SCIACCA (AG) – Il nostro viaggio a Sciacca (Agrigento) e nelle sue realtà museali oggi approda al Museo del Mare, sito nel centralissimo complesso “Tommaso Fazello” in via Giuseppe Licata. L’originario sito del museo era un’ex colonia d’epoca fascista della contrada Muciare, ma delle forti piogge hanno allagato le sale, distruggendo tutto. I membri della Lega Navale di Sciacca non si sono dati per vinti, e piuttosto che perdere questo impagabile patrimonio, si sono adoperati a ripulire i reperti e alla nuova musealizzazione col prezioso ausilio della Soprintendenza del Mare.
Una struttura, questa del “Fazello”, già bella e storicamente importante, dove all’interno si possono ammirare una serie di meravigliose anfore di diverse dimensioni con altri tesori ritrovati nei fondali marini di fronte alla città, presso l’isola Ferdinandea. Una splendida collezione di cannoni in bronzo con importanti fregi appartenuti alle più nobili casate francesi. Una serie di oggetti marinari, tra cui timoni, antiche lanterne e sestanti. Modellini di antiche imbarcazioni, perfette riproduzioni fedeli nei minimi particolari, alcune addirittura con luci ed eliche funzionanti. Un posto che per gli amanti del mare (e non soltanto) è una visita piacevolmente interessante.
Una località di mare come Sciacca, nel Medioevo una delle città autorizzate a battere moneta, e dove si trovavano le ambasciate delle Repubbliche Marinare, non poteva non avere uno splendido Museo del Mare, uno spazio per riscoprire le proprie radici e per insegnare alle future generazioni la storia di un popolo. Una perla in pieno centro storico, nella via dello shopping saccense, un contesto unico per trascorrere un paio d’ore immersi (mai termine fu più appropriato) nella cultura.
Letizia Bilella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Letizia, perito commerciale, studia Beni Archivistici e Librari. Insomma, una donna agli antipodi. Ama i libri sia come contenitore, sia per il contenuto. Dal 2010 collabora con un settimanale della sua provincia (AG) e con varie testate giornalistiche della sua zona, occupandosi di cultura, spettacolo e in alcuni casi anche di politica locale. Nel suo comune (Burgio) fa la guida turistica e collabora anche attivamente con l’Amministrazione Comunale nell’organizzazione di eventi. Ama tutto quello che è arte e dunque ama scrivere. Il suo primo romanzo è in correzione presso un editore: incrociamo le dita.