Che l’arte abbia un effetto benefico sul corpo e la mente è una verità riconosciuta, oramai, da tutti. Non occorre, infatti, essere degli esperti per comprenderne e apprezzarne i suoi benefici, né, tantomeno, essere dei grandi artisti per poter godere di essi. Secondo dei recenti studi, spendere del tempo creando qualcosa di artistico avrebbe conseguenze positive sulla salute, anche qualora non si sia in possesso di un grande talento e di manualità. Nello specifico, dedicarsi a delle attività ricreative regolarmente gioverebbe non solo all’umore, ma sarebbe persino in grado di ridurre lo stress.
Lo dimostrerebbe un recente studio, pubblicato sul Journal of America Art Therapy Association. In base a quanto rivelato dalla ricerca, quarantacinque minuti, spesi in un’attività creativa ogni giorno, contribuirebbero ad abbassare i livelli di stress negli individui, a prescindere dal tipo di attività svolta e dal maggiore o minore talento artistico. In altre parole, non sarebbe necessario essere dei Michelangelo o dei Raffaello per poter usufruire dei terapeutici effetti dell’arte. A detta di Girija Kaimal, però, «non c’è da stupirsi che le arti visive posseggano doti tali, poiché è proprio su questo principio che si fonda l’art therapy. La vera novità consisterebbe, piuttosto, nello scoprire come il grado di esperienza in campo artistico non influisca minimamente sull’efficacia della terapia».
Ma in che maniera si è svolta la ricerca? Per l’occasione sono stati invitati a partecipare trentanove adulti, dai diciotto ai cinquantanove anni e sono stati messi a disposizione materiali di vario genere, tra cui cartacei, argille e collage. Servendosi di questi materiali i partecipanti si sono, poi, dilettati in quarantacinque minuti di libera creazione, senza ricevere alcuna direttiva da parte dei supervisori. Sul posto era presente, inoltre, un art therapist, con il compito di rispondere a qualsiasi domanda e risolvere qualunque dubbio dei partecipanti. Concluso l’esperimento, i ricercatori hanno, dunque, esaminato i livelli di cortisolo, responsabile dello stress, presente nel sangue degli invitati al test. I risultati mostravano come il 75% dei partecipanti avesse un basso livello di cortisolo e, quindi, di stress e, sebbene la quantità di questa sostanza variasse da persona a persona, ciò non dipendeva affatto dalla precedente esperienza nel campo delle arti, né dal talento o dai materiali scelti. Questo studio, pertanto, mostra ancora una volta come l’arte sia di tutti e come ognuno possa beneficiare di essa. Non è importante, infatti, l’opera finale, bensì conta soltanto il piacere e la gioia che creare qualcosa con le proprie mani può trasmettere.
Debora Guglielmino
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