I ricercatori del Senseable City Lab del Mit ‒ Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con l’architetto italiano Carlo Ratti, hanno implementato un progetto che si prepone l’obiettivo di mappare il verde delle città. Il programma in questione, Treepedia, si serve di un particolare algoritmo e dell’applicazione Google Street View mediante cui mettere a confronto svariati sobborghi e aree del centro urbano, in modo tale che i cittadini abbiano un prospetto che gli permetta di poter piantare degli alberi in quelle zone in cui ce ne sono, possibilmente, pochi.
Tra le dodici città, al momento, perlustrate da Treepedia vi sono Vancouver, Parigi, New York e Londra. Grazie alle informazioni raccolte dall’analisi, i ricercatori hanno potuto realizzare delle cartine che illustrano le zone maggiormente ricoperte da piante e alberi, rispetto ad altre più spoglie. La legenda della cartina è composta da tre colori: il verde che si occupa di identificare le zone più ricoperte; il marrone le parti più povere e il nero i luoghi non ancora ispezionati. L’intento è di proporre, dove possibile, delle attività che aiutino gli abitanti a intervenire su quelle superfici particolarmente sguarnite di verde e abbellirle; inoltre, con la seconda fase dello studio, i ricercatori intendono riconoscere anche quale tipologia di pianta sia più consona a quel tipo di area.
Ovviamente, gli scienziati hanno tenuto conto anche del fatto che il software potrebbe subire delle limitazioni poiché Google Street View contribuirà a spingersi ben oltre i confini a cui l’occhio umano non può avere accesso a causa delle barriere fisiche, servendosi di strumenti quali Google, appunto, il quale permetterà di visualizzare parchi e giardini in tutta comodità. Un’altra speranza dei membri del Mit è quella che Treepedia possa, un giorno, diventare un social network e mettere in contatto gli esseri umani con le piante, allo scopo di farli adoperare tempestivamente qualora quest’ultima segnalasse un problema. Se una volta, quindi, era improbabile pensare che un vegetale potesse comunicare con l’uomo, adesso è invece concepibile, ma saprà quest’ultimo raccogliere in tempo le richieste d’aiuto?
Anastasia Gambera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.