Gli adolescenti del nuovo millennio, si sa, sono molto precoci. Così, se fino a 10 anni fa il fidanzatino delle elementari ignorava di avere una fidanzata, adesso, a massimo a 11 anni, il 60% delle ragazzine di prima media ha già dato il primo bacio alla francese, conosciuto meno elegantemente come “bacio con la lingua”. E, se a 11 anni si è considerate strane se non si ha il ragazzo, a 14 si sarà considerate “sfigate” se non si ha ancora avuto il primo rapporto sessuale. Non deve essere facile essere un’adolescente appena sviluppata, soprattutto se non si diventa disinibite contemporaneamente alle proprie coetanee.
In un’inchiesta del 2014 della rubrica Sex and teens de Il Fatto Quotidiano, una 14enne milanese ha raccontato come venivano vissute le esperienze sessuali dalle sue compagne di classe: «Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: “Tanto ero ubriaca”, dicono. Anche perché, quando si esce, si parte subito con i vodka-pesca o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo. L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano “fatte”. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo a cui hanno fatto un pompino».
Nel 2015 ricominciare a guardare Grease o a sognare con Il tempo delle mele anziché chiudersi nel bagno di un centro commerciale con un ragazzo più grande sembra chiedere troppo. Difatti, il concetto di freno inibitore non è molto in voga fra le ragazzine: preliminari, sesso orale, sesso in senso stretto, sigaretta, alcol e droghe “leggere” sono all’ordine del giorno. Tutto pur di ottenere lo scopo ultimo: perdere la verginità. Per cosa, poi? Forse, alla base c’è il sentimento covato nel cuore dei bambini di ogni epoca, cioè la voglia di crescere il prima possibile. Il fatto è che, di questi tempi, si rischia di non godersi il viaggio nell’ambizione di raggiungere una meta solo illusoria.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.