
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Il centrocampista serbo lascia la Lazio dopo 8 stagioni vissute da protagonista. In 341 presenze con la maglia biancoceleste, sono arrivati 69 reti e 59 assist che testimoniano sì, ma non del tutto, l’importanza del classe 1995 nella squadra della capitale. Prima, Simone Inzaghi poi, Maurizio Sarri, gli hanno affidato (senza sbagliare) le chiavi del centrocampo laziale sapendo della caratura importante del calciatore.
Nel pieno della sua maturazione, nel momento in cui, a 28 anni compiuti, si poteva presagire il definitivo “salto di qualità” con il trasferimento di Milinkovic-Savic in un top club europeo che ambisse a vincere qualcosa di importante, ecco che arriva l’inaspettata cessione in Arabia Saudita. Evidentemente, però, i soldi arabi piacciono a tutti. Anche ai Sergenti, così come viene chiamato il centrocampista serbo.
Piacciono anche al presidente Lotito che, ovviamente, per non perdere Milinkovic–Savic a parametro zero la prossima estate, ha preferito accettare i 40 milioni offerti dall’Al-Hilal. Un’operazione si fruttuosa, ma anche “delittuosa” se consideriamo che lo stesso presidente della Lazio ha dichiarato al Messaggero che “nel 2018 rifiutai 140 milioni dal Milan per Milinkovic-Savic”.
Stentiamo a crederci che nessun club italiano o europeo fosse disposto a pagare la cifra di 40 milioni (o anche qualcosina in più) pur di accaparrarsi il centrocampista classe 1995. Eppure, non può che essere così. Certo, lo stipendio che Milinkovic-Savic percepirà in Arabia Saudita non glielo poteva offrire nessuno in Europa. D’altronde, quale squadra sarebbe stata in grado di offrire un contratto triennale fino al 2026 da 20 milioni a stagione?
Tuttavia, agli ultimi romantici del calcio – così come della vita – piace pensare che non tutto viene mosso dai soldi. Che, a volte, quando possibile, bisogna seguire i propri sogni. I propri valori. I propri ideali. Anche se sappiamo che non sempre è così. Anzi, a dirla tutta, quasi mai. Spesso e volentieri, ci si scontra con la dura realtà, questa volta rappresentata dai petroldollari degli arabi.
Bisogna farsene una ragione, ma non crediamo che il sogno di Milinkovic-Savic sarebbe stato andare a giocare in Arabia Saudita nel pieno della propria carriera. Evidentemente, però, qualcosa sta sfuggendo di mano. Le centinaia di miliardi a disposizione degli arabi fanno gola a tutti. Sembrano avere le capacità di un magnete, tantoché l’Arabia Saudita è diventata il nuovo polo attrattivo del calciomercato.
E, allora, ecco che nel deserto (è proprio il caso di dirlo) arabo stanno sbarcando diversi top player europei. Da CR7 a Benzema, passando per Kanté, Koulibaly, e per ultimi (fino ad oggi) Brozovic e Milinkovic-Savic. Il centrocampista serbo approda ufficialmente all’Al-Hilal. Da oggi, per i prossimi tre anni, anche un Sergente come lui dovrà obbedire al monarca. Certo, però, che con 20 milioni a stagione gli verrà più facile.
Fonte foto in evidenza: Fabrizio Romano
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
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