Le speculazioni degli americani, spostano l’attenzione di alcuni italiani. Se l’argomento del momento era l’inizio della Fase 2, o di come la sfiducia stesse aumentando tra i cittadini, oggi si parla di laboratori. Le teorie e le false notizie aumentano per via di alcune dichiarazioni, nate da politici e giornalisti americani; le stesse, senza portare, in realtà, risposte certe
Le speculazioni del politico Pompeo, Segretario di Stato negli USA dal 2018, sono da ricollegare a un’intervista con una giornalista, di nome Martha Raddatz. Questo discorso è stato analizzato da Open, ma anche dal canale Youtube Breaking Italy, che quest’ultimo ha definito come “Un dialogo con Homer Simpson”. La giornalista Raddatz chiede al Segretario se ha valide fonti e motivazioni per dire che il virus sia nato in laboratorio: la risposta di Pompeo è ricca di dettagli, ma senza arrivare a una conclusione valida, prima parla del fatto che si è sempre saputo dell’origine del virus, riferendosi alla regione di Wuhan, per poi continuare facendo menzioni a due aspetti. La prima osservazione di Pompeo è sulla storia della Cina, e su questo nessuno può dire nulla poiché è vero che molte malattie infettive, anche se non tutte, sono nate in Asia. Ma la speculazione di cui tanto si parla nasce dalla seconda: Pompeo ha affermato, infatti, che le origini del virus, secondo l’intelligence americana, siano, con certezza, dai laboratori di Wuhan. Eppure, la conversazione non finisce qui.
Martha Raddatz fa una domanda molto semplice: «Pensa che sia stato modificato geneticamente?». Pompeo risponde, prima, in questo modo: «Guardi, i migliori esperti dicono ciò, quindi io non ho motivo di non credergli». Ma la giornalista, non soddisfatta della risposta, gli fa notare una contraddizione: «Dall’ufficio del suo DNI – Direttore dell’Intelligence Nazionale, (ndr) – affermano che non c’è stata alcuna modifica da parte dell’uomo». Pompeo, a sua volte, ribatte: «Esatto. Io sono d’accordo su questo. Ho visto le loro analisi e non ho motivo di credere che non abbiano fatto un lavoro preciso e accurato». Di conseguenza, Raddatz chiede una conferma di quanto appena detto: «Va bene, ma giusto per chiarire: voi pensate sia stato creato in laboratorio, o sia stato geneticamente modificato?». Le ultime parole del politico americano fanno scatenare il caos di questi ultimi giorni: «Ho letto le analisi dell’intelligence, non ho motivo di credere che si siano sbagliati.»
Dev’essere chiaro a tutti che quel che si sa del virus, quel poco che è noto a tutti, è il fatto che sia nato dalla natura. Il Covid-19 è causato dalle mutazioni che Madre Natura ha dettato, e nessun altro uomo. E a confermarlo non sono i politici americani, ma i divulgatori scientifici che, con questa quarantena, stanno usando i social media per diffondere le informazioni più attendibili. Quello che è certo è che il virus è nato nella regione di Wuhan; i principali sospetti sono sia il mercato nero di animali, sia i pipistrelli che trasportano una gran quantità di virus e batteri, nonostante manchi ancora la certezza di quale sia l’anello mancante tra pipistrello e uomo.
Anche le voci riguardo i casi già presenti in Europa nel dicembre del 2019 sono più che giustificabili. Ricordiamo che il nome della malattia causata dal Coronavirus, il Covid-19, prende il nome dall’anno in cui è stato scoperto. Ciò significa che, per quel poco che tutti quanti sappiamo di questo argomento, il virus poteva girare per il mondo anche prima dello scorso Natale. Tuttavia, saperne così poco sta portando molte persone a credere di saperne più di altri; e siffatte speculazioni, forse, potrebbero diventare un virus ancora più pericoloso di quello attuale.
Davide Zaino Pasqualone
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