Nessuno scalpore se diciamo che l’Arabia Saudita è il nuovo polo attrattivo del calciomercato. Almeno, per quei calciatori che non hanno più nulla da dimostrare nella propria carriera (vedi CR7 o Karim Benzema), o per tutti quei giocatori che preferiscono uno stipendio faraonico (da un lato, come biasimarli?) ad un club prestigioso.
Vi ricordate di PIF? Non l’attore e regista italiano, ma il fondo sovrano dell’Arabia Saudita che ha acquistato il Newcastle e che si diceva fosse interessato anche all’Inter? Bene, dietro la costosissima campagna acquisti dei club sauditi, ci sarebbe proprio il Pubblic Investment Fund. Il fondo sovrano (a detta di alcuni, il fondo del sovrano) saudita detiene la maggioranza di società calcistiche come l’Al-Hilal, l’Al-Nassr, l’Al-Ittihad e l’Al-Ahli. Tutti club che, guarda caso, stanno movimentando questa sessione estiva di calciomercato.
Proprio queste 4 squadre saudite, di cui sopra, stanno cercando di far arrivare nello Stato arabo non solo giocatori a fine carriera (come accade ripetutamente in America), ma anche calciatori nel pieno della loro carriera per dimostrare come il progetto sia davvero a lungo termine. L’obiettivo, non poi così tanto nascosto, è uno solo: emulare i vicini del Qatar, disputando un’edizione della Coppa del Mondo in Arabia Saudita. Una domanda, però, sorge spontanea: basteranno solamente i (tanti, tantissimi) soldi a disposizione per portare il calcio in una nazione dove la cultura sportiva non è proprio tra le più predominanti?
Oltre al prestigiosissimo sbarco nella passata stagione di Cristiano Ronaldo, anche in queste settimane, in Arabia Saudita stanno arrivando fior fiori di calciatori internazionali. Tra tutti, sicuramente, il pallone d’oro Karim Benzema che ha lasciato il Real Madrid per firmare un contratto biennale (con opzione di rinnovo fino al 2026) da 200 milioni annui (inclusi accordi e benefici commerciali) con l’Al-Ittihad.
Oltre a quello di Karim the Dream, altri nomi altisonanti stanno sbarcando nel deserto arabo. Gli ultimi arrivi, in ordine di tempo, sono quelli di N’Golo Kanté e Ruben Neves. Il centrocampista francese, cui il Chelsea non ha rinnovato il contratto, ha firmato con l’Al-Ittihad (la stessa squadra di Benzema) un contratto quadriennale da 100 milioni di salario in totale. Vale a dire, 25 milioni a stagione. Sempre dalla Premier League, come anticipato, si è poi aggiunto anche Ruben Neves che è passato dal Wolverhampton all’Al-Hilal per un’offerta pari a 55 milioni.
N’Golo Kanté to Al Ittihad 🟡⚫️🇸🇦🇫🇷
◉ Four year contract signed.
◉ €100m total salary paid in four years.
◉ Image rights/commercial deals extra;
◉ Negotiations started on June 6 and deal now finally set to be announced.
End of an era for Chelsea legend. 🔵✨ pic.twitter.com/kS8taYnuO1
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) June 18, 2023
Nelle ultime ore, inoltre, sta prendendo sempre più forma quello che possiamo definire l’asse Chelsea–Arabia Saudita. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, infatti, 3 giocatori Blues sarebbero pronti a lasciare l’Inghilterra per giungere nello Stato arabo e dare (ancor più) notorietà ad un campionato in totale espansione come la Saudi Professional League.
Il primo tra i giocatori che potrebbero arrivare dal Chelsea, secondo quanto riferito da Fabrizio Romano, sarebbe il portiere senegalese (vincitore nel 2021 della Champions League con i Blues) Edouard Mendy. L’ex giocatore del Rennes, dopo aver perso il posto da titolare, avrebbe detto di sì al club saudita dell’Al-Ahli. La stessa società, per intenderci, che avrebbe tentato José Mourinho e che starebbe cercando di convincere anche Riyad Mahrez del Manchester City. Tornando a Mendy, il portiere classe 1992 dovrebbe presto firmare un contratto triennale fino al 2026, le cui cifre non sono ancora note.
https://twitter.com/FabrizioRomano/status/1670745520875220998
Verso l’ufficialità, anche la trattativa che porterebbe Kalidou Koulibaly all’Al-Hilal. L’ex difensore del Napoli, cercato anche dall’Inter (con la formula del prestito che non convinceva il Chelsea), dovrebbe firmare un contratto da 25 milioni per tre anni con uno dei club più “noti” dello Stato arabo. La società inglese del presidente Todd Boehly, da questa operazione, dovrebbe guadagnare una cifra vicina ai 30 milioni di euro. Prima dell’annuncio ufficiale, resterebbero da limare gli ultimi dettagli con la trattativa che, comunque sia, sarebbe vicino alla chiusura.
Infine, accordo (quasi) raggiunto anche per Hakim Ziyech che dovrebbe essere un nuovo rinforzo dell’Al-Nassr, la squadra dove milita anche Cristiano Ronaldo. Il fantasista marocchino – mai al centro del progetto del Chelsea -avrebbe accettato il trasferimento nel deserto arabo, con il club saudita che avrebbe offerto un quinquennale da 20 milioni a stagione. Da definire, ancora, la cifra che guadagnerà la squadra londinese da questo trasferimento.
Se è vero che il richiamo dall’Arabia Saudita è altisonante e, praticamente, tocca ogni calciatore militante in Europa che si rispetti, è pure vero che non tutti dicono di sì. Se qualcuno si fosse mai chiesto, o continua a domandarsi se si possono rifiutare tutti quei soldi, la risposta la offrono Lionel Messi e Romelu Lukaku.
Il campione del mondo con l’Argentina nell’edizione di Qatar 2022, infatti, avrebbe rifiutato quello che sarebbe stato l’ingaggio più alto di sempre nel mondo del calcio. Per portare uno dei calciatori più forti di sempre in Arabia Saudita, infatti, l’Al-Hilal avrebbe offerto a Leo Messi un contratto biennale fino al 2025 da oltre 400 milioni a stagione. La risposta della Pulce, però, è stato un “No, grazie”, con l’ex giocatore del PSG prossimo a diventare un nuovo calciatore dell’Inter Miami.
Oltre a Messi, anche Romelu Lukaku avrebbe detto di no al trasferimento in Arabia Saudita. Al contrario di quanto voluto dal Chelsea – il club che detiene il cartellino dell’attaccante belga – Big Rom vorrebbe restare in Europa e, magari, giocare ancora per l’Inter che starebbe cercando l’accordo con i Blues per un’altra stagione in prestito.
Insomma, se l’Arabia Saudita è il nuovo polo attrattivo del calciomercato, c’è chi si fa attrarre e chi no. Vero che la Saudi Professional League è un campionato in espansione, ma quant’ancora durerà questa situazione? L’unica vera risposta arriverà da un elemento inacquistabile: il tempo.
Fonte foto in evidenza: Calciomercato.com
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo.
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