Per la sezione viaggi di questa settimana, il New York Times ha scelto la Dotta, la Rossa e la Ghiotta. Di quale città si sta parlando? Di Bologna, ovviamente. Una guida di tre giorni attraverso ristoranti, negozi e musei per far vivere appieno la città a chi non ci è mai stato e, perché no, anche a un bolognese che per una volta vorrebbe visitarla da turista.
BOLOGNA – Il giornalista del New York Times, Evan Rail, aveva già proposto un articolo su Bologna, visitandola per la prima volta nel 2011, ma evidentemente una volta è troppo poco, anche se si abita nell’emisfero opposto. Rail è ritornato, quindi, a distanza di quattro anni nella città universitaria per eccellenza per ridefinire un nuovo itinerario tutto da gustare, sia letteralmente che mentalmente. Innanzitutto, Bologna è Dotta, pertanto non poteva mancare come prima tappa il Museo Archeologico, il quale Evan elogia sottolineandone la tecnologia che racchiude un concentrato cosi forte di storia; dopodiché, si passa alle famose Two Towers (Torri degli Asinelli), ma il giornalista non può che avvisare i suoi lettori dicendo che qui, invece, la tecnologia non può far nulla: difatti, ben 498 scalini li aspettano. Giunta la sera è d’obbligo recarsi da Ranzani 13, la miglior pizza gourmet della città, che offre anche un’ottima scelta di birre, ma si sa, a Bologna una birra sola non basta, perciò, a pancia piena Rail ci suggerisce di recarci nella trafficata Via Del Pratello, in cui si concentra la vera a propria vita notturna a base di birra, la cui durata si estende fino alle prime luci dell’alba.
Sopraggiunto il sabato mattina, la prima tappa dopo un’abbondante colazione è il Motor Valley, un tour dei maggiori musei automobilistici della città: a Modena la galleria Enzo Ferrari; a Funo di Argelato il museo Ferruccio Lamborghini; a Borgo Panigale l’esposizione Ducati. Ritornando verso il centro città, possibilmente affamati, Rail consiglia di fermarsi da Eataly e al Mercato di Mezzo per assaggiare “deliziosi tortelloni homemade con taleggio e noci”. Per gli amanti del gelato, il giornalista non dimentica la galleria Carpigiani, situata ad Anzola dell’Emilia, per assaporare ed imparare i trucchi del mestiere con cui creare un ottimo gelato italiano. Il sabato pomeriggio bolognese si traduce poi in shopping e anche Evan è d’accordo, tanto da suggerire un giro per le vie del centro, magari a caccia di qualche negozietto retrò o vintage: Fratelli Broche, dietro Piazza Maggiore; La Leonarda e Zenobialand, in cui si possono trovare vestiti e borse vintage da veri intenditori. La sera si ritorna a mangiare fuori, come di consueto, alla ricerca di qualche pub carino: T-bones o il Red Brick come proposte per dell’ottima carne. Per concludere in bellezza la serata, Rail propone una visita al Cinema Lumière, in via Azzo Gardino, storica cineteca che offre palinsesti, per gli appassionati di cinema e non solo, su Pier Paolo Pasolini e Charlie Chaplin. Mancano poche ore alla partenza, ormai tre giorni son passati e come ultimo giro a Bologna il giornalista ci consiglia una passeggiata dedicata esclusivamente alle foto, per immortalare in pochi istanti i dettagli e i grandi monumenti che fanno di Bologna la città medievale per eccellenza.
Roberta Ventura
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