Straordinario Gianmarco Tamberi. Il portacolori azzurro conquista la medaglia d’oro ai Mondiali d’atletica di Budapest nella categoria del salto in alto. Un successo – inaspettato dopo le qualificazioni per la finale passate con qualche brivido – che piazza “Gimbo“ nella storia dell’atletica italiana ed internazionale. L’atleta italiano, infatti, con il successo ottenuto in quel di Budapest ha vinto tutto quello che c’era da vincere nel corso della propria carriera: Olimpiadi, Mondiali (indoor e outdoor), Europei (indoor e outdoor), oltre che due tappe della Diamond League.
Nella gara andata in scena allo Nemzeti Atlétikai Központ di Budapest, il nostro Gianmarco Tamberi vince con la misura di 2,36 metri e precede l’americano JuVaughn Harrison (medaglia d’argento) e il qatariota Mutaz Essa Barshim (medaglia di bronzo), vincitore della medaglio d’oro a Tokyo 2020 insieme a Gimbo.
Ancora una volta – con il suo look stravagante segnato dalla barba fatta a metà e le scarpe una diversa dall’altra – Gianmarco Tamberi dimostra quanto sia infinito il proprio talento. L’atleta azzurro si conferma il classico “animale da gara” sfoderando una prestazione davvero importante. Dopo il primo errore arrivato sulla misura di 2,25 metri, il nostro portacolori non ha più sbagliato un salto andandosi a prendere di diritto quell’oro che ancora mancava nella propria bacheca.
All’età di 31 anni, dunque, Tamberi scrive un’altra pagina importante di storia dello sport italiano. Guardando già alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, Gimbo si gode l’unico titolo che ancora gli mancava. Adesso, come mimato da lui stesso al termine della gara, può andare a festeggiare e bere per le strade di Budapest insieme alla moglie, amici e tifosi che sono arrivati in massa nella capitale ungherese. Per il resto, che dire: sei un fenomeno Gianmarco!
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città…prima come tirocinante universitario…poi come scrittore nella redazione generalista. Adesso si occupa della Serie A con la rubrica “top & flop” e delle breaking news grazie alle quali si occupa dei temi più svariati: dallo sport all’attualità, passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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