Anche quest’anno Antonio Mannino, direttore generale del Festival, ha dato il via all’Etna Comics. «A Catania abbiamo un simbolo: il Liotru, creato da Eliodoro, mago cattivo e strenuo oppositore di Leone II il Taumaturgo, vescovo della città dal 765 al 785 d. C. La leggenda vuole che l’elefantino sia stato forgiato dalla lava dell’Etna, per poi essere cavalcato dal mago. “Liotru” è una voce popolare del nome Eliodoro, raramente ricordato dai catanesi. Come nel caso del paladino Uzeta (icona della settima edizione, ndr), tra gli scopi di Etna Comics vi è quello, appunto, di far conoscere la sua origine».
Dieci le aree (Comics, Games, Japan & Cosplay, Family, Videogames, Altri mondi, Movie, YouTube Alley, Mostre, Palco) dedicate al pubblico e tantissimi gli artisti: iSoldiSpicci, Le Iene Andrea Agresti e Matteo Viviani, Manuela Blanchard e Raul Cremona del Gruppo80 solo per citarne alcuni.
Con Antonio Mannino si complimenta il sindaco di Catania, Enzo Bianco, che in un’intervista a La Sicilia dichiara: «Mannino e il suo staff hanno saputo creare un evento ormai noto non solo a livello nazionale, ma anche internazionale; una manifestazione che porta ricchezza alla nostra città e dà lavoro. Nei quattro giorni in cui si svolge, il Festival attira tantissimi visitatori a Catania, in particolare turisti stranieri».
L’ottava edizione di Etna Comics, inoltre, è legata al numero otto, simbolo dell’infinito e dell’ossigeno; otto, oltre alla Terra, sono gli altri pianeti del Sistema Solare. Come scrive lo stesso Mannino nell’editoriale di apertura del programma: «L’8 è un numero felliniano (“Ho fatto 8 mezzo signora, che faccio? Lascio?”). L’8 è un numero bello, rotondo che sa di piste Polistil e di montagne russe. È una forma doppia, che unisce, un po’ come la nostra manifestazione, animata dalla volontà di mettere insieme persone diverse».
Così, il manifesto di Etna Comics 2018, firmato da Tanino Liberatore, sa di vecchio e di nuovo, d’infinito e di universale. «Il mio obiettivo – scrive Mannino – è dare lustro e vanto a Catania, una città complessa e difficile, che si dona generosa, ma che nulla regala e per cui da sempre mi batto». Nel 2017 sono state registrate 78 mila presenze, quest’anno si punta alle 80 mila.
Alberto Molino
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Fondatore di Voci di Città, ex direttore responsabile dello stesso, ora cura la rubrica di tecnologia di NewSicilia, ha lavorato al Quotidiano di Sicilia, ha collaborato con Sicilia Journal, ha pubblicato un romanzo e un racconto, ha 26 anni ed è laureato in Scienze della Comunicazione. Quando ne aveva 18 ha vinto un premio nazionale per avere diretto il migliore giornalino scolastico del Paese. Definito da alcuni fascista e da altri comunista, il suo vero orientamento politico non è mai stato svelato, ma una cosa è certa: Molino non lo ferma nessuno, tranne forse la sua ragazza.