‘Sovrappasso d’uomo’: dal Sindaco Pogliese, fino ad Hugh Dutton, architetto di fama mondiale, tutti pronti a collaborare per la messa in sicurezza del tratto stradale costato la vita a Danilo…e non solo! Sabato, 5 Ottobre 2019, l’ultima tappa del workshop, ha visto la commossa partecipazione di giovani aspiranti professionisti che, spinti dal senso civico, hanno presentato i loro progetti.
«La promessa fatta mentre stringo la mano di qualcuno, vale più di un atto notarile». Così, il Sindaco Pogliese, conclude i saluti istituzionali del Workshop intitolato ‘sovrappasso d’uomo‘. Poi, afferma: «Il nostro Comune è in dissesto, ma una parte di fondi del Patto per Catania, verrà destinato alla messa in sicurezza dell’attraversamento che collega la circonvallazione alla cittadella universitaria». Infine, rassicura: «Il progetto che oggi verrà premiato, a breve, diventerà realtà».
Questa volta, sarà vero? Nell’attesa di ricevere risposte la Villa Zingali-Tetto, fa da cornice ai lavori del Workshop a cui sono chiamati a prendere parte futuri ingegneri di ogni indirizzo, architetti, paesaggisti e designers. Anche l’associazione Whole, costituita da alcuni studenti di Ingegneria civile e architettura, sposa il nobile obiettivo di attribuire maggiore valore alla vita umana e gioca un ruolo fondamentale nella vicenda.
Impegno, passione e senso civico contraddistinguono i ragazzi impegnati a risolvere in prima persona un problema, più grande di loro. L’immagine è quella di una generazione che pur essendo tacciata e giudicata come asettica e priva di sensibilità, è pronta a riscattarsi, dimostrando che anche dinanzi alla morte, è possibile trovare la speranza.
«Danilo amava studiare e aveva scelto di iscriversi a medicina e chirurgia perché, a differenza degli altri corsi di laurea, questo gli avrebbe permesso di studiare un anno in più. Era un ragazzo brillante. Lo era sempre stato, sin dai primi anni di scuola. Anche chi non lo conosceva, ha voluto donare il proprio prezioso contributo». Queste le parole degli amici, i più stretti, che a due anni dall’incidente non si sono mai arresi anche quando si vedevano chiudere le porte in faccia. Dunque, continuano «quando ci lasciavamo prendere dalla vita di tutti i giorni, ogni 29 Luglio, la messa che veniva celebrata per ricordarlo, mostrava alle nostre coscienze, quanto bisogno avesse Danilo e la sua famiglia del nostro operato. Era come rivivere quei tragici momenti. Così. Di nuovo.»
Insomma, una triste vicenda rimasta impunita. Ma è stato fatto tutto per individuare chi è scappato via e vive, senza alcun rimorso, la sua agghiacciante quotidianità? Perchè le telecamere sono state inserite soltanto un anno dopo? Sono occhi pieni di amore e lacrime quelli di chi, si pone queste domande.
Non aveva fratelli, Danilo, aveva 25 anni e viveva ad Enna. Era arrivato a Catania per iniziare l’università, quindi, da fuorisede. La famiglia tutta, perde il loro unico figlio e nipote. Aveva appena sostenuto un esame, peraltro, con eccellenti risultati. Era il 24 Luglio 2017: la mensa, i colleghi, la strada. Quella strada.
Silenzio e indifferenza travolgono Danilo con tutti i suoi piani. E lo fa proprio chi di obiettivi da raggiungere non ne ha avuti e non ne avrà. Perché chi uccide e scappa, chi investe e per paura non si guarda indietro, non può andare avanti, non veramente.
«Noi vogliamo credere alle promesse che oggi, inaspettatamente, ci sono state fatte. Lo dobbiamo ai genitori di Danilo, che ci raccontano di non avere svuotato ancora il suo armadio. Li chiameremo solo il giorno in cui i lavori inizieranno. E forse, quel momento è ormai vicino», aggiungono ancora fiduciosi i colleghi di polo.
Tanti le proposte presentate al Workshop, tutte orientate a promuovere sostenibilità ma soprattutto sicurezza. Do, Dream, Design, le tre D, per Danilo, per far sì che non si muoia più mentre si attraversa un sogno.
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità