Dopo aver rassegnato le dimissioni dalla guida tecnica dell’Italia, con cui ha vinto l’Europeo nel 2021 ma ha fallito nell’intento di qualificarsi ai Mondiali dell’anno seguente, Roberto Mancini ha deciso di accettare la proposta dell’Arabia Saudita, aprendo così un nuovo capitolo nella sua carriera e firmando un contratto fino al 2027 a circa 25 milioni di euro netti l’anno, con bonus legati alle prossime sfide della rappresentativa asiatica, come la Coppa d’Asia 2024 e i Mondiali 2026, che si terranno tra Stati Uniti, Messico e Canada. Mancini, insieme al suo fedele staff che lo ha accompagnato nella sua avventura con la nazionale italiana, si appresta ora a guidare l’Arabia Saudita verso nuove vette.
Il debutto sulla panchina saudita è fissato per l’8 settembre, in occasione dell’amichevole con la Costa Rica al St James’ Park di Newcastle, casa del club di proprietà del Public Investment Fund (PIF), il fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Quattro giorni dopo, la squadra affronterà la Corea del Sud in amichevole, anche in questo caso a Newcastle. Nel mese di gennaio, l’Arabia Saudita parteciperà alla Coppa d’Asia, in cui è inserita nel gruppo F con Oman, Kirghizistan e Thailandia, mentre a marzo sarà la volta del doppio impegno valevole per le qualificazioni alla Coppa del mondo 2026 contro Giordania e Tagikistan.
A 59 anni da compiere il prossimo 27 novembre, Roberto Mancini ha chiuso il suo quinquennio con l’Italia da terzo commissario tecnico per panchine (61) e vittorie (37) alla guida della Nazionale, preceduto solo dai campioni del mondo Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot. Dopo aver riportato l’Italia alla vittoria degli Europei dopo ben 53 anni, però, il Mancio ha dovuto fare i conti con una serie di risultati deludenti, tra cui non solo la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, ma anche il pesantissimo ko per 3-0 nella Finalissima con i futuri campioni del mondo dell’Argentina e l’eliminazione in semifinale nella scorsa edizione della Nations League.
Dopo aver dominato il calciomercato estivo con più di 200 acquisti e una spesa record di più di 800 milioni di euro, l’Arabia Saudita si aggiudica a peso d’oro anche il commissario tecnico della Nazionale, con cui era in trattativa da giugno. ”Un vincente nato, un uomo che ha fatto la storia, una leggenda del gioco. ‘Buongiorno’ coach! Benvenuto in Arabia Saudita”, riporta il messaggio con cui la Nazionale saudita ha annunciato sui propri canali social l’ufficialità dell’accordo con Roberto Mancini, che sarà il sesto commissario tecnico italiano di una selezione asiatica, dopo Alberto Zaccheroni (Giappone dal 2010 al 2014, con una Coppa d’Asia e una Coppa dell’Asia orientale in bacheca, e Emirati Arabi Uniti dal 2017 al 2019), Marcello Lippi (36 partite alla guida della Cina dal 2016 al 2019), Giuseppe Giannini (al Libano dal 2013 al 2015), Gianni De Biasi (ct dell’Azerbaigian dal 2020) e Francesco Moriero (sulla panchina delle Maldive dal 2021).
“Sono felice di annunciare che sarò il commissario tecnico dell’Arabia Saudita. È un onore che la Federazione calcistica saudita mi abbia scelto per ricoprire questo incarico. Questa decisione denota apprezzamento e riconoscenza del lavoro che ho svolto in questi anni. Ringrazio il presidente Yassel al-Misehal e non vedo l’ora di prendere parte a questo progetto che si fonda sulla condivisione della visione strategica di crescita del settore calcistico e in particolare del mondo dei giovani, a cui tengo da sempre. Questo incarico è un riconoscimento del valore attribuito al calcio italiano e anche in questa esperienza porterò con orgoglio la nostra italianità del mondo.”, le parole pubblicate da Roberto Mancini sui propri profili social.
Dennis Izzo
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