È importante capire una cosa: riposare corpo e mente non significa soltanto “non lavorare”. Il lavoro ed il riposo non sono nemici, ma coesistono e sono interconnessi tra di loro: nel momento in cui si riposa la mente in modo adeguato, si potranno avere molta più creatività ed energia durante le ore di lavoro. Eppure sono poche le persone che sanno cosa significa rilassarsi e quali sono i modi migliori per farlo al massimo possibile, perchè tutti credono che arrivare a fine giornata e staccare la spina guardando una serie tv, giocando ai videogiochi o scrollando Tik Tok sul proprio telefono sia il vero riposo. Non c’è niente di più sbagliato: questo è un riposo passivo, e non è di aiuto nel lungo periodo.
Il corretto riposo richiede che si colgano alcuni importanti elementi che sono in grado di rilassare sia la mente che il corpo, che siano elementi sotto forma di sostanze come l’olio CBC oppure semplici azioni da dover inserire nella routine. Il vero riposo, quel riposo che permette di affrontare la vita in maniera lucida e ispirata, è composto da rilassamento mentale, rilassamento fisico e rilassamento delle aspettative. Vediamo insieme i tre migliori modi per rilassarsi dopo una giornata di lavoro.
A chi non è mai capitato di andare a letto con la testa piena di pensieri, ragionando su tutti i compiti del giorno che non sono stati portati a termine, tutti i problemi a lavoro? In quei momenti è impossibile dire a noi stessi “rilassati”. Quei pensieri che sembrano mettersi da parte mentre si guarda la TV, mentre si prepara da mangiare, mentre si legge o si gioca ai videogiochi, sembrano poi riaffiorare nella testa non appena si prova ad addormentarsi. E c’è una ragione per cui è impossibile smettere di pensare immediatamente al lavoro: il nostro cervello è fatto per rimanere costantemente in allerta e concentrata sulle informazioni importanti.
Sebbene queste qualità del cervello umano siano molto utili in natura, nel mondo del lavoro non fanno altro che dare vita al cosiddetto stress anticipatorio che ci porta a non chiudere mai il ciclo dei compiti, gli impegni e le responsabilità che vivono nella nostra mente. Per questo motivo è importante cercare di fare qualunque cosa per chiudere questi cicli che rimangono aperti e seguire una routine quotidiana precisa, metodica e che col tempo saprà permettere al cervello di entrare in modalità “riposo”.
Il primo metodo utile per rilassarsi è cambiare il proprio modo di respirare. La respirazione controllata è infatti il miglior metodo per lasciar andare le ansie della mente e al contempo rilassare il proprio corpo. Quando si respira in maniera superficiale e rapida, ovvero il tipo di respirazione che si ha quando si utilizza lo smartphone per scrollare i social media o fare una qualunque attività lavorativa, automaticamente ci si inizia a sentire ansiosi e tesi. Una respirazione controllata e profonda, invece, va ad attivare il ramo del sistema nervoso chiamato “ramo parasimpatico”, ovvero la zona responsabile del riposo e della digestione. Per respirare profondamente basterà sedersi in un posto comodo e, mantenendo la schiena dritta, chiudere gli occhi ed iniziare a respirare con il naso trattenendo il respiro per due secondi e rilasciandolo per altrettanti due secondi. Fatto questo si potrà espirare in maniera delicata attraverso la bocca per quattro secondi e terminare trattenendo e rilasciando il respiro per altri due secondi, e ripetere da capo il ciclo.
Per il rilassamento dei muscoli, invece, è utile rilassare tutti i gruppi muscolari uno alla volta. Per farlo ci si potrà sdraiare su una superficie rigida ma confortevole, inspirare e tendere il gruppo muscolare in maniera abbastanza forte da avvertire la tensione ma non sentire dolore o crampi. La tensione dovrà essere mantenuta per circa venti secondi, per poi passare al gruppo muscolare successivo.
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»