Sappiamo tutti quanto sia difficile talvolta rendere utile e diagnostica la biopsia prostatica, se questa non viene effettuata in un punto sospetto e preciso della ghiandola. L’uso integrato della ecografia prostatica transrettale con la fusione delle immagini provenienti dalla risonanza magnetica della prostata, possono essere di grande aiuto.
Un interessante studio tutto italiano che vale la pena di riportare ci parla di questo approccio e della sua validità. Lo scopo del lavoro era valutare il tasso di rilevazione del tumore della prostata con uso della risonanza magnetica / ecografia transrettale (MRI / TRUS), in tecnica di fusione.
Materiali e metodi: tra marzo 2018 e gennaio 2019 una serie di 155 pazienti sottoposti a biopsia guidata dalla fusione MRI / TRUS sono stati arruolati in modo prospettico. Tutti i pazienti hanno presentato una diagnosi sospetta di carcinoma prostatico a causa del livello sierico di antigene prostatico specifico (PSA) elevato e / o di un esame fisico anormale (esame rettale digitale) e hanno mostrato almeno un’area sospetta alla Risonanza magnetica multiparametrica della prostata (mpMRI).
Risultati: Dei 155 pazienti, 58 (37,4%) erano naïve alla biopsia, 97 (62,6%) avevano almeno 1 precedente biopsia negativa guidata da TRUS. L’età media della coorte di pazienti era di 66 anni (IQR, 61-69); il valore medio di PSA prebiopsia era 7,1 ng / ml (IQR, 5- 8,9). Complessivamente, i risultati di Fusion-TB sono stati positivi in 94 su 155 pazienti con un tasso di rilevazione (DR) del 60%; un DR significativamente elevato è stato ottenuto in termini di carcinoma prostatico clinicamente significativo (csPCa) mediante Fusion-TB (61 punti; 41,9%). La DR complessiva nei 121 pazienti naive alla biopsia era del 60,6%. Nel sottogruppo dei 34 pazienti con almeno 1 serie precedente di TRUS-GB, la DR complessiva era del 39,3% (35/50).
La biopsia prostatica mirata guidata dalla fusione tra le immagini della risonanza e della ecografia prostatica transrettale MRI / TRUS rappresenta un approccio sicuro e accurato per la diagnosi del carcinoma prostatico.
Dr. Andrea Militello
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Andrea Militello è un medico chirurgo specialista in urologia e andrologia, nato a Ravenna il 19 settembre del 1965. Ama a tal punto il suo lavoro da occupare circa 12 ore di ogni sua giornata, ma è al contempo un fervido amante dello sport anche se ormai per necessità viene relegato a praticarlo in palestra alle sei di mattina. Detiene un incarico di libera docenza all’Università Federiciana e all’Università di Ostrava ,e fa parte del comitato tecnico scientifico della Yamamoto research con qualche titolo da poter elencare (anche se non sarà questo il caso).Eletto nel 2014 e 2018 miglior andrologo d’Italia. Appassionato di videogiochi, è stato uno dei primi acquirenti della PlayStation nel lontano 1984 e durante i fine settimana piovosi spolvera il joystick per riscoprire il giocatore incallito che si cela sotto al camice; se esce il sole, però, la famiglia reclama attenzioni. Ama leggere, specialmente i thriller, mentre al cinema preferisce i film d’azione.