Ci sono giorni in cui tutto quello che si vorrebbe è sfogliare un libro ricco di suggestioni in un luogo tranquillo, preferibilmente isolato e silenzioso, grazie a cui godersi qualche ora di riposo e di benessere psicofisico interiore. Lo Stato di New York potrebbe essere, allora, il posto perfetto in cui rifugiarsi per riuscirci, per via dei suoi grandi boschi e di una recente trovata che rende anche una semplice passeggiata fra gli alberi l’ideale per chiunque sia appassionato di letteratura. Si tratta di una piccola casa costruita in legno, al cui interno è presente un’unica stanza particolarissima, in quanto piena di libri a disposizione di tutti.
«La filosofia di questo cottage è centrata sulla conservazione e la trasformazione di un materiale che altrimenti sarebbe diventato rifiuto da costruzione», spiega Brandon Padron dello Studio Padron, incaricato del progetto, facendo riferimento al fatto che il legno impiegato per la costruzione rischiava di essere utilizzato tutt’al più per il riscaldamento, una volta abbattuti gli alberi secolari della foresta che hanno permesso di erigere una guest-house poco lontano. Servendosi di un’idea creativa e di un’intera squadra di esperti (Jon Vall, Todd Beeby, Grant Delin, Scott Woods, Laura Harmon, Jared Cocken e Rob Wakeland), Jason Koxvold ha dunque realizzato artigianalmente una biblioteca contenente 2500 titoli.
Il vano è lontano molti chilometri dal centro abitato, al suo interno non c’è campo per i telefoni e tutto quello di cui si dispone sono un letto, una poltroncina, una stufa di ghisa, una scrivania e una comoda porta a vetri che si affaccia direttamente sui sentieri verdeggianti. Oltre ai volumi presenti tra gli scaffali, naturalmente, che consentono di sperimentare una modalità di lettura totalmente diversa dal solito e di tuffarsi nelle impressioni altrui, tramite i biglietti che i responsabili chiedono agli ospiti di lasciare nascosti fra le pagine di un romanzo, si può rivelare a chi arriverà in seguito qualcosa di intimo su di sé. Non è un caso, quindi, che l’edificio sia stato ribattezzato Hemmelig Rom, cioè «stanza segreta» in lingua norvegese, e che la sua presenza, così minimalista e in sintonia con il paesaggio, stia attirando numerosi amanti della lettura e del contatto diretto con la natura.
Eva Luna Mascolino
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