BOLOGNA – Con soli quattro giorni di preavviso, il Comune di Bologna ha deciso di “bonificare” un’altra zona della città. Dopo le Due Torri e Piazza delle Mercanzie, è la volta di Piazza Aldrovandi, che da lunedì 18 luglio è entrata nella fase work in progress. Il work in questione sembra non essere dei più veloci, infatti, la durata prevista per la riqualificazione è di ben otto mesi. Quali trasformazioni sono state previste per il nuovo look aldrovandiano?
Il progetto, promosso dal programma per la pedonalità Di nuovo in centro, mira a «rafforzare l’identità della piazza come luogo armonico dove le diverse esigenze dei vari fruitori si integrino e si compongano fra loro. A partire dalle vocazioni storiche (commerciale, incontro, luogo di eventi), sono stati tessuti insieme i fili delle singole esigenze in un’unica trama». Le parole chiave del progetto sono, senz’altro, luce, verde e mobilità. Sarà difatti impiantato un nuovo sistema di illuminazione e pergolati di piante rampicanti; verranno eliminati i parcheggi tra i chioschi, i quali dividono i portici dalla Piazza, così da rendere più facile e agevole la zona che sarà totalmente pedonale. Il tutto con una spesa complessiva di 950mila euro.
L’avvio dei lavori, però, ha portato anche numerose manifestazioni di protesta da parte di negozianti e cittadini, accompagnati da Manes Bernardini e Giulio Venturi di Insieme Bologna e Massimo Bugani del M5S. La più grande preoccupazione dei manifestanti è che anche questa Piazza possa trasformarsi in un agglomerato di degrado sulla scia di Piazza Verdi. Per rassicurare i cittadini, il Comune ha subito indetto degli incontri per ascoltare i loro pareri e vagliare qualunque proposta, ma «Il problema è che vogliono dei pareri senza che noi abbiamo chiaro il progetto: non sappiamo neanche se la sera il mercato sarà aperto», ha dichiarato Roberto Pedrini, commerciante di Piazza Aldrovandi, a Corriere di Bologna. Le iniziative su come, quando e perché riqualificare Piazza Aldrovandi sono tante e lodevoli, tra cui quella di Ivan Ruscelli il quale propone di creare percorsi culturali per le scolaresche con il tema dell’esplorazione, ispirandosi proprio a Ulisse Aldrovandi. Non resta che aspettare il 26 luglio, data in cui Palazzo d’Accursio comunicherà quale trasformazione attende questo nuovo cantiere.
Chiara Forcisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.