Il cancro alla prostata (PCa) rimane il secondo tumore più diagnosticato al mondo. Quali sono le sue possibili cause e come prevenirlo? Il pomodoro, utilizzato in regime dietetico, riduce il rischio di PCa: lo dimostra uno studio pilota che ha studiato l’interazione tra la polvere di pomodoro (TP) e la crescita del tumore PCa insieme alla perfusione sanguigna nel tempo in un modello transgenico di PCa (TRAMP).
Gli autori dello studio hanno tuttavia scoperto ulteriormente che sebbene l’uso del pomodoro in polvere, il cui principio attivo è il licopene, abbia inibito significativamente l’angiogenesi del tumore alla prostata, tale beneficio però può ridursi a seconda delle diete seguite da ognuno. Infatti, i risultati dimostrano che i benefici protettivi del pomodoro nella dieta si perdono, o possono diventare deleteri, se combinati con una dieta in stile occidentale, di tipo c.d. obesogeno.
Per usare termini più tecnici, La TP porta a una ridotta crescita del tumore, dell’infiammazione intratumorale e dell’espressione genica intratumorale regolata dagli androgeni (srd5a1, srd5a2) quando incorporata con la dieta CON. I benefici del licopene, invece, si perdono causando una maggiore e più rapida crescita del tumore, quando tale alimento è incorporato con una dieta obesogena e, di conseguenza, un peso corporeo elevato.
Dr Andrea Militello
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