Osservando gli ultimi dati su crescita ed occupazione emergono segnali, seppur timidi, di uno Stivale in ripresa dopo la grande recessione iniziata nel 2008 con Lehman Brothers in bancarotta e tutto ciò che ne conseguì per l’andamento del sistema economia nel mondo. Dall’analisi condotta dal Financial Times affiora il racconto di un Paese ben lontano da livelli pre-crisi, il mercato del lavoro è ancora in affanno e di conseguenza i consumi – soprattutto non alimentari – stentano a decollare, senza dimenticare il deprezzamento degli immobili, parametri tra i principali presi in esame dall’autorevole quotidiano economico britannico.
A preoccupare maggiormente gli analisti è il segno meno sugli indici di crescita dei Paesi più “sofferenti” dell’Eurozona. A fine anno il nostro prodotto interno lordo scenderà di 6,2 punti percentuali rispetto a dieci anni fa, così il Portogallo registra un calo complessivo del 2,4% e la Grecia fanalino di coda e a un passo dal default nel 2015 segna -24,8% (che equivale in pratica alla perdita di un quarto del PIL), mentre la Spagna è l’unico Paese dell’area mediterranea da ritenersi fuoriuscita dalla crisi, tanto che si appresta a chiudere il 2017 con il segno più (+2,1%). Numeri che rafforzano i sostenitori dell’Europa a due velocità, dato che a Germania e Francia sono bastati quattro anni per recuperare terreno.
Gabriele Mirabella
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Classe ’92, calcio e giornalismo (e la buona tavola) sono il suo “pane quotidiano”. Tra le fantasie più recondite, quella di comparire tra le figurine Panini, pur non avendo mai giocato in Serie A. Ogni tanto si diletta con telecronache improvvisate di match inesistenti, tuttavia gli amici vorrebbero che sostituisse Beppe Bergomi a FIFA. Il suo sogno nel cassetto? Commentare una finale dei Mondiali.