È inevitabile: di fronte a qualcuno che parla di un classico della letteratura ci sarà sempre qualche scettico, convinto che da opere a volte lontane dalla realtà attuale ci sia ormai poco da imparare o da apprezzare. C’è chi combatte tale fenomeno soltanto fingendo di aver letto un libro di cui tutti discutono, chi si ricrede con i propri occhi comprando un determinato volume in libreria e c’è, poi, chi magari cambia idea grazie ad una presentazione più “accattivante”. Ne ha inventata una particolarmente innovativa e vicina al linguaggio dei social network e dei giornali il sito culturale Eschaton, che in occasione della Giornata mondiale del libro 2016 ha riproposto la pubblicazione di un intero album sulla propria pagina Facebook, allo scopo satirico e provocatorio di fornire un nuovo approccio al mondo dei grandi romanzi del passato.
L’iniziativa include numerosi autori, soprattutto degli ultimi secoli e dei Paesi occidentali, e ne mantiene intatte le copertine e gli autori, stravolgendone invece il titolo originale. Così, Lolita è sostituito da Non indovinerete mai l’età di questa bella ragazza; I promessi sposi da Stavano per sposarsi ma è successa una cosa incredibile; Il Gattopardo da Le dieci cose da cambiare per non cambiare niente. Ogni trovata è, quindi, intrisa di sensazionalismo e si basa sulla tendenza a scatenere nei lettori una curiosità morbosa, ma allo stesso tempo fa un saggio uso dell’ironia e della rivisitazione di trame e punti deboli di molti capolavori. Ecco perché Moby Dick si trasforma in Come catturare una balena? (Spiegato bene); mentre Freddo record, arriva «Leviathan» prende il posto de Il Leviatano, opera filosofica di Thomas Hobbes. Non vengono risparmiati neppure Rabelais, Borges, Kafka e Plutarco, accanto a cui appaiono anche Saviano e Pasolini, insieme a numerosi scrittori anglofoni fra cui Shakespeare, Lawrence ed Ellis, nonché Allan Poe e Agatha Christie fra gli scrittori del genere giallo. Inoltre, non mancano alcuni doppi sensi particolarmente riusciti, come quello de Straordinario! Dice una bugia e gli si allunga il…, firmato Collodi ed evidentemente subentrato al più sobrio Pinocchio.
La trovata ha per titolo Clicca il classico! e per sottotitolo Letteratura virale – garantito senza spoiler, dal cui tono si evince facilmente lo spirito con cui il proprietario della pagina, Raffaele Alberto Ventura, ha concepito l’insolito collage. Da un lato c’è il tentativo di deridere chi non è particolarmente affezionato a certe penne, invogliandolo a cambiare avviso con una procedura di “ammaliamento” più contemporanea, dall’altro lato la parodia colpisce anche chi si serve proprio di certe strategie da vero e proprio marketing pur di vendere bene un prodotto editoriale e di farlo spopolare nei canali di condivisone virtuali. Una rivisitazione che non manca di intelligenza, dunque, condita con una gustosa dose di ironia.
Eva Luna Mascolino
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